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"È nel momento in cui mi abbandono a te che capisco chi sono davvero

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"È nel momento in cui mi abbandono a te che capisco chi sono davvero."
-Haruki Murakami

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A Kenan mi ero dimenticata di dire una cosa...

Io Tarik lo conoscevo, e anche molto bene. Ricordavo di averlo visto in diverse partite della next gen, sempre accanto a lui.

Era uno di quei dettagli che avevo voluto nascondere, perché la prima regola con lui era non far trapelare quanto in realtà fossi stata sua fan, prima di conoscerlo davvero.

«Guarda cosa mi ha appena mandato Dusan» disse Kenan, interrompendo i miei pensieri.

Tenendo il telefono davanti a sé, mi fece cenno di avvicinarmi.

Non appena mi passò il cellulare, fui colta da un misto di sorpresa e inevitabilità, perché in fondo sapevo che, prima o poi, quel momento sarebbe arrivato.

Sul display c'era uno screenshot di una pagina gossip.

"Prima mostra la sua foto in diretta su Twitch, poi la bacia in un ristorante davanti a tutti.
Kenan Yildiz, la stella della Juventus, sembra essersi innamorato... scopriamo insieme di chi!"

«Oh no, ti prego...» sospirai, mentre già nella mia testa immaginavo l'ondata di commenti, di occhi addosso e, soprattutto, di odio delle fan.

Sapevo perfettamente che sarei diventata un bersaglio per tutte quelle ragazze che lo adoravano e ammiravano da lontano.

Kenan rise piano, divertito dalla mia reazione «Farai rosicare tutte» commentò con un sorriso che gli illuminava il viso.

Ma lui non aveva la minima idea.... se solo avesse saputo che anch'io, prima di tutto questo, facevo parte di quel "tutte".

«No ma Kenan, io non voglio essere odiata...» dissi quasi sottovoce, con il tono serio e preoccupato.

Non mi piaceva l'idea di finire nel mirino, di essere giudicata da persone che non mi conoscevano affatto.

Kenan cambiò espressione «L'importante è che le persone giuste non ti odino» iniziò con tono tranquillo «del resto... beh imparerai a fregartene»

Lo disse come se fosse la cosa più semplice del mondo, ma sapevo che non era così.

La mia vita non era mai stata sotto i riflettori, quindi di conseguenza per me non era facile ignorare i commenti, le frecciatine, gli sguardi indiscreti.

Nonostante tutto, sorrisi debolmente, cercando di accettare le sue parole. Mi sentii scossa, insicura, ma in qualche modo grata del suo tentativo di alleggerire la situazione.

Poi, senza dire nulla, lo vidi alzarsi. Mi guardava con quel suo sguardo che significava sempre che aveva in mente qualcosa.

Sbuffai leggermente, ancora persa nei miei pensieri, mentre lui si dirigeva verso lo stereo.

Like a dream || Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora