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"L'amore è una ferita che si rimargina nel tempo, ma la consapevolezza del dolore è ciò che ci fa crescere

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"L'amore è una ferita che si rimargina nel tempo, ma la consapevolezza del dolore è ciò che ci fa crescere."
-Maya Angelou

☆☆☆

Ero ancora lì, immobile sul divano, mentre le ore scivolavano via come ombre.

Il silenzio dell'appartamento era assordante, rotto solo dal ticchettio dell'orologio, scandendo ogni secondo di quella verità che faticavo ancora ad accettare.

Rivedevo quella scena, nitida come un quadro davanti a me... la busta nelle mie mani, l'espressione sfuggente di Kenan, l'eco delle sue parole spezzate mentre cercava di spiegarsi.

Sentii una fitta al petto, come se una lama mi attraversasse lentamente.

Piano piano, senza quasi rendermene conto, mi alzai dal divano. Le gambe erano pesanti, ogni passo un piccolo sforzo, ma un impulso mi guidava verso il tavolo.

Il mio telefono era lì, accanto al vaso di rose fresche che Kenan mi aveva portato solo poche ore prima.

Mi fermai, lasciando che lo sguardo si posasse su quei petali perfetti, che erano un'esplosione di colore contro il grigiore che sentivo dentro di me.

Quei fiori che avevano acceso in me un timido spiraglio di speranza ora sembravano fuori posto, quasi beffardi nella loro bellezza.

E accanto al vaso, il biglietto con il suo messaggio scritto a mano. Mi accorsi che la mano tremava, trattenuta tra il desiderio di buttare tutto e l'incapacità di farlo davvero.

Per quanto avessi voluto cedere alla rabbia, non ci riuscivo. Avevo creduto, contro ogni logica, che tra noi ci potesse essere qualcosa di vero.

Ci ero cascata, di nuovo.

Un sospiro lungo, lento, quasi doloroso mi sfuggì dalle labbra. E, mentre fissavo il telefono come se fosse un estraneo, presi una decisione.

Anche solo per mettere fine a quella storia, sentii il bisogno di compiere quel gesto, di scrivergli qualcosa per congedarmi, per chiudere tutto con dignità.

Digitai un messaggio semplice, asciutto.

Sofia- Grazie delle rose

Premetti "invia" e restai lì, immobile, come se aspettassi qualcosa, anche se sapevo di non avere il diritto di aspettarmi nulla.

La risposta arrivò quasi subito. Il suono della notifica mi colpì come un colpo al cuore. Per qualche istante rimasi indecisa, trattenendo il fiato.

Infine aprii il messaggio, pronta a leggere una risposta altrettanto breve.

Ma ciò che vidi mi lasciò senza fiato. Mi aspettavo una risposta a quel ringraziamento, ma lui sembrò intenzionato a dirmi ben altro.

Kenan- Sono andato a fare il test del dna, c'è una possibilità che il figlio non sia mio. Domani avrò il risultato, ti prego, permettimi di fartelo sapere

Like a dream || Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora