𝐓𝐡𝐞 𝐌𝐞𝐝𝐣𝐚𝐲𝐬 ➳ ᴍᴀғɪᴏsɪ ʀɪʙᴇʟʟɪ [Primo Volume]

Capitolo 44

• Il brano che ho scelto per questo capitolo è Angel di Camylio. Siccome uscirà tra dieci giorni e nella storia siamo nel 2023 ho preferito non mettere il titolo della canzone che sta cantando Jay.

Ｇｅｏｒｇｉａｎａ

Sicilia ➳ Palermo.
Zona Centro.

La serata sembra tranquilla da quando Jay si è messo a cantare. Credo di non aver mai sentito questa canzone, è molto bella. Sono tra le braccia di Tom, stiamo ballando, esattamente come stanno facendo più o meno tutti.

Oggi ho optato per un vestito nero con lo spacco laterale e la scollatura a cuore. Tom mi sfiora la schiena con le mani, fa scendere i polpastrelli così delicatamente che mi fa rabbrividire e chiudere le palpebre.

Appoggio la fronte sulla sua e il suo respiro si mescola col mio. In questi giorni ho avuto modo di conoscerlo, ed è la persona più buona che io abbia mai incontrato.

Gentile e premuroso.

Torno a guardarlo negli occhi e mi immergo in quel colore azzurro e verde allo stesso tempo, ma la cosa che più mi attira sono le sue labbra carnose. Da prendere a morsi.

La sua mano destra si ferma sul mio fondo schiena e mi attira più a sé, facendomi sentire quanto mi desidera ed entrambi non resistiamo più. Ma Tom riesce sempre ad avere un freno su tutto. Anche nel divorarmi in mezzo a tutte queste persone.

Si stacca e mi afferra la mano. Mi trascina con sé, portandomi altrove. Superiamo quattro archi in ferro che sono adornati da fiori rossi come il rubino. Oltre ad essi si estende un prato immenso e c'è una fontana al centro.

Questo ristorante è davvero bellissimo. La Perla Nera sembra un mondo pieno di meraviglie. Non pensavo che fuori fosse così particolare.

Tom mi lascia la mano e mi avvicino alla fontana, come se non l'avessi mai vista. Invece grazie a Serkan ho avuto modo di conoscere tutto. Quando lui non era presente, il suo sosia prendeva il suo posto, prendendosi cura di me.

Solo una volta mi hanno rapita, ma entrambi hanno fatto il possibile per ritrovarmi. Li ritengo tutt'e due i miei papà.

«Ti piace qui?» mi domanda Tom, riportandomi alla realtà.

«Sì. Molto.» gli sorrido e lo guardo. È al mio fianco e scruta la bellezza della natura che riesco a vedere anche nei suoi occhi.

Gira il viso dalla mia parte e mi avvicino. Mi afferra le guance e ci baciamo all'istante, senza aspettare che qualcuno ci interrompa. Gli circondo il collo con le braccia e la mia lingua che entra nella sua bocca sfiora la sua.

Ci divoriamo con più forza e le gambe mi tremano solo nel stare così vicina a lui. Non pensavo di innamorarmi di un uomo così grande. Alla fine l'età non conta, non mi importa niente. Tanto non ho dei genitori che mi possano dividere da lui.