Capitolo 57

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Duncan

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Duncan

Fisso il soffitto della mia camera con un braccio dietro la testa e le cuffie alle orecchie. Ascolto Paradisio Bailando, una delle mie canzoni preferite, che mi mettono un po' di buon umore.

Quelle classiche le uso quando voglio calmarmi. Adesso non sento questo sentimento, sono abbastanza rilassato. La presenza di Falena non mi mette a disagio e né in difficoltà. Sì, amo avere i miei spazi, senza che vengano invasi da una ragazza solare come lei.

Se avessi voluto divertirmi sarei andato all'addio al celibato di Serkan, invece sono rimasto a casa a prepararmi per il suo piano che era cambiato, avevamo intenzione di uccidere Joseph.

Di metterlo di fronte ad una scelta. Volevamo che scegliesse Nunzia o Michael, se avesse scelto Michael, lo avremmo ucciso, viceversa se avesse scelto Nunzia. Serkan voleva regalargli lo stesso dolore che ha provato lui quando gli ha ucciso Pietro davanti agli occhi.

Non potevamo immaginare che avesse il malocchio. Quindi i piani li avevamo invertiti, senza dare scelte a Nunzia. Michael è cambiato, alla fine si è rivelato diverso da come si mostrava.

Non sono più sceso di sotto, credo che abbiano cenato. Tanto mia figlia a suo modo sa arrangiarsi. Non muore di fame se non gli preparo qualcosa. Oggi a pranzo ho fatto il pieno, se dovessero offrirmi un cervo lo mangerei comunque, ma per adesso sto bene così.

La porta si apre ed entra Falena. È in mutande con solo la canotta addosso e mentre si gratta la testa si avvicina a piedi nudi senza chiudere il battente. Si ferma accanto a me e parla, ma avendo la musica a palla non sento quel che dice.

Mi tolgo le cuffie e la guardo.

«Non ho capito niente, potresti ripetere?»

«Mi piove in fronte.» mi avverte e metto pausa alla canzone, lasciando il cellulare sul letto.

Lei si sposta e io mi alzo.

«Sei sicura? La casa è nuovissima.»

«Sono sicura. Altrimenti non sarei mai salita quassù. Stavo dormendo benissimo e poi il soffitto ha iniziato a gocciolare.» mi risponde e mettendomi le ciabatte mi incammino verso l'uscita.

Falena mi segue e insieme andiamo di sotto. Vado a controllare il soffitto dov'è il divano. In effetti gocciola e finisce sul recipiente che Fal ha messo sopra il divano. Ci sarà qualche crepa.

«Scusa, non pensavo ci fosse una piccola crepa sul soffitto. Ti trovo un'altra sistemazione.» le dico e le prendo la mano, trascinandola con me, «ci sono altre due stanze, ma non le ho mai aperte, non so in che condizioni siano», la avverto.

«Mi adatto a tutto.»

«Questo lo avevo capito.»

La porto di nuovo su e ormai in corridoio andiamo a controllare una delle due stanze. Apro il battente ed entriamo. Anche qui il soffitto gocciola e picchietta sul letto. Non va bene, non vorrei che si ammali per colpa mia.

𝐓𝐡𝐞 𝐌𝐞𝐝𝐣𝐚𝐲𝐬 ➳ ᴍᴀғɪᴏsɪ ʀɪʙᴇʟʟɪ [Primo Volume]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora