𝟯𝟴. 𝗪𝗵𝗮𝘁 𝘁𝗵𝗲 𝗵𝗲𝗮𝗿𝘁 𝘄𝗮𝗻𝘁𝘀

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Buffo come fossi finita lì, in quella stanza, per sedurre ed uccidere Aemond, e ritrovarmi a tentennare

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Buffo come fossi finita lì, in quella stanza, per sedurre ed uccidere Aemond, e ritrovarmi a tentennare. Per la prima volta dopo tre anni di insegnamenti da parte del Maestro, io stavo tentennando. E forse aveva ragione, forse non ero ancora pronta. "Hai ucciso Lucerys" puntualizzai, e quando quelle parole presero concretezza, non riuscii a non biasimarmi. Dovevo esserci io a Capo Tempesta, non lui. "L'ho fatto" mi rispose Aemond. "Ma di certo non mi giustificherò, non con te. Per quanto ingiustamente fortunati nel possedere i draghi, loro non potranno mai essere davvero controllati. Non sono schiavi, né tanto meno bestie"

La gamba su cui era allacciata la daga tremava, impaziente. Ma le mie braccia e il mio cuore erano di tutt'altra opinione. Avrei dovuto coglierlo alla sprovvista, piantargli quella daga nel cuore e farla finita. E invece, attesi che lui parlasse di nuovo. Perché quella voce, quel suo viso, mi erano mancati. "Tu hai ucciso Jaehaerys, a quanto mi risulta" e si mosse in direzione della vasca, cominciando a slacciarsi i calzoni quasi non fossi lì davanti a lui. "Le mie mani sono linde, Aemond." deglutii, mentre di schiena si lasciava scivolare lungo le caviglie quel mero pezzo di stoffa. "Ma il comando era tuo" ribatté, saggiando con le dita la temperatura dell'acqua. "Occhio per occhio, figlio per figlio" terminai orgogliosamente. Sapevo che se avessi distolto lo sguardo lui si sarebbe appigliato alla codardia. Ed io non ero una codarda. 

Completamente nudo alla mia vista, si voltò verso la mia direzione porgendomi la mano. "Tu hai fatto qualcosa alla mia anima, tu mi possiedi, Saera. Mi tieni in pugno come nessun altro è mai stato in grado di fare..-" e con quel cuore che batteva furioso, che si rifiutava di credere a tali parole, la mia mano afferrò la sua. "Ti amo Saera, ti amo così come sono. Nudo, vulnerabile, Guercio" e lì il mio raziocinio svanì nel nulla. Mi aggrappai al vestito da domestica e lo trascinai giù insieme a tutti i pensieri che mi tenevano legata alla vendetta. Svestita, davanti a quell'occhio ametista che aveva amato me quella lontana notte, afferrai la sua mano e lo seguii nella vasca di ottone. Fissandoci l'uno dinanzi all'altra, non riuscii a proferire parola. Potei soltanto osservare quel meraviglioso zaffiro con una nota di malinconia nel petto. Aemond sembrò notarlo, ed infatti "Mi dicesti di sfoggiare lo zaffiro con orgoglio. E lo sto facendo..Per te, grazie a te"

Increspai le labbra, tentando inutilmente di fermare gli occhi dall'inumidirsi. "Devi farlo per te stesso, Aemond. Per tutte le volte in cui sei stato sbeffeggiato e trattato come uno sfregiato." Il cuore cominciò a rimbombare forte nelle mie orecchie, e il movimento dell'acqua da parte di lui che mi si avvicinava non aiutò di certo la situazione. "E tu una volta mi dicesti che non odiavi Lucerys, che era soltanto un ragazzino e che si era difeso. Quindi..perché? Per rendere fiero tuo fratello, lo stesso fratello che da bambino ti bullizzava? So che per te la famiglia ha un certo peso come lo è per me, ma sai meglio di chiunque altro che Aegon non merita il Trono di Spade. Appoggiarlo in questa guerra distruggerà la nostra dinastia"

Le nostre fronti si incrociarono inevitabilmente e le nostre gambe si aggrovigliarono come nodi di funi. Così vicini al contatto che per poco la pelle non andò a fuoco. "Anch'io ero un bambino, Saera. Esattamente come lui, eppure tua madre ha voluto espressamente che le mie parole venissero soppesate duramente."

Strinsi gli occhi, mentre le mie mani afferravano il suo viso affilato e caldo. "Perché gli Dei hanno scelto di farmi amare qualcuno che non potrò mai avere, mh?" Le mani di lui raggiunsero i miei fianchi morbidi, concretizzando ciò che il mio cuore aveva bisogno di sentirsi dire. "Ma io sono già tuo"

"Uno dei due morirà in questa guerra, e di certo non sarò io" ribattei, prima di riaprire gli occhi e riappropriarmi delle sue labbra.

"Uno dei due morirà in questa guerra, e di certo non sarò io" ribattei, prima di riaprire gli occhi e riappropriarmi delle sue labbra

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𝐕𝐀𝐋𝐀𝐑 𝐌𝐎𝐑𝐆𝐇𝐔𝐋𝐈𝐒 [𝐀𝐞𝐦𝐨𝐧𝐝 𝐓𝐚𝐫𝐠𝐚𝐫𝐲𝐞𝐧]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora