Extra - Petar

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La gente non è più interessata ai propri diritti civili

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La gente non è più interessata ai propri diritti civili. È interessata al tenore di vita. Il mondo moderno ha ormai abbandonato le idee di libertà. Preferisce obbedire.

Ellen Kaye - Assassin's Creed.

3 Novembre 1999, Sicilia ➳ Palermo. Zona Zen.

Non ho mai amato seguire le regole di Joseph, tantomeno obbedire. Mi piace essere libero, proprio come l'aquila che vola quasi vicino a me. Passo il mio tempo sui tetti, invece che sulla terra ferma. Corro, per scaricare lo stress. Qui mi sento in pace con me stesso, dove nessuno può guardarti e giudicarti.

Sarò anche un ribelle, ma libero di fare quel che voglio.

Continuo il mio percorso e quando vedo lo spazio vuoto tra un edificio e l'altro aumento la velocità. Al momento giusto faccio un salto e lo oltrepasso.

Atterro dall'altra parte a due zampe e non mi fermo, riprendo la mia corsa come se fossi una furia o un turbine che spazzerebbe via ogni cosa.

Cerco di raggiungere la ragazza con cui mi vedo di nascosto. Evito le lenzuola stese sul terrazzo e sento la signora darmi del disgraziato perché ho invaso la sua proprietà. Come una lucertola mi arrampico sul muretto e appoggio le mani sul cornicione. Mi dò uno slancio e senza sforzi ritorno sull'altra casa.

Do un'occhiata al mio obbiettivo. Emily sta per saltare. Aumento il passo e quando fa un balzo la imito, allacciando le gambe attorno al suo bacino.

Mi giro con tutto il corpo e non appena discendiamo verso il fondo porto le mani guantate al muro, rallentando la discesa.

La porto giù come se fossi un ascensore e solo quando tocca terra con i piedi la libero. Emily si gira e si toglie la fascia sugli occhi, la usa per non farsi riconoscere.

È una ladra, ed ha anche una Gilda tutta sua che gestisce col fratello.

Vivono nei bassi fondi della Zona Zen.

Afferro la parte superiore della sua tuta e la attiro a me. Le nostre labbra si uniscono e ci baciamo con ferocia. Le stringo il viso e la trascino sull'altro muro.

Appena ce la sbatto il suo gemito si soffoca contro la mia bocca. Le nostre lingue si stuzzicano e lei mi circonda il collo con le braccia, mi tortura i capelli finché non mi stacca.

«Dobbiamo raggiungere la Torre. Vedrai che spettacolo.» mi dice e mi dà un bacio a stampo. Mi sorpassa e si mette a scalare il muro, senza mani, lo fa con i piedi per quanto sia abile e agile come un gatto.

È la mia occhi di gatto. Sì, mi vedo ancora i cartoni animati e questo è il mio preferito.

La seguo e la imito. Arriviamo all'apice in un attimo e riprendiamo a correre, fianco a fianco. Ogni tanto ci guardiamo, Emily mi sorride e ricambio la smorfia. Solo qua fuori sono me stesso, quando torno a casa divento il ragazzo rigido e freddo che Joseph ha fatto uscire.

𝐓𝐡𝐞 𝐌𝐞𝐝𝐣𝐚𝐲𝐬 ➳ ᴍᴀғɪᴏsɪ ʀɪʙᴇʟʟɪ [Primo Volume]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora