Capitolo 4🔴

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Serkan

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Serkan

Sicilia ➳ Palermo.
Zona Centro.

Accosto la macchina di fronte la mia villa. Non ci ho mai portato nessuno qui. Viene solo il maggiordomo a pulirla quando ha tempo. Neanche i miei amici sanno di questo posto e che io abbia una proprietà. Non l'ho comprata con i soldi di Joseph, ma con i miei, giocando d'azzardo e vendendo qualche grammo di droga a mafiosi che non ne possono fare a meno.

Spengo il motore e dò un'occhiata a Falena. Picchietta le dita sulle ginocchia. Sembra nervosa. Le vado a sfiorare la coscia sinistra e premo leggermente.

Mi guarda con i suoi occhietti cerulei e mi carezza il dorso, non scaccia il palmo. Una parte di se stessa mi desidera, l'altra è bloccata, o almeno è ciò che ho intuito stasera. L'unica cosa di cui mi preoccupo è che possa innamorarsi di me. Io non posso amare, non voglio farlo.

Si merita un ragazzo migliore di me e non uno che fotte con tutte soltanto perché è incazzato.

Apro lo sportello e scendo. Lo fa anche lei e quando chiudiamo le portiere ci avviciniamo alla dimora.

«Alexa, apri sta cazz i porta.» dico al mio sistema intelligente che riconosce la mia voce e la apre subito.

Solo io e Alfred abbiamo accesso.

«Ben tornato signor Kan. Ti sei portato questa appresso, chi è? Na zoccola?»

«Zoccola a chi! Ma pensa ai fatti tuoi, sta stronza!» Falena sbotta ed entra in casa prima di me. Rido sotto voce e supero la soglia. La porta si chiude alle mie spalle. La ragazza ha la borsa con sé e regge la mia camicia nera che non ho indossato.

Fa caldo. Sono un fuoco ogni volta e preferisco prendere aria.

«Alexa, non è una zoccola. Ma un'amica.»

«La tua tromba amica, ho capito.»

«Non essere gelosa sennò non ti accarezzo quei fili delicati.» si ammutolisce e prendo la mano a Falena. La dimora è fatta con vetrate in certi punti, perfino le scale sono in vetro. Le saliamo e la accompagno nella mia camera.

Il letto è aggiustato, le lenzuola sono di seta rosse, perfino le fodere dei cuscini.

«Kan...» mi chiama. Stacca le nostre dita e lascia la camicia e la borsa sulla poltrona. Viene di fronte a me e scruto i suoi occhi, «perché non resti con me?» mi domanda e appoggia le mani sui miei addominali, che infiammano la mia pelle.

Quello che ho detto prima va a farsi fottere, sono un drogato di sesso e non posso farne a meno.

Non posso prenderla e scoparla, anche se il mio pene ha voglia di entrare dentro di lei e di farla gridare e saltellare come una giumenta.

«Se resto con te finisce che ti scopo.» parlo chiaro, senza peli sulla lingua.

«E allora? Non ti piaccio?»

𝐓𝐡𝐞 𝐌𝐞𝐝𝐣𝐚𝐲𝐬 ➳ ᴍᴀғɪᴏsɪ ʀɪʙᴇʟʟɪ [Primo Volume]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora