Palermo, città ricca di colori, odori e sapori, governata dalla mafia 3.0. Serkan Napolitano, Re della città ha nel suo sangue culture diverse; Americano, Siciliano e Napoletano, il tutto racchiuso in un corpo niente male. Lui e i suoi fratelli, Rom...
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Ｋａｔｈｌｙｎ
Ieri dopo che Serkan mi ha aiutata a partorire mi ha portata in ospedale cosicché si prendessero cura di me e stamattina non pensavo di avere un coinquilino in questa stanza. Giro il viso e lo guardo.
Non si è ancora svegliato, ma farfuglia nel sonno.
I suoi parenti sono fuori. Non possono entrare tutti insieme, ma uno o due alla volta e per ora lo ha fatto solo il padre che ha pianto e gli ha baciato la fronte.
«Tornerà... Mi verrà a prendere...» Romero parla nel sonno e mi tolgo il lenzuolo di dosso.
Scivolo giù dal letto e raggiungo il suo, sedendomi accanto. Gli sfioro la guancia con dolcezza. Quant'è bello, anche quando dorme.
«La mamma tornerà... Mi verrà a prendere...» gli trema la voce quando parla, «h-ho freddo...»
Mi si bagnano gli occhi nel sentirlo così sofferente e mi accoccolo accanto a lui per dargli affetto. Nonostante non lo conosco sento già il bisogno di proteggerlo.
Gli accarezzo il petto dolcemente e lo guardo.
«Non sei solo, ci sono io...»
«Quella bambina mi ha offerto del cibo... D-Devo trovarla... Occhi strani, torna qui...» mormora e la sua mano destra mi stringe il braccio. Mi ancora a sé e resto a scrutarlo. Continuo a sfiorarlo purché si senta al sicuro da quell'incubo che sta facendo.
«Ssh, è tutto a posto. Presto la troverai, ne sono certa.» gli sorrido, anche se non vorrei che la ritrovasse, mi sento già gelosa.
Si può essere attratte da un uomo che non si conosce? Non so nulla di lui, a parte che è il fratello di Kan, ma mi sento molto legata, come se lo conoscessi da una vita.
Le palpebre del ragazzo si aprono e quegli occhi azzurro-verdi si spostano su di me dopo aver ammirato il soffitto per un po'. Cerca di capire se sono Dulcibella, visto che ci somigliamo.
«Hai le labbra screpolate, dovresti bere di più...» mi dice.
«Sì, non bevo molto.»
«Ed è sbagliato. Bisogna bere due litri di acqua al giorno.» mi consiglia il mio nuovo medico personale.
«Come dici tu doc. Ma ora pensiamo a te!» esclamo e mi alzo. Prendo la sua colazione e mi siedo, «il medico ha detto che devi mangiare, quindi ti faccio da infermiera...»
«Non mi piace il cibo dell'ospedale. Fa cagare.» brontola.
«Sì che ti piace.» riempio il cucchiaio con la crema di riso integrale con prugne umeboshi.
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