Nel silenzio tombale del corridoio, potei udire soltanto i battiti prepotenti del mio cuore che palpitavano sotto ai polpastrelli, i quali si avvolgevano attorno ad un sacco scuro. Non ero sicura che il sole fosse sorto, sapevo soltanto che qualcuno voleva farmi del male e farla franca: Ser Harrold, infatti, non aveva udito volare una mosca, cosa che avvalorava il pensiero in cui qualcuno aveva assoldato un uomo senza volto perché impossibile da smascherare. Probabilmente mi lasciai dietro qualche impronta di sangue, al mio passaggio.
Poco prima di entrare nella sala del trono, mi fermai. Dovevo prepararmi alla possibilità che Viserys non ci fosse, in quanto la malattia aveva pressocché lasciato libero spazio al Primo Cavaliere di tenergli in caldo lo scranno per un tempo indefinibile. E a rigor di logica, se davvero Otto Hightower aveva a che fare con il mio tentato assassinio nel bosco del re, non si sarebbe fatto scrupoli dinanzi alla mie richieste. Strinsi la mia presa attorno al sacco, ed avanzai nella grande sala, dove Primo Cavaliere, regina e figli erano in attesa di scoprire perché mai avessi richiesto un'udienza all'alba. Daemon e Rhaenyra non ne sapevano niente.
"Principessa-" ma la voce dell'araldo morì in gola, quando il suo sguardo calò sul sangue che aveva inzuppato la mia veste da notte. I miei piedi scalzi si appiccicarono al marmo liscio man mano che avanzavo, producendo un rumore che risuonò tutt'intorno. "Principessa Saera Targaryen.." balbettò l'uomo, agghindato e profumato come una donna, "Primogenita di Daemon Targaryen e Rhaenyra Targaryen" e Otto Hightower, si alzò dal trono di spade con un volto sorpreso ma al contempo illeggibile. Sapeva mascherare bene le proprie emozioni, ma io sospettavo già di lui. "Per i Sette Dei!" esclamò Alicent, quando mi fermai ai piedi del trono. Venendomi incontro, altre paia di occhi lambirono la mia figura arruffata. Ignorai i loro sguardi, e prima che la regina potesse avvolgermi tra le sue braccia, aprii il sacco e lasciai ruzzolare fuori la testa dell'uomo con le treccine. Cozzò contro il pavimento, con gli occhi bianchi e vitrei della morte. Alicent arretrò spaventata, diventando paonazza quanto la pelle cadaverica dell'assassino. "Che cosa significa?" incalzò Otto, indagatore. "Chi è costui?"
"Qualcuno ha mandato quest'uomo nelle mie stanze ad aggredirmi." annunciai algida, cercando di non ricadere in quel tunnel di ricordi orrendi, in cui le mani di quello sconosciuto stavano per violarmi. In un primo momento, sperai di poter incontrare qualche volto amico che potesse aiutarmi a spazzare via quella visione. Ma c'era lui. C'era solo Aemond. Aveva contratto la mascella, chiuso l'unico occhio sano, impedendomi di perdermici dentro. Di salvarmici. "In verità," aggiunsi, prevalendo sullo sconcerto dei presenti "Avrei preferito parlarne con il re, ma dal momento che è malato, confido sarete voi Otto a rendermi giustizia-"
"Saera!" le urla terrorizzate di Rhaenyra giunsero alle mie orecchie secondi dopo, unendosi al ringhio rabbioso di mio padre che irruppe nella sala del trono, correndo. "Esigo che vengano svolte delle scrupolose indagini!" esplose infatti Daemon, mentre mia madre mi affiancava. Era sconvolta: mi guardò, imbrattata di sangue, e l'unica cosa che mi rivolse furono lacrime. Lacrime che mi spezzarono il cuore.
"Cerchiamo di mantenere la calma-" intavolò Alicent, ma la voce di mia madre superò di qualche ottava quella della regina. "Mia figlia per poco non è stata violata e chissà cos'altro, e voi richiedete calma? Se non verrà fuori il colpevole, ci faremo giustizia da soli!"
❝🐉⚔️❞
Il bagno caldo in cui mi immersi servì a ben poco. Pulì il mio corpo, ma non la mia anima, marchiata a fuoco da quell'evento traumatico. Di una cosa ero sicura: non sarebbe stato l'ultimo. "Temiamo tu non sia al sicuro, qui" mormorò mia madre, girando per la stanza come una forsennata. "Daemon ed io pensiamo che forse potresti allontanarti per un po'. Almeno finché non capiamo come muoverci-"
"Io non fuggo, madre. Soltanto i codardi lo fanno" il modo in cui mi agitai, fece sobbalzare la domestica, che per qualche istante smise di pettinarmi i capelli. "Otto sa che sospetti di lui, ma questo non lo fermerà dal ferirti. Non comprendo il motivo per cui lui lo stia facendo..tuttavia Ser Criston e lo sconosciuto delle città libere sono soltanto i primi..ne arriveranno altri"
"Che vengano pure," sputai duramente.
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𝐕𝐀𝐋𝐀𝐑 𝐌𝐎𝐑𝐆𝐇𝐔𝐋𝐈𝐒 [𝐀𝐞𝐦𝐨𝐧𝐝 𝐓𝐚𝐫𝐠𝐚𝐫𝐲𝐞𝐧]
FanficSaera Targaryen, prima figlia di Rhaenyra e Daemon, è una fanciulla appassionata di libri antichi che ama viaggiare e imparare nuove culture. E' la più giovane a reclamare Vermithor, dopo che il suo ultimo cavalcatore, il Re Jaehaerys, è deceduto. T...