Capitolo 1

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Serkan

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Serkan

Sicilia ➳ Palermo.
Zona Centro.

Palermo, il meraviglioso capoluogo siculo è un cumulo di colori, odori, sapori, rumori di ogni genere. Dai mercati di pesce, a quelli di frutta, ai vicoli con graffiti dedicati a figure iconiche della storia, all'architettura delle Chiese; Palermo, per chi sa guardarla è un insieme di arte, magia e spettacolarità.

Questa grande città è governata da me, o per meglio dire da mio padre, anche se per poco. Joseph ha intenzione di lasciare me come capo, pur non nutrendo al cento per cento fiducia in me. Infatti non sono proprio l'esempio migliore di sacrificio, dedizione, sicurezza e fiducia, ma tutt'altro. Vivo la vita come un sedicenne alle prime armi con la libertà.

Donne diverse ogni sera, locali, alcol, droghe come se piovesse, tutto questo mi descrive alla perfezione.

Un po' come le stagioni, che non possono più definirsi tali. In cielo a momenti c'è il sole e poi scende la pioggia. Ma nella mia vita non c'è mai il sole, perché si è totalmente oscurato.

Se sono diventato un pezzo di merda c'è una ragione. Joseph crede che pensi solo al divertimento, alle belle donne e mai nel gestire l'azienda di famiglia. Come dargli torto, povero disgraziato, ci pensa Michael a quel lavoro, non che sia di merda, semplicemente non mi va di compiacerlo.

Che sia il figlio preferito a gestire quel posto, non voglio leccargli il culo.

Serkan, usi i soldi di quel coglione di tuo padre. Mi ricorda la mia coscienza, come se volesse dirmi che il culo glielo lecco ugualmente.

Non è la stessa cosa. Michael il burattinaio fa tutto quello che gli chiede. Io no.

E pigli mazzate.

Meglio le mazzate che essere uno schiavo ventiquattro ore su ventiquattro.

Ritorniamo a parlare di quanto faccio schifo. Di come torno a casa ogni sera: ubriaco e solo in quel caso mi vedono ridere, perché non lo faccio mai. Perché? Cosa mi manca? Ho soldi a palate, ville, macchine di lusso, donne diverse ogni sera e tanta spensieratezza.

E voi credete che bastino queste cose per essere felici? L'unica cosa che ho sempre voluto non me l'hanno dato. Né Joseph e né Nunzia, quella cretina di mia madre che si è fatta mettere i piedi in testa da un coglione.

Possono darmi tutti i difetti del mondo, ma quando vedo un'anziana signora in difficoltà sono il primo a darle una mano. Magari lo faccio anche di nascosto, senza che nessuno mi veda, perché poi si aspettano il bene da parte mia e il bene lo do a chi minchia voglio io.

𝐓𝐡𝐞 𝐌𝐞𝐝𝐣𝐚𝐲𝐬 ➳ ᴍᴀғɪᴏsɪ ʀɪʙᴇʟʟɪ [Primo Volume]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora