Veste rossa da domestica, viso innocente, grandi occhi marroni e da cerbiatto. Era quella la vita che il Signore mi aveva permesso di prendere. Era quello l'aspetto che avrebbe ammaliato il Principe Aemond prima di ritrovarsi una daga piantata nel cuore. Mi sentivo silenziosa come un'ombra, ma rapida come un cervo, mentre mi aggiravo per i sotterranei della Fortezza Rossa, sotterranei e cunicoli che conoscevo ormai quanto le mie tasche. Udivo a stento il mio respiro o i miei passi, nel frattempo in cui l'unico obbiettivo di quella domestica senza colpe era di giungere alle camere del Principe per sedurlo. La lanterna illuminava il possibile, scacciando ratti che squittivano spaventati e blatte di terra umida. Poi finalmente giunsi alla fine.
Lì, quel tratto di strada mi avrebbe permesso di introdurmi nel corridoio delle camere in cui tempo avevamo alloggiato io e la mia famiglia. Corridoio che si collegava a quelle delle camere dei nostri zii. Sangue bolliva nelle mie vene, fuoco pungeva sotto la mia lingua e ad ogni passo che avanzavo in quelle sottili vesti, il dolce viso di Lucerys mi tornava alla mente. E la rabbia aumentava.
Occhieggiai al di fuori della finestra: il sole era quasi sorto, e le domestiche avrebbero presto invaso le camere del Principe, per cui mi affrettai, tastando la daga che nascondevo sotto il vestito, allacciata alla coscia con una fascia di cuoio. Bussai alla porta quando la riconobbi. Col cuore che mi martellava in gola, chiamai a gran voce. "Principe Aemond" e mi scoprii sorpresa di non riconoscere quella voce, benché sapessi perfettamente che non fosse la mia. Dall'altra parte nessuna risposta, a parte un paio di stivali di cuoio che raggiungevano la porta con comodo. Presto, presto, presto. Questa si spalancò, e la visione di Aemond a petto nudo, senza la toppa a coprirgli lo zaffiro, mi diedero una stilettata al cuore. Come poteva lui meritare quella bellezza? E perché il mio cuore chiamava il suo nome?
"Si?" replicò annoiato, squadrandomi con circospezione. "Non ti ho mai vista" aggiunse. Mi costrinsi a riprendere lucidità, e quando le mie gambe ebbero effettivamente smesso di tremare, e i miei nuovi occhi di osservare con ingordigia quel corpo latteo, presi parola. "Principe.. sono qui per.." e in pochi secondi mi si seccò la gola "per prepararvi il bagno" Aemond ammiccò un sorrisino, uno dei suoi, lasciandomi passare nella sua stanza facendosi da parte. Poi lo sentii chiudersi la porta alle spalle, e il mio petto sussultò.
"Qual è il tuo nome?" domandò, mentre mi seguiva con curiosità, quasi avesse il sospetto sin dal primo momento in cui aveva posato gli occhi su di me. "Io non ho un-" feci per rispondere, ma dovetti mordermi la lingua. Dannata abitudine. Certo, lui non sapeva cosa avessi fatto a Braavos, ma in quel modo non avrei fatto altro che insospettirlo. "Il mio nome è.." e per la prima volta in vita mia, indugiai. Potevo avere qualunque nome. Eppure ne scelsi uno che avrebbe potuto compromettermi. Ma ero pronta a correre il rischio. "Sarah, mio signore" mi chinai alla vasca, e notai con sorpresa che questa era già piena. "Ti facevo più furba, amore mio" dichiarò Aemond, pietrificandomi mentre le mie ginocchia erano ancora piegate sul pavimento. Ovviamente non era stato il nome a tradirmi. "Ti riconoscerei tra milioni di visi diversi" mi disse quando mi voltai, con occhi duri ma acquosi. "Dov'è Rhaenys?" domandai aspramente, ma a lui non sembrò importare molto, all'inizio. "Quale innocente vita hai rubato per intrufolarti nel palazzo?"
Digrignai i denti. Gli diedi brevemente le spalle, e mi tolsi la maschera. Poi tornai a guardarlo, e il suo occhio ametista si illuminò. "Oh, Saera-"
"Dov'è?" insistetti, e lui non si fece affatto problemi nel porgermi l'agognata risposta. "E' morta, non tornerà a casa"
"Tu lo sai perché sono qui, vero?" Aemond annuì. Ovvio che sapeva. Mi stava aspettando. "Per uccidermi" precisò senza mezze misure. Gli feci un cenno di rimando, facendo per avvicinarmi a lui. "Non c'è un lato giusto o uno sbagliato in questa guerra. Ma quando hai visto che c'era la possibilità di scegliere quello peggiore, tu ti ci sei buttato a capofitto. E dovrai pagarne le conseguenze"
sono viva, ce l'ho fatta!
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𝐕𝐀𝐋𝐀𝐑 𝐌𝐎𝐑𝐆𝐇𝐔𝐋𝐈𝐒 [𝐀𝐞𝐦𝐨𝐧𝐝 𝐓𝐚𝐫𝐠𝐚𝐫𝐲𝐞𝐧]
FanfictionSaera Targaryen, prima figlia di Rhaenyra e Daemon, è una fanciulla appassionata di libri antichi che ama viaggiare e imparare nuove culture. E' la più giovane a reclamare Vermithor, dopo che il suo ultimo cavalcatore, il Re Jaehaerys, è deceduto. T...