Capitolo 7

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Quella sera, Sebastian chiuse l'officina alle venti, un'altra lunga giornata di lavoro era giunta al termine, non vedeva l'ora di tornare a casa. Sua figlia avrebbe preparato la cena per lui, come faceva quasi sempre. << Tesoro, sono a casa >> cinguettò mentre chiudeva il portone. << Papino sei tornato! Com' è andato il lavoro? >> si sentì rispondere da una vocina acuta ma dolce, proveniente dalla cucina. Sebastian si lasciò cadere sulla poltrona nera in salotto, cercò a tentoni il telecomando nelle pieghe dell'imbottitura della poltrona, ma non lo trovò << Tutto bene, Grace, hai per caso visto il telecomando? >> Grace emise un risolino << Probabilmente ti ci sei seduto sopra, ora sto preparando la cena, so che hai fame >>

<< Grazie tesoro, come farei senza di te! >>

<< Sai papà, un mio compagno di classe ha portato il suo motorino da te qualche settimana fa, si chiama George, lo ricordi?>>

<< Come potrei non ricordarlo, il suo booster era da rottamare, è stato un lavoraccio >>

<< Mi ha detto che hai fatto un lavoro sopraffino nel sistemarlo, e un grande sconto! >>

<<  Non ne posso più di urlare! Ne parliamo dopo a tavola!>>

<< Papà, solo un'ultima cosa! Mamma sarebbe fiera di te se potesse vedere come lavori!>> Sebastian distolse lo sguardo dalla televisione e fissò la poltrona vuota al suo fianco, con un sorriso a labbra serrate carico di nostalgia, si grattò la fronte e sussurrò << Già, lo spero tanto >>

Un'ora dopo stavano facendo cena. Un vassoio di cosce di pollo circondate da patate arrosto faceva da centrotavola, Grace si alzò ed iniziò a riempire il piatto del padre << Lascia fare a me, tu pensa solo a rilassarti >> Sebastian sorrise, beato il giorno nel quale aveva deciso di adottarla, aveva solo sei anni quando la prese in adozione, ed ora, dodici anni dopo, era diventata una ragazza d'oro << Grace, conosci per caso un certo Timoty? Dovrebbe avere la tua età >> Grace scosse la testa << No papà, perché? >> Sebastian smise di rosicchiare la coscia di pollo e la posò nel piatto, si pulì mani e labbra con un tovagliolo << Timoty è un ragazzo che viene spesso in officina, è un ottimo cliente, lo considero al pari di un amico, ti ho raccontato tante volte di come ero da giovane con le moto, lui fa più o meno le stesse stupidaggini, ma ieri notte è stato picchiato ed ora ha un braccio rotto, quindi Grace, stai attenta a chi frequenti, va bene? >> Grace non sembrò preoccuparsene, bevve un sorso d'acqua << Povero ragazzo, e sai anche il perché è stato picchiato? >>

<< Penso da qualche banda rivale, ma sai una cosa? Ti ricordi quando ti raccontavo di un certo Adam, il mio vecchio amico? >> Grace alzò d'istinto le sopracciglia << Parli del Fondatore? Tra i giovani è una specie di leggenda >> Sebastian alzò gli occhi al cielo << Sì. Lui è tornato a Grove town per un po'. Ha promesso a Timoty il suo bomber dei Poisoned Flowers una volta che si sarà ripreso del tutto >> Grace rimase in silenzio per qualche secondo << Sai, anche se non mi interessano le bande, vorrei tanto conoscerlo, magari mi darà anche qualche consiglio di guida su come guidare la mia YZF 125, non sono molto brava ancora , non capisco bene come mettere la folle >> Sebastian fece cenno di sì con la testa << Va bene, domani è domenica, quindi non lavoro, gli chiederò di prenderci un caffè insieme, sono certo che dirà di sì >>

<< Grazie papino! Adam è simpatico come te?>>

<< Come tuo padre è impossibile, lo sai, ma è una brava persona, anche se a volte è imprevedibile >>

<< Va bene. Posso uscire con le mie amiche? >>

<< Certo, non fare troppo tardi >>

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