Tu sei sangue del drago. Tu sei una Targaryen.
Le ali di Vermithor ombreggiavano su Driftmark, facendo fuggire gabbiani e uccelli, mentre il Castello di Altamarea si ergeva coraggioso contro le onde del mare. Non vi era un reale motivo per cui mi fossi allontanata così tanto da Approdo del Re, o forse - in cuor mio - nutrivo la speranza di scovare l'usurpatore. Avrei dovuto ucciderlo in quel dannato letto, quando ne avevo avuto l'occasione. E invece mi ero lasciata sedurre dall'amore, dolce come il miele.
Volavo, con il vento che mi sferzava le guance e si infilava come riccioli nell'abito. Mi godevo il sole insieme al ruggito gioioso della Furia di Bronzo, e ad alta quota occhieggiavo il castello inabitato ora che Corlys aveva affiancato mia madre e Rhaenys, la donna che più di tutte mi ritrovavo a compiangere, era scomparsa. Per quel poco che avevo imparato a conoscere di lei, ella era una donna temeraria e senza paure, leale fino al suo ultimo respiro, che aveva lottato per il suo trono e per quello di Rhaenyra. Ma purtroppo il mondo ferisce le giovani ragazze.
Atterrai sulla sabbia umida, scontrandomi contro il sellino a causa dell'impatto. Città delle Spezie era ridotta alla miseria, ma c'era ancora qualcuno che si aggirava per i dintorni affinché si potesse tirar su qualcosa. Per ricominciare. D'altronde l'isola viveva di pesca. La Regina stava dando il proprio contributo, anche grazie alla banca di Braavos, per riparare ai danni della Battaglia del Gullet. Scivolai abilmente dal sellino, lasciando Vermithor libero di ambientarsi, e mi diressi alla locanda più vicina. Non volevo informazioni: non ero certa che gli abitanti sopravvissuti ne avessero. Volevo soltanto una birra, poggiare il capo sul bancone e dimenticare nuovamente il mio nome. All'ingresso trovai un cartello aggiustato alla bell'e meglio, sul cui legno veniva recitato "Il sale scorre denso, il mare si offre a noi" chiaro riferimento a ciò che un tempo, Vaemond aveva puntualizzato incolpando mia madre di adulterio. Ma quella era una storia passata ormai.
Bussai alla porta, e a venire ad aprire fu una vecchia signora, dalla pelle increspata dall'età e dal sole. Cicciottella, con gli occhi verde come l'erba fresca del campo e due mani che di pesci ne avevano acchiappati a bizzeffe. "V-voi..Principessa?" balbettò in chiara confusione. L'unica cosa che poteva davvero distinguerci dagli altri non erano i draghi, non erano i nomi. Ma i capelli. "Non importa chi io sia, locandiera. Gradirei un boccale di birra"
❝🐉⚔️❞
A capo leggero, decisi che era arrivato il momento di tornare a casa. Scelta saggia era di rimanere per la notte, ma sul mare faceva freddo e riportava a galla memorie di Jacaerys che pulsavano ancora come ferite aperte. "Quanti dragoni, locandiera?" biascicai, tastandomi le tasche e costatando di non avere monete con me. La locandiera scosse la testa con un sorriso gentile. "L'erede della Regina non mi deve niente" e con quelle parole a vorticarmi in testa, raggiunsi Vermithor sul bagnasciuga. Era calata la notte, e l'unica cosa che davvero volevo a quel punto, era chiudere gli occhi e non riaprirli più. Ma dovetti arrampicarmi, con fatica, sul sellino che mi separava dalla pelle spinosa del drago. "īlon emagon naejot jikagon lenton*" bisbigliai, carezzando le scaglie bollenti del drago, che sembrava aver apprezzato l'uscita fuori programma. Con le stelle a farmi da testimoni, e con la poca lucidità rimastami, mi legai al sellino e attesi che Vermithor mi riportasse a casa.
"Una lettera per voi, Principessa" al mio arrivo ad Approdo del Re ero rinsavita da quel boccale di birra, e quando Malko si presentò alle porte delle mie stanze, con un pezzo di carta ed una ceralacca verde, il cuore prese a singhiozzarmi. Il volto di Ratto Bianco non sembrava dei migliori, comunque. "Chi la manda?" domandai, afferrandola per srotolarla. "Aemond Targaryen, Principessa."
dobbiamo tornare a casa*
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𝐕𝐀𝐋𝐀𝐑 𝐌𝐎𝐑𝐆𝐇𝐔𝐋𝐈𝐒 [𝐀𝐞𝐦𝐨𝐧𝐝 𝐓𝐚𝐫𝐠𝐚𝐫𝐲𝐞𝐧]
FanfictionSaera Targaryen, prima figlia di Rhaenyra e Daemon, è una fanciulla appassionata di libri antichi che ama viaggiare e imparare nuove culture. E' la più giovane a reclamare Vermithor, dopo che il suo ultimo cavalcatore, il Re Jaehaerys, è deceduto. T...