"I sogni a volte si trasformano in incubi, e tu sei stato decisamente il mio incubo migliore"
A Torino, Sofia crede di star finalmente realizzando il suo sogno più grande, ma non immagina quanto presto tutto cambierà.
Kenan Yildiz, giovane talento...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
"Ciò che è nascosto dentro di noi è più importante di ciò che si vede." -Oscar Wilde
☆☆☆
Kenan
Rimasi qualche minuto fuori, dopo che quella ragazzina aveva avuto il coraggio di lasciarmi solo.
Mi passai una mano sui capelli, scrollando la testa ancora divertito dalla situazione.
Non capivo se il fatto che quella strana ragazza riuscisse a tenermi testa mi piacesse o no.
Ero abituato a far cadere ai miei piedi qualsiasi ragazza con una sola parola, eppure questa Sofia sembrava essere decisamente più complicata.
Nonostante inizialmente mi era sembrata molto fragile e facile da manipolare, alla fine si era dimostrata stranamente determinata.
Era come se dietro quel visetto da bambolina si nascondesse qualcosa di molto di più.
Poi, sembrava essere una mia fan numero uno, quindi non ci avrei impiegato molto a farla avvicinare nuovamente a me.
Forse non ero ciò che si aspettava, ma d'altronde è sempre dietro a quelli con i lineamenti più innocenti che in realtà si celano le intenzioni più imprevedibili.
Mentre rimuginavo su questi pensieri, sentii dei passi dietro di me.
Mi voltai appena in tempo per vedere Sara avvicinarsi. Sembrava avermi cercato per un po', a giudicare dall'espressione sollevata che mostrò appena mi vide.
«Kenan mannaggia a te» disse fermandosi proprio di fronte a me. Risi leggermente, divertito dal fatto che mi stesse fulminando con lo sguardo.
«Che c'è?» chiesi ancora ridendo.
«Ti sto cercando da mezz'ora!» disse, quasi rimproverandomi.
Fin da piccoli, aveva avuto questo atteggiamento autoritario nei miei confronti, come se fosse lei la più grande.
«E ora mi hai trovato» risposi, alzando le mani in segno di resa «cos'è successo?»
«La torta, Kenan! Stanno per servirla e ovviamente tutti ti stanno cercando, la devi finire di sparire così!» mi rimproverò, incrociando le braccia al petto.
Scrollai le spalle, non riuscendo a trattenere un sorrisetto «Va bene, va bene, andiamo Saretta» cercai di dire con un tono scherzoso per sdrammatizzare.
