infortunio

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Siamo tornati a casa da un mesetto. Edoardo ancora non ci parla. Andrea ha momenti si e momenti no. Abbiamo provato a parlarci ma non ci dice niente. Se vorrà sa che noi siamo qui. Stasera c'è la penultima partita di campionato. Mancano 6 punti per la vittoria dello scudetto anche quest'anno. Quindi dobbiamo vincere assolutamente. Giocheremo contro la fiorentina, in casa viola quindi qui vicino. Visto la vicinanza della partita e l'importanza ilaria decide di venire a vederla allo stadio. È più di un anno che non viene e io ne sono contento. Decide di portare con me chloe, becky, vinia, riccardo, amelia, nicholas e tilde. Marco,lorenzo e i grandi non vogliono venire. Chiede a una delle tate di andare con lei perfortuna. Non è cosî fuori di testa di venire Da sola con tanti piccolini. Alle 17 quindi saliamo tutti in macchina. Alle 19 lo stadio è già gremito di persone. Anche non giocando in casa i tifosi neroazzurri non mancano certo all'appello.
Il tifo è incredibile.
Inizia la partita. Al fischio iniziale l'urlo dello stadio è immenso. Ho i brividi dall'emozione. Non mi abituerò mai.
Alla fine del primo tempo siamo sotto di un goal. Merda.
Entriamo negli spogliati incazzati neri. L'arbitro poi non fischia niente e prima manca poco succede una rissa. Giuro che non la stavo iniziando io. Guardo i miei compagni.

N:"Ragazzi dobbiamo portare a casa questo cazzo di scudetto. Vogliono la guerra? La guerra avranno. Io scenderó in campo col coltello tra i denti se necessario. Voi ci state?"

Annuiscono tutti, poi fede conferma.

F:" e guerra sia"
Riparte la sfida. Vedo fede vicino alla porta e gli passo la palla. Segna. Esulto come se avessi segnato anch'io. Abbiamo pareggiato. Ora testa alla vittoria.
Mancano 15 minuti alla fine della gara.
Dobbiamo segnare assolutamente.
Prendo palla, corro verso la porta avversaria. Tiro e gonfio la rete. 2 secondi dopo sono a terra. Urlo dal dolore. Il mio ginocchio pulsa e mi.apre anche storto. Non ho visto il difensore arrivare. Me lo sono solo sentito cadere addosso. Non percepisco molto, solo dolore e non riesco a muovermi. Dal dolore mi scendono anche delle lacrime. Cazzo.
Vedo la squadra che si raduna intorno a me.

F:"amico credo tu dovresti uscire, subito"

Lo vedo chiedere il cambio al posto mio. Fede e la rassicurazione due mondi opposti. L'arbitro espelle il giocatore viola visto che era già ammonito. Vedo entrare i medici  in campo.
Fermano il sangue che non sapevo di star perdendo. Poi mi mettono del ghiaccio.
Vedo i giocatori viola protestare contro i nostri. Poi parte una mini rissa.
Io non riesco a muovermi ma sono contento che i miei compagni mi stiano difendendo.
L'arbitro riesce a riportare la calma.

M:" Nicoló ce la fa ad alzarsi e uscire dal campo?"
Ci provo ma a ogni sforzo lacrime di dolore scendono dai miei occhi.

M:"stia fermo. Non peggiori le cose"

Merda. Merda. Merda.
Vedo entrare una barella.
Con l'aiuto di federico e di 2 medici riesco a stendermici sopra. Fa malissimo.
Mi portano fuori dal campo e sento un applauso fortissimo da parte dei tifosi. So che è il loro modo di dirmi di star tranquillo. Mi caricano in ambulanza, quanto sento da fuori ilaria.

I:"non so se vi è chiaro o no. Io sono sua moglie. Che a voi vada bene o no, io andró con lui"

T:"signora non puó. La partita non è finita e non posso farla passare per raggiungerlo"

I:"non riuscirete a impedirmelo."

Oh cazzo. So che riuscirà a raggiungermi. La voglio davvero al mio fianco ma so anche che probabilmente ci saranno delle conseguenze.

I:"io adesso entreró a vedere come sta mio marito. Non accetto no come risposta"

Continua cosi per un bel po', finchè per esasperazione o pietà il medico la fa salire.

I:"oh amore mio, sono qui" dice prendendomi la mano. Nonostante il dolore il suo tocco per me è lenitivo. Guarda il.mio ginocchio e la vedo sbiancare.

N:"amore.. che cazzo di casino hai fatto per essere qui?"

Le chiedo. Anche se lo so benissimo.

I:"non è importante. non ti avrei mai lasciato solo.. che è successo?"

Chiede urlando al medico.

M:"sospettiamo la rottura del crociato del ginocchio destro. Ma dobbiamo fare degli esami piú approfonditi in ospedale"

Ah. Ancora neanche a me lo avevano detto. Porca puttana.

I:"andrà tutto bene amore mio. Lo supererai e io saró qui con te"

Dice abbracciandomi. Mi fa sentire protetto. Cazzo se la amo.

M:"signora dovrebbe scendere"

I:"non so se ha capito. Io vengo con voi"
Dice mentre lo fulmina con lo sguardo.

N:"amore"

la ammonisco. Ma so già che non riusciró a impedirle di venire. E infatti mi guarda fissa negli occhi, incazzata e preoccupata.

I:"se scendo da qui, mi infileró nello spogliatoio viola e probabilmente spezzeró un ginocchio a quell'idiota che ti ha fatto questo. Cosa preferite?"

Guarda anche i medici. So che lo farebbe.  Domani ci sarà un casino da gestire. La guardo e vedo quanto è preoccupata e determinata. Poi mi rivolgo al medico alzando gli occhi al cielo.

N:"mi creda lo farà. È meglio se viene con noi.. i bambini?"

Chiedo. Ma so già che ha sistemato tutto.

I:"con la tata, sineem e cam. Puó portarli fede a casa."

L'arbitro fischia e la partita finisce. Abbiamo vinto ma a che prezzo? Ho un ginocchio sfracellato praticamente.

M:"dobbiamo andare"

La vedo inviare un sms con una mano sola. L'altra sempre stretta alla mia.
Raggiungiamo l'ospedale di careggi in brevissimo tempo.
Mentre mi fanno gli esami la mia paura aumenta. So che é rotto. Me lo sento. Potrei anche aver appena giocato la.mia ultima partita. E poi c'è mia.moglie e i miei figli come faranno se io non mi riprendo? Finalmente dopo 2 ore mi danno l'esito. Avevo ragione. Cazzo, cazzo, cazzo. Mi riportano da ilaria. Mi guarda senza chiedermi niente ma so che vuole sapere.

N:"rottura del crociato.. dovranno operarmi amore.. ci vorranno mesi prima che io possa tornare in campo"

Dico con rabbia, rammarico e con le lacrime agli occhi. Ho paura oltre che dolore.

I:"tornerai come nuovo te lo prometto. A patto di tirar giú l'ospedale"
Se lo dice lei mi fido. E lo spero per l'integrità dell'ospedale e del malcapitato che mi opererà.

N:"fa malissimo"
Cambio discorso.

I:"dovresti riposarti ora"

Mi dice asciugandomi una lacrima che non sapevo di aver versato.
Mi attaccano una flebo di antidolorifico. Amen.

M:"lo operiamo domani mattina. Dovrà restare qui stanotte"

Ci comunica il.medico.

I:"bene. Resto anch'io"
Ribatte. Oh la.mia coraggiosa moglie.

M:"dovrebbe andare a casa signora. la chiamiamo domattina"
Tenta.

I:"non so se ha capito. Io non vado da nessuna parte."

N:"amore staró bene. Vai a riposare un po'. Ti aspetto qui i bimbi hanno biaogno di te. Saranno agitati"

Provo a intervenire distraendola con i bambini.

I:"li chiamo e torno qui"
Si allontana. Guardo il medico

N:"dottore mi creda non si convincerà ad andare a casa"

Dopo un eternità di tempo acconsentono alla sua permanenza.
Averla vicino mi da sicurezza. Allevia le.mie paure. Perchè so che qualsiasi cosa accada lei combatterà con me. So che lei sarà sempre casa. Con questi pensieri e stordito dai farmaci, dalla stanchezza e dal dolore mi addormento. Con lei che ha sempre le dita intrecciate alle mie. È lei la mia forza e la mia ancora di salvezza, adesso lo so.

TU NON SAI QUANTO TI AMO ~ NICO POV~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora