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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca

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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca."
-Baltasar Gracián

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Sofia

Erano passati ormai una decina di minuti da quando mi ero seduta sul divano per coccolare Ramos, questo piccolino che mi aveva colto di sorpresa con il suo affetto immediato e incondizionato.

Le sue zampette si muovevano con gioia mentre si accoccolava tra le mie braccia, e io non potevo fare a meno di sorridere.

Ho sempre avuto un debole per i cani, e Ramos non faceva eccezione.

«Dai, basta Ramos, lasciala ora» intervenne Kenan, con un tono che sembrava celare una leggera gelosia.

Ramos obbedi, riluttante, e si sistemò nella sua cuccetta, lasciandomi libera.

Lo guardai con un sorrisetto provocatorio mentre mi alzavo dal divano «Sei geloso perché preferisce me, per caso?» lo sfidai, alzando un sopracciglio e cercando di fronteggiarlo con sfrontatezza.

Lui non si scompose e mi rispose con un'espressione sicura, quasi divertita «Potrebbe darsi» disse, senza pensarci troppo.

Il suo sguardo era intenso, quasi come se cercasse di scavare dentro di me per leggere i miei pensieri, e io non potevo negare l'effetto che aveva su di me.

«Vuoi cambiarti o preferisci rimanere con i jeans tutta la notte?» chiese poi con il suo solito tono ironico.

«Sai, mister simpatia, non ho il cambio,
cosa dovrei mettermi?» risposi, incrociando le braccia e inclinando leggermente la testa, come per metterlo alla prova.

Lui si limitò a fare un cenno con la testa, indicandomi di seguirlo. Mi trovai, senza rendermene conto, davanti a lui mentre mi guidava verso la sua stanza.

Mentre camminavo, sentii il suo sguardo scivolare su di me, e non potei fare a meno di lanciargli un'occhiata divertita.

«Yildiz, puoi smettere di guardarmi il culo?» gli dissi, cogliendolo in flagrante per l'ennesima volta.

Lui sorrise senza vergogna, alzando un sopracciglio «Ho detto che non ti avrei sfiorata, non che non ti avrei guardata» si giustificò con un tono di voce che sembrava danzare sul filo della provocazione.

Entrammo nella sua stanza, ed io mi fermai per un momento a osservare.

Era ancora più ampia di quanto mi fosse sembrata dalla finestra della mia cucina. Un grande letto matrimoniale dominava la stanza, con una cabina armadio stracolma di vestiti ordinati in modo quasi maniacale.

Like a dream || Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora