𝟮𝟬. 𝗠𝗼𝗿𝗴𝗵𝗼𝗻

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L'amore aveva un sapore strano

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L'amore aveva un sapore strano. Agrodolce. L'amore avrebbe potuto mandarmi in rovina. Lo provavo per la mia famiglia, simile ad una una cucchiaiata di miele; lo stavo provando, all'improvviso, per Aemond. E non era come lo avevo creduto in passato. Non era come quello da cui tentavo di fuggire da tutta la vita. Spaventava, ma riempiva il petto. Tuttavia con quella nuova consapevolezza ne venne un'altra più agghiacciante.

Potevo udire le urla di dolore del re propagarsi per i corridoi del fortino. Potevo udire i pianti di mia madre, come lamenti di un animale ferito. E udivo anche i sussurri della Larva Bianca, rimbombanti tra i miei pensieri, secondo la quale presto Viserys sarebbe morto e i draghi avrebbero danzato senza alcuna pietà. Se fosse giunta la battaglia, la mia prospettiva si restringeva in una visione di misera impotenza. Se non avessi riottenuto la vista prima dello scoppio della guerra, sarei stata inutile nella causa di mia madre.

Quando Aemond decise che avrebbe dovuto lasciare le mie stanze parve cadere il freddo addosso a noi. Paralizzati, non sapevamo cosa aspettarci al giungere dell'alba. La morte di Viserys e l'inizio della ribellione, o la calma piatta e un silenzio assordante?

Ma lui sembrava già aver preso posizione, fin dal primo giorno in cui il reame aveva definito la nostra famiglia spezzata in due fazioni. I verdi e i neri. Afferrò il mio viso a coppa tra le sue mani e a fior di labbra mi fece una promessa. Una di quelle che avrei impresso a fuoco sul mio cuore e che avrei portato con me fino alla fine dei miei dannati giorni. "Lo vēzos endiā sīmonus se ñāqot mazilībus, skori se embar tista bē se se blēnon sōvegon isse se jelmio raqagon tēmbi. Mērī pār jāhor issa jorrāelagon syt ao keligon naejot glaesagon*" -"Quando il sole sorgerà ad ovest e tramonterà ad est, quando i mari si prosciugheranno e le montagne voleranno nel vento come foglie. Soltanto allora il mio amore per te cesserà di esistere*"

❝🐉⚔️❞

La morte venne a prendersi Viserys Targaryen, Primo del Suo nome, silenziosamente. Non aveva emesso rantoli, non aveva più urlato, e quando le campane del mezzogiorno ne annunciarono la dipartita attendemmo con angoscia il risvolto che il Dio dai Mille Volti aveva in serbo per noi. O meglio, per me. Non aveva ancora richiesto un nome. "Ne basta solo uno," mi diceva il Maestro. Ma l'unica vittima che avevo mietuto, abbandonando la mia identità, ero soltanto io.

"Principessa, il principe Aemond è qui per vederla" così Ser Harrold annunciò quella notizia, bussando alla porta due volte. Due volte che bastarono a ridestarmi dai pensieri della morte. Afferrai per qualche secondo il pomello, sapendo che dall'altra parte un altro cuore - insieme al mio - stava galoppando impazzito. Poi lo girai, spalancai la porta, e l'odore fresco di Aemond mi abbracciò stretta.

"Che succede là fuori? Ho bisogno di sapere"

Tuttavia Aemond si chiuse la porta alle spalle e senza alcun preavviso si precipitò tra le mie braccia. Non era mai stato un tipo affettuoso prima d'allora, tuttavia lo assecondai inebriandomi del suo calore nella speranza che l'angoscia si assopisse. "Allora?" lo incalzai. "Ti ho amata per così tanti anni..tanti..anni.." un bambino che singhiozzava, rannicchiato tra le braccia della madre. Quello era il suo tono di voce. "Ma tu non tradiresti mai la tua famiglia per me" replicai con amarezza, nonostante la sua confessione avesse schiacciato il mio orgoglio senza pietà, facendo piangere fiumi al mio cuore.

"E se invece lo facessi?" sussurrò. "Se fuggissi con te oltre il mare..-"

Mi si gelò il sangue nelle vene.

Mai, mai, mai il principe Guercio avrebbe rinunciato alla sua famiglia. Mai, l'orgoglioso Aemond Targaryen sarebbe fuggito dal campo di battaglia.

"Aspetta-" mi districai con forza dal suo abbraccio, e con lo sguardo perso nell'oblio, la realtà infranse ogni mio sogno. "Non tradiresti mai gli ideali in cui credi..."

"Per te lo farei, credimi,"

"Tu chi sei?"

Indietreggiai. Era forse un'altra trappola? Anche lui era venuto per uccidermi?

Non rispose.

"Tu non sei Aemond. Rivelati o sarò costretta a smascherarti io stessa"

E la risata di un uomo, che non apparteneva al mio amato Guercio, arrestò definitivamente il mio cuore. "Cara ragazza, ce ne hai messo di tempo!"

La figura fece un mezzo giro, mi posò le mani sugli occhi, e pronunciò una singola parola. "Morghon". Quando riaprii gli occhi, tutto aveva ripreso colore. Il rosa tenue dei muri, le lenzuola bianche del mio letto, il cielo azzurro di Approdo del Re. Ma il volto che mi ritrovai davanti non era più quello di Aemond. Era del.. "Maestro"

Le sue labbra rosee mi sorrisero. "Questa ragazza ha superato la prova"

𝐕𝐀𝐋𝐀𝐑 𝐌𝐎𝐑𝐆𝐇𝐔𝐋𝐈𝐒 [𝐀𝐞𝐦𝐨𝐧𝐝 𝐓𝐚𝐫𝐠𝐚𝐫𝐲𝐞𝐧]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora