"A volte ci vuole più coraggio per ammettere i propri sentimenti che per dichiararli."
-Harville Hendrix☆☆☆
Mi guardai allo specchio per l'ennesima volta, senza distogliere l'attenzione dai miei capelli.
Non capivo se quel nuovo taglio mi stesse bene.
Era da un po' che mi ero stufata di avere sempre i soliti e monotoni capelli lunghi, e così, spinta da un impulso irrefrenabile, li avevo tagliati sopra le spalle.
Ora, però, eccomi qui, a chiedermi se avessi commesso un errore.
L'idea di un cambiamento drastico mi affascinava, ma la realtà del riflesso davanti a me cominciava a generare dubbi.
Si sa, quando si fanno tagli di questo genere, la prima reazione è sempre quella di un pentimento che poi si trasforma in abitudine.
«Ti stanno benissimo, tesoro!» fece ingresso in bagno Marisa, che oggi era finalmente venuta a trovarmi per la prima volta.
Per me, nonostante non la conoscessi da anni, rappresentava quasi la figura materna che mi mancava da tanto, anche se, in fondo, la mamma è insostituibile.
«Dici?» chiesi, ancora indecisa, mentre continuavo a sistemarmeli qua e là, come se potessi modificarli all'infinito.
Lei mi rivolse un sorriso «Devo far venire il tuo caro Yildiz per farti dire quanto sei bella?» disse senza esitazioni, nonostante le avessi appena raccontato tutto quello che era successo tra noi.
Mi girai subito, fulminandola con lo sguardo. Sapeva benissimo dove stesse andando a parare, e io sapevo altrettanto bene che quel nome non mi sarebbe mai stato indifferente.
«Guarda, piuttosto mi raso i capelli a zero» risposi ironica, sbuffando, cercando di allontanare il pensiero.
«Senti, Sofi» mi fermò, prima che potessi oltrepassarla per raggiungere il salotto «so benissimo che lui ha sbagliato, però...» fece una pausa.
E anche se qualunque cosa avesse detto non l'avrei accettata, la lasciai continuare «Ti vedo molto presa, e anche se non vuoi ammetterlo, ti stai innamorando. Quindi... secondo me potresti dargli una seconda possibilità»
Le sue parole mi colpirono come un fulmine a ciel sereno. Senti subito dei brividi scorrere lungo la schiena.
Non potevo essermi innamorata di lui.
Eppure, quando incrociavo i suoi occhi, il mondo sembrava fermarsi.
«Non sono innamorata» dissi, con un tono gelido, cercando di mascherare il tumulto che mi stava assalendo.
«Ti brillavano gli occhi quando parlavi di lui, anche se cercavi di mostrarti arrabbiata» confessò lei, cercando di farmi riflettere.
Era vero? Mi brillavano gli occhi quando parlavo di lui?
STAI LEGGENDO
Like a dream || Kenan Yildiz
Fanfiction"I sogni a volte si trasformano in incubi, e tu sei stato decisamente il mio incubo migliore" A Torino, Sofia crede di star finalmente realizzando il suo sogno più grande, ma non immagina quanto presto tutto cambierà. Kenan Yildiz, giovane talento...