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"Non giudicare mai qualcuno senza avergli prima dato la possibilità di mostrarti chi è davvero

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"Non giudicare mai qualcuno senza avergli prima dato la possibilità di mostrarti chi è davvero."
-Atticus

☆☆☆

Davanti a noi, tutti gli ingredienti erano mischiati accuratamente nella ciotola: uova, latte, zucchero e un pizzico di sale.

Mancava solo un elemento per rendere la pastella perfetta.

«Passami la farina» disse Kenan con tono leggero, senza distogliere lo sguardo dal composto che stava mescolando con attenzione.

Lo osservai per un istante, affascinata dalla sua espressione concentrata, come se fosse alle prese con una missione di estrema importanza.

Mi allungai verso il ripiano, afferrando il sacchetto di farina con un gesto rapido, e glielo porsi con un mezzo sorriso.

Lui si avvicinò un po' troppo, tanto che le sue dita sfiorarono le mie. Sentii una piccola scossa, una di quelle sensazioni che ti percorrono come una corrente elettrica, ma cercai di non darlo a vedere.

Lui, rimanendo concentrato sul composto, versò una manciata di farina continuando a mescolare energicamente.

Poi si voltò verso di me «Manca solo cuocerli e ci siamo» mi disse.

Accese il fuoco e versò un mestolo di pastella nella padella calda, inclinando leggermente il polso per spargerla ulteriormente.

Iniziai a sentire il profumo dolce dei pancakes invadermi le narici ed espandersi in ogni angolo della casa.

Vidi un leggero sorriso soddisfatto allargarsi sul suo viso, mentre nessuno dei due proferiva parola.

Poi, d'improvviso, sollevò la padella e con un gesto rapido fece fare un giro in aria al pancake, prendendolo perfettamente al volo.

«E queste doti nascoste, Yildiz?» dissi con le braccia conserte, cercando il suo sguardo che per ora sembrava troppo concentrato per darmi retta.

«Credevi che fossi bravo solo con il pallone, eh?» rispose finalmente, alzando appena lo sguardo per regalarmi un sorriso divertito «evidentemente ti sbagliavi» aggiunse, scrollando le spalle con noncuranza, facendo scivolare nel piatto il primo pancake perfettamente dorato.

Un misto di ammirazione e sfida mi pervase «Fammi provare» dissi, avanzando di un passo.

Lui mi fece spazio con un mezzo sorriso, spostandosi leggermente di lato «Vai, vediamo cosa combini» mormorò, trattenendo appena una risata.

Presi la padella con decisione, ma mi accorsi subito che il peso era diverso da come me lo aspettavo.

Tentai di ripetere il movimento che avevo visto fare da Kenan, cercando di imitarlo con la stessa sicurezza, ma il pancake si sollevò a malapena, ricadendo storto e piegandosi su se stesso, senza far alcun giro in aria.

Like a dream || Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora