𝟮𝟮. 𝗞𝗻𝗲𝗲𝗹 𝗳𝗼𝗿 𝗻𝗼 𝗺𝗮𝗻

349 15 0
                                    

 Passai la notte ad osservare teste di draghi intagliati nel muro, rimuginando e rimuginando

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

 Passai la notte ad osservare teste di draghi intagliati nel muro, rimuginando e rimuginando. Era accaduto tutto così in fretta che non avevo avuto modo di realizzare. Tanto meno di metabolizzare. Avevo riottenuto la vista, avevo raggirato la morte, ma a che prezzo se avevo lasciato ad Approdo del Re la parte più vulnerabile di me? E Ser Harrold, poi, ch'era rimasto lì per proteggermi. Lo avrei rivisto?

Spostai le pedine dalla tavola dipinta, avvolta dal mormorio di Rhaenyra e Daemon, che – vicino al camino – sembravano scambiarsi parole dure. Che non compresi. Nei miei pensieri però, la guerra era vicina, tangibile più che mai. "Sei preoccupata?" Rhaena mi aiutava a sgomberare la tavola e ad eliminare i rimasugli di cera che si era seccata agli angoli. Indossò uno dei miei sorrisi preferiti, un sorriso da sorella maggiore, per confortarmi. Ma in quel momento nemmeno lei riuscì a farlo. "Più di quanto mi piaccia ammettere"

"La Principessa Rhaenys Targaryen," La voce di Ser Laurent mi fece scattare all'improvviso verso l'entrata della sala, abbandonando istintivamente le pedine di legno lasciando che mi scivolassero dalle dita. Il cavaliere si fece da parte, lasciando entrare la fiera regina che non fu, la quale indossava un'armatura rossa che le fasciava perfettamente il busto magro. Avevo tante domande, e a giudicare dall'espressione seria di lei, non doveva portare belle notizie. "Grazie Ser Laurent," rispose mia madre, facendosi avanti mentre le mani accarezzavano il ventre gonfio. Daemon le fu di fianco all'istante. "Principessa Rhaenys, speriamo di udire della notizia di guarigione di Lord Corlys-" introdusse mia madre, ma Rhaenys la interruppe senza alcuna paura. "Aegon è stato incoronato come successore di Viserys"

Il sangue mi si ghiacciò nelle vene. Il tempo parve fermarsi. E Rhaenyra gemette di dolore, aggrappandosi a quel pancione con tutta la delicatezza possibile, ad accertarsi che la sua bambina stesse bene. "L'hanno incoronato.." mormorò con incredulità, e occhi così tristi e umidi da ridurre il mio cuore in brandelli. Il Trono di Spade era suo per diritto di nascita, com'era potuto accadere?

"Quanto tempo fa?" domandò.

"Sono stata imprigionata dalla regina e ho scoperto che subito dopo la morte di Viserys stavano organizzando tutto." replicò Rhaenys. "Alicent ti ha chiesto di inchinarti ad Aegon" e quella di mia madre parve più una certezza che una domanda. "Lo ha fatto, ma io ho rifiutato"

"E perché mai saresti ancora viva?" si intromise Daemon torvo. Dopo un breve silenzio, Rhaenys indurì lo sguardo, e gli rispose a tono. "L'alto Septon ha incoronato Aegon alla Fossa del Drago. L'ho visto io stessa prima di fuggire con Meleys."

"L'hanno incoronato dinanzi al popolo.." continuò a mormorare mia madre. Perdendo sempre più lucidità, gli animi cominciarono a scaldarsi. "Hanno usurpato mia madre-" sbottai, ma Rhaenys mi ignorò. "La guerra è inevitabile, ma non è la mia guerra, pertanto non sarò io a cominciarla. I verdi stanno arrivando per te, Rhaenyra, e per i tuoi figli. Dovremmo lasciare Roccia del Drago"

Rhaenyra si piegò nuovamente per il dolore, strizzando gli occhi con forza. Scostò la veste e ciò che i miei occhi videro, dopo mesi di cecità, fu qualcosa di atroce. Qualcosa che mi fece pentire di aver riacquistato la vista. La mano di mia madre emerse dalle vesti impregnata di sangue.

"La bambina sta arrivando-"

❝🐉⚔️❞

 Rhaenyra entrò in travaglio troppo presto. La visione di sua madre Aemma, morta per dare un erede maschio a Viserys, dovette tornare a tormentarla. Urlava di dolore, ma non lasciava entrare nessuno nella propria stanza. "Vostra Grazia, lasciate che-" ma mia madre lanciò contro la levatrice un insulto diretto, la quale tuttavia non si mortificò. Tutti accalcati alla sua porta, pregavamo di poter entrare, di poterle stare accanto. D'improvviso però realizzai: mio padre non c'era. All'ennesimo urlo di Rhaenyra non riuscii più a trattenermi. "Dove cazzo è Daemon?" ma l'ancella scosse il capo, timorosa. "Ha riunito il concilio, Principessa-"

"Le urla di mia madre rimbombano per il castello e lui pensa a pianificare la guerra?" respirai profondamente, prendendo l'unica valida decisione che una figlia avrebbe dovuto. "Io devo entrare, adesso. Non importa se mi odierà, devo farlo" e prima che le mie sorelle e i miei fratelli potessero fermarmi, spalancai la porta e me la richiusi dietro, soltanto per andare incontro alla figura di mia madre, zuppa di sangue e piegata dalle sofferenze. Col volto imperlato di sudore e lo sguardo di rimprovero, biascicò "Saera, ho detto-" ma si interruppe a causa di un'altra contrazione. "Non mi importa cosa hai detto. Io ho giurato di proteggerti, ho giurato di starti accanto, ed è ciò che intendo fare."

L'afferrai per le spalle e con delicatezza la spronai verso il letto a baldacchino. Zoppicava, a stento si reggeva in piedi, e quando si stese il suo respirò si mozzò. "Stringerò la tua mano fino alla fine, d'accordo?" Rhaenyra piagnucolò, ma non obbiettò. "Sarò la tua forza, ma devi stringermi forte e lasciare che le levatrici entrino-"

𝐕𝐀𝐋𝐀𝐑 𝐌𝐎𝐑𝐆𝐇𝐔𝐋𝐈𝐒 [𝐀𝐞𝐦𝐨𝐧𝐝 𝐓𝐚𝐫𝐠𝐚𝐫𝐲𝐞𝐧]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora