𝟮𝟲. 𝗙𝗮𝘁𝗲 𝗼𝗳 𝘁𝗵𝗲 𝗸𝗶𝗻𝗴𝗱𝗼𝗺

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𝗴𝗿𝗲𝗲𝗻 𝗰𝗼𝘂𝗻𝗰𝗶𝗹

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𝗴𝗿𝗲𝗲𝗻 𝗰𝗼𝘂𝗻𝗰𝗶𝗹

Larys Strong era un uomo ambiguo, silenzioso e troppo strano perché passasse inosservato. Alicent era nauseata dalla sua presenza, soprattutto quando era costretta a determinate scelte morali per ricevere le informazioni necessarie. Ora la guardava, dall'altro lato della tavola, mentre Aegon sedeva scomposto e scocciato a capo tavola. "Giungono voci preoccupanti, Vostra Grazia" prese parola l'uomo, da tutti soprannominato 'piede duro'. Aemond si tese attentamente con le braccia sul tavolo, con sguardo enigmatico. L'attesa era sfiancante. "Quali voci?" rispose Aegon, al posto della regina madre. "Si dice che la Principessa Saera sia volata fino a Braavos, luogo in cui ha vissuto per tre anni come allieva alla casa del bianco e del nero, conquistando un'armata di ottomila uomini cedutole dal Signore del Mare. Non sappiamo con precisione quali case abbiano deciso di appoggiare Rhaenyra, ma una cosa è certa: quella ragazza è un problema"

Otto Hightower serrò la mascella, viola dalla vergogna. Si era chiesto come facesse quella dannata ragazzina a sfuggirle ogni volta. "Non mi preoccupa una selvaggia come lei al di là del mare stretto," sputò il re, ma ricevendo occhiatacce sia da suo fratello che da sua madre. D'altro canto Aemond si sentì contrastato da emozioni forti e sovrapposte. Era fiero di Saera, conosceva le sue potenzialità ed una parte malsana di lui sperava di poterla affrontare faccia a faccia. L'altra, invece, temeva per la sua famiglia. Non avrebbe mai abbandonato il suo posto. "Un re saggio capisce quando deve prendere delle precauzioni" rispose Larys senza alcun tipo di vergogna. "Per tale motivo suggerisco l'immediata partenza del Principe Aemond per Capo Tempesta."

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𝘁𝗵𝗲 𝗯𝗹𝗮𝗰𝗸 𝗾𝘂𝗲𝗲𝗻

Non c'era luogo in cui ella potesse trovare pace. La vedeva ovunque: riflessa sulle onde del mare, nello specchio, sotto le ciglia. Visenya era una dolorosissima ferita aperta, e Rhaenyra credeva che niente avrebbe potuto risanarla. Daemon era partito per la Valle, subito dopo Saera, Lucerys e Jace pieni di speranza. Speranza che la Delizia sentiva mancare, nonostante le prospettive di vittoria fossero maggiori. "Rammento cosa mi dicesti," la voce rotta di Rhaenyra spezzò il sibilare del vento che si levava per Roccia del Drago. Rhaenys l'affiancò, osservando come gli uccelli fuggissero al passaggio dei draghi. "Quanto conoscessi l'ordine delle cose, e quanto io invece ignoravo.."

La regina che non fu ammiccò provocatoria, rimembrando quei tempi passati che sembravano essere accaduti in un'altra vita. "Il reame premeva sull'imminente matrimonio di mio padre, sulla probabile nascita di un maschio, e sulla possibilità di essere surclassata da quest'ultimo. Non avrei mai incolpato il re di aver compiuto il proprio dovere..Tuttavia, nonostante i tre figli maschi di cui la Madre lo ha graziato, lui ha fermamente appoggiato la mia ascesa. Se fosse qui per vedere, desidererebbe tornare indietro al giorno in cui mi nominò erede."

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 I capelli neri di Ferrego Antaryon splendevano lucidi e setosi sotto i raggi nascenti del sole

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I capelli neri di Ferrego Antaryon splendevano lucidi e setosi sotto i raggi nascenti del sole. Pochi giorni al suo cospetto mi avevano fatto comprendere quanto in realtà quell'uomo fosse solo: sua moglie era deceduta prematuramente a causa del morbo grigio, dopo un rischioso viaggio tra le rovine della vecchia Valyria al solo scopo di recuperare un antico artefatto, che tuttavia non aveva mai ritrovato. I suoi due figli, rispettivamente di diciotto e di ventisei anni, viaggiavano per i mari e tornavano a casa due volte all'anno. Volsi lo sguardo alle navi, cariche di guerrieri pronti a salpare, ed un fortissimo nodo mi si strinse in gola. Era guerra.

Il Signore del Mare afferrò le mie mani con la delicatezza di un padre, e teso verso di me, mi fece promettere di essere coraggiosa. "Sei un drago, Saera Targaryen. Non importa quale formazione ti abbia forgiata. E ricorda, non fare mai ciò che il nemico si aspetta tu faccia." Deglutii a secco, ingoiando un'amarezza infinita. Poi, senza lasciare le mani morbide del Signore del Mare, gli rivolsi un'ultima promessa. "Quando tutto sarà finito.." ed una sferzata di vento ci travolse in pieno. "Tornerò a trovarti mio signore."



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𝐕𝐀𝐋𝐀𝐑 𝐌𝐎𝐑𝐆𝐇𝐔𝐋𝐈𝐒 [𝐀𝐞𝐦𝐨𝐧𝐝 𝐓𝐚𝐫𝐠𝐚𝐫𝐲𝐞𝐧]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora