Capitolo Ventotto: Scontro Di Vertici

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Lontano dal campo di battaglia, Raoh si risveglia indolenzito dopo la terrificante esplosione causata da Beowulf.
Il guerriero di Hokuto si è salvato grazie alla tecnica del nemico, in quanto ho utilizzato uno dei principi cardini della Divina scuola di Hokuto, Raoh ha utilizzato la tecnica di teletrasporto di Beowulf.
Infatti il guerriero l'aveva usata talmente tante volte, che anche Raoh aveva compreso il principio cardine.

“Devo aver sbagliato qualcosa…” Dichiara ancora stordito il guerriero.

Raoh si guarda intorno, cercando di comprendere dove sia finito. Dopo alcuni minuti di spaesamento, comprende di essersi allontanato di diversi chilometri dal campo di battaglia.
E mentre sta per incamminarsi nella direzione corretta, avviene una gigantesca esplosione in lontananza.
Il guerriero di Hokuto comprende che non si tratta di Beowulf, e percepisce la presenza di un fortissimo guerriero.

“ Di chi è questo spirito combattente, che percepisco a grande distanza?” Si domanda il guerriero di Hokuto.

“Si tratta di Hercules delle dodici fatiche…” Dichiara una voce a sorpresa alle spalle di Raoh.

Il guerriero si volta di scatto, riconoscendo chiaramente la voce. Quando il guerriero di Hokuto si volta, vede davanti a sé il volto severo di Falco.
A quanto pare anche i rappresentante della Imperiale scuola di Gento è morto.
Nello sguardo di Falco non c'è animosità, o segno di belligeranza. Raoh comprende che il guerriero vuole solo parlare, ma in quel momento lui non ha tempo per ascoltarlo.

“Falco! Sei l'ultima persona che mi aspettavo di trovare su questo campo di battaglia, sei venuto forse a ostacolarmi o fermarmi?” Chiede Raoh.

“Nessuna delle due Raoh…” Risponde il guerriero. “Sono venuto qua in qualità di osservatore, in quanto sono la rappresentanza del mio comandante superiore.” Dichiara il guerriero, che cammina a fianco a Raoh senza timore.

“Davvero e chi sarebbe?” Chiede ora incuriosito il guerriero di Hokuto.

“Gilgamesh della luce nera!” Risponde senza timore Falco.

Negli occhi di Raoh per un momento c'è un velo di timore, in quanto anche il guerriero di Hokuto conosce quel leggendario nome.
Infatti il guerriero si sta rendendo conto che il passato è colmo di grandi guerrieri, e sottovalutarli sarebbe un grandissimo errore.
Infatti lo stesso Beowulf si sta dimostrando un avversario ostico, e il guerriero di Hokuto ammette che potrebbe anche perdere.

“Quindi rimarrai in disparte a guardare lo scontro?” Chiede nuovamente il guerriero di Hokuto.

“Certo, non ho intenzione di interferire nella battaglia.”
Risponde Falco incrociando le braccia, segno che non alzerà un dito.

“Bene…” Risponde sollevato Raoh. “Però toglimi una curiosità, come e quando sei morto nell'altro mondo?” Chiede il guerriero di Hokuto.

“Circa dieci anni dopo la tua dipartita, confrontandomi con un demone senza nome nell'isola dei demoni. Accompagnando Kenshiro io la campagna di liberazione…” Racconta con orgoglio il guerriero.

“Capisco…” Risponde seriamente Raoh. “Sono sicuro che è stata una battaglia fenomenale, e che nell'altro mondo il tuo nome sarà ricordato per secoli e secoli…” Finisce di dire Raoh con estrema serietà.

I due guerrieri quindi si salutano, Falco rimane in disparte ad osservare la battaglia, mentre Raoh si incammina per tornare nel campo di battaglia.
Non vuole usare la tecnica del teletrasporto, in quanto si è accorto che più aumenta la gittata, più la precisione della tecnica diminuisce.
E mentre il guerriero di Hokuto torna indietro, Hercules porta avanti la sua battaglia contro Beowulf.

Hokuto no ken: Raoh's Gaiden "Lemuria" Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora