"L'amore si esprime meglio nelle azioni che nelle parole."
-C.S. Lewis☆☆☆
Spruzzai gli ultimi gocci della mia boccetta preferita di profumo e finalmente mi sentii pronta.
Mi guardai velocemente allo specchio, indossavo un vestitino nero semplice ma elegante, stivali alti che arrivavano fino al ginocchio e un trench beige a completare l'insieme.
Non sapevo dove Kenan volesse portarmi, quindi avevo scelto un look che mi permettesse di essere pronta a tutto, sia per una serata un po' così che per qualcosa di più formale.
Mi avvicinai all'orologio appeso in soggiorno, notando che segnasse le 19:30 esatte.
Perfetto, ero in orario.
Presi la mia borsa e chiusi la porta di casa dietro di me in fretta, consapevole di quanto Kenan fosse sempre puntuale. O almeno, credevo.
Mi diressi a lato del marciapiede, dove spesso ero solita vederlo parcheggiare con la sua macchina, ma notai subito non ci fosse traccia di lui.
Mi guardai intorno, stringendo il trench un po' più stretto intorno a me per ripararmi dal freddo pungente della sera.
Possibile che fosse in ritardo?
Probabilmente era davvero la prima volta che succedeva, e per quanto fossi infreddolita, una parte di me pregustava già il momento in cui avrei potuto stuzzicarlo per avermi fatto aspettare.
Attesi cinque minuti, poi dieci, e nel frattempo le mie dita iniziarono a intorpidirsi a causa del freddo.
Guardai l'orologio sul telefono più volte, soffocando un piccolo sospiro.
Ma proprio quando stavo per cedere alla tentazione di scrivergli un messaggio, lo vidi.
Uscì di casa, con una mano infilata nella tasca del cappotto e l'altra che chiudeva con attenzione la porta dietro di sé.
Il suo passo era sicuro, rilassato, come se non avesse fatto tardi affatto, come se l'orologio non esistesse nel suo mondo.
I suoi occhi incontrarono i miei, e in quell'istante tutto il freddo che avevo accumulato nelle dita sembrò svanire, lasciando spazio a una sensazione di calore che mi avvolse all'improvviso.
C'era qualcosa di diverso nel suo sguardo stasera, era provocatorio, come sempre, ma c'era un filo di dolcezza in più, come se volesse mostrarmi una parte di sé che teneva nascosta.
Le fossette sul suo viso si delinearono in un sorriso furbo, quel sorriso che conoscevo bene e che spesso mi faceva perdere l'equilibrio per qualche istante.
Provai a mascherare quella tempesta interiore con una battuta, per riprendere un minimo di controllo.
«Stavo pensando di darti buca» dissi, incrociando le braccia al petto, cercando di sembrare noncurante.
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Like a dream || Kenan Yildiz
Fanfiction"I sogni a volte si trasformano in incubi, e tu sei stato decisamente il mio incubo migliore" A Torino, Sofia crede di star finalmente realizzando il suo sogno più grande, ma non immagina quanto presto tutto cambierà. Kenan Yildiz, giovane talento...