Capitolo 13

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James

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James

Sicilia ➳ Palermo.
Zona Zen.

Non abito da Don Carmine. Ho una casa tutta mia. Da loro ci vado soltanto per "conoscere" le novità. Sanno sempre tutto. E non mi piace che Sirin sia sul mirino di tutti. Forse sono l'unico che la vuole mantenere in vita, oltre alla sua famiglia.

Adesso vuole anche sposare Serkan. Perché?

Accosto il veicolo, la mia Chevrolet, di fronte l'abitazione. Sarruzzo non c'è mai, passa più tempo da Don Carmine che qui da me. Basta che usa le sue armi ed è contento. Si sa che nella Zona Zen ci sono sempre battaglie.

Spengo il motore e rimuovo la chiave che mi metto in tasca. Scendo dalla macchina e chiudo la portiera, dirigendomi verso l'ingresso.

Mi fermo. La porta è chiusa.

«Rena' apri sta cazz i porta!» chiamo il mio maggiordomo.

Il battente si spalanca e guardo Renato, il mio gatto dal pelo arancione e bianco.

Miagola.

«Non farmi domande che sono arrabbiato.» dico ed entro in casa. Renato chiude la porta con le sue zampette perfette. Quando la deve aprire gli basta tirare la corda che ho attorcigliato sulla maniglia.

È stato difficile insegnarglielo, ma alla fine c'è l'abbiamo fatta.

Il gatto continua a miagolare.

«Te li ho dati i croccantini prima di uscire, non mi stressare.» rispondo e non appena mi avvicino alla cucina mi arriva l'odore di dolce fin dentro le narici.

Chi cazzo sta usando la mia cucina?

Estraggo la pistola da dietro i pantaloni e prima di puntarla contro la ragazza, questa mi ha anticipato da un pezzo.

«Tu sei? Pensavo fosse un ladro.» sottolinea, come se fosse casa sua.

«Potrei dire la stessa cosa io di te. Non mi hai sentito parlare?»

«Sono sorda ultimamente.» dice ironica.

«Come hai fatto ad entrare?»

«È buffo che tu lo chieda ad una mafiosa.»

«Giusto. Che prepari?» le chiedo, rimettendo la pistola dietro i jeans. La zia di Serkan, Melissa, conserva l'arma sulla fondina che ha sulla coscia destra e poi la copre con la gonna del suo vestito a bomboniera.

«Il dolce che ti piace tanto.» mi sfiora la mascella dolcemente.

«La figa? Senza peli però.»

Mi arriva uno schiaffo sulla guancia. Me lo tengo. Melissa è sempre stata grezza e manesca.

«Disgraziato, non pensare sempre a cose sconce.»

«Quello mi è rimasto.»

Mi ignora e dal forno tira fuori la ciambella giorno e notte. Chiude lo sportello col ginocchio e appoggia la teglia sul banco.

𝐓𝐡𝐞 𝐌𝐞𝐝𝐣𝐚𝐲𝐬 ➳ ᴍᴀғɪᴏsɪ ʀɪʙᴇʟʟɪ [Primo Volume]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora