SerkanSicilia ➳ Palermo.
Zona Centro.Sono già in piedi e davanti allo specchio della camera di Ruben a sistemarmi il colletto della camicia nera. Questo colore mi accompagnerà per il resto della mia vita, perché sono sempre in lutto da quando Joseph ha eliminato davanti ai miei occhi l'unica persona che mi amava.
Non ricevendo affetto da nessuno lo cercavo altrove. Pietro mi voleva bene e ho dovuto perderlo. Sono passati anni e il suo ricordo non svanisce mai, rimane indelebile, proprio come le cicatrici che mi porto sulla pelle.
Se mi comporto da infame c'è sempre una ragione. Joseph mi ha tolto ogni cosa, perfino la felicità. Dopo aver ucciso Pietro mi aveva anche denunciato. Per colpa sua sono finito in prigione e nonostante non fossi colpevole di quel omicidio ho scontato comunque le mie pene. Credeva che mandandomi in quel posto sarei cambiato, invece sono diventato più pezzente di prima.
Se voleva un figlio perfetto e fighetto ha sbagliato proprio persona.
Il trillo del mio cellulare mi riporta alla realtà. Lo prendo dalla tasca e scruto lo schermo. È mio fratello. Quello piccolo e monello che a tre anni già sa usare questi aggeggi infernali.
Rispondo. «Che vuoi?»
«Così si risponde a tuo fratello? Mettici più sentimento!»
«Che minchia vuoi?» ripeto con più sentimento.
«Perché mi hai lasciato a casa ieri? Perché non mi hai preso? Te ne vai e mi lasci da quel coso brutto di Josephine?» sbotta. Anche lui lo odia e lo prende per il culo tanto quanto me.
«Non ti potevo portare con me.»
«E certo perché devi fare cose strane con Rubinetto! Apri la porta!»
«Quale porta?»
«Questa qui che mi sta davanti! Aprila che non posso, ho le mani occupate!»
Mi avvicino alla porta e la apro, scrutando quel mingherlino di mio fratello col cellulare in mano e la banana nell'altra.
«Che ci fai qui?» chiudo la chiamata e conservo il telefono. Lui fa lo stesso.
«Mi ha aperto Ciro.»
Entra in camera e io chiudo il battente, sbattendola in faccia a Ruben.
«Mocca la razza tua!» esclama, ma lo ignoro e mi concentro sul piccolo Serkan. Eh sì, Joseph non ha avuto fantasia nel dargli un nome diverso dal mio.
Forse voleva un remake che fosse diverso dall'originale. Meno infame e più obbediente, ma il mini Serkan man mano che cresce sta diventando esattamente come il grande Kan. Meglio così. Chi li tollera i principi azzurri, si sa che quelli non esistono, sono tutti fake.
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𝐓𝐡𝐞 𝐌𝐞𝐝𝐣𝐚𝐲𝐬 ➳ ᴍᴀғɪᴏsɪ ʀɪʙᴇʟʟɪ [Primo Volume]
RomancePalermo, città ricca di colori, odori e sapori, governata dalla mafia 3.0. Serkan Napolitano, Re della città ha nel suo sangue culture diverse; Americano, Siciliano e Napoletano, il tutto racchiuso in un corpo niente male. Lui e i suoi fratelli, Rom...