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IN REVISIONE

"Dove stiamo andando?" chiesi a Matt, intrecciando il più possibile le dita con le sue, mentre mi guardavo in giro.

Una paura tremenda mi invase quando vedemmo 2 uomini dall'altra parte della strada, ma quando questi ci passarono vicino dandoci solo un occhiata curiosa mi rilassai.

"Da una mia amica" mi rispose lui, non lasciando la presa e continuando a camminare con passo svelto.

Annui ed entrammo dentro ad un cortile trasandato, come il resto del quartiere.

Matt bussò con la mano libera e rimase in attesa.

Una ragazza aprì interrogativa, ma non appena mise a fuoco che a suonare fosse stato Matt, si aprì in un grande sorriso e gli si buttò fra le braccia. Lui, preso contropiede, lasciò la presa alla mia mano e fece alcuni passi indietro, con la ragazza praticamente a cavalcioni su di lui.

"Oh mio dio Mattew, che cosa ti è successo!" urlò con voce stridula riferendosi al suo stato.

Un senso di vuoto mi investì non sentendo più la mano calda e morbida di Matt che mi dava protezione.

Dopo quelle che sembravano ore, la ragazza si staccò da Matt. Anzi mi correggo, Matt staccò la ragazza. La prese dai polsi e mi fissò nervoso.

Mi trattenni dallo scoppiare a ridere a vedere la sua faccia completamente rossa e piena di segni di rossetto, oltre ad avere macchie di sangue ovunque.

Feci finta di schiarirmi la gola. La ragazza sì girò di scatto per poi squadrarmi dalla testa ai piedi, domandandosi che cosa ci facevo io con Matt.

"Io sono Carly" gli dissi allungando il braccio verso di lei.

"Sei la sua ragazza ?" mi chiese, lasciando perdere il mio tentativo di risultare educata e gentile.

Abbassai il braccio  e  feci per rispondere "Io e Matt.."

"Sì, stiamo insieme." intervenne lui, passando un braccio sulle le mie spalle e spingendomi contro il suo petto.

Lei mi lanciò subito uno sguardo infuriato. "Che cosa ci fate qui, allora?"

"E' successo un casino, e avremmo bisogno di un telefono." parlò lui cercando di fargli distogliere il suo sguardo da me.

Dopo alcuni secondi di esitazione ci fece entrare.  Aprì la porta d'ingresso ed entrò, lasciandoci fuori. Guardai subito Matt "Sei forse impazzito?", lo rimproverai a bassa voce cercando di staccarmi da lui.

Lui mi tenne stretta a sé. "Ti prometto che è solo per pochi minuti" mi pregò lui.

Sbuffai non avendo altra scelta. "Non ho ancora capito come si chiama, comunque" bofonchiai guardandomi le scarpe.

Lui sorrise grato. "Ashley" mi rispose.  Alzai lo sguardo e rimasi incantata, cercai di sorridere facendo molto probabilmente una smorfia. "Meglio entrare." suggerì io, rendendomi conto dell'assurdità.

La casa esteticamente era quasi del tutto spoglia. Solo un grosso divano, un tavolino e una vecchia televisione arredavano la piccola saletta. Con le pareti nere dalla muffa e mozziconi di sigarette sparsi per terra.

Chiusi la porta dietro di me, spaventandomi quando questa cigolò in modo irritante.

Ashley sbucò dal corridoio, e quando vide ancora il braccio di Matt stringermi, alzò gli occhi al cielo e si sedette sul divano con alcuni disinfettanti e cerotti.

"Hai bisogno di medicarti." si rivolse a Matt.

Lui sospirò, preparandosi alla tortura e andando a sedersi sul divano vicino a lei.

Io rimasi in piedi, non sapendo cosa fare.

"Di là in cucina c'è un telefono" parlò Ashley, intenta a picchiettare con un po di cotone sul viso di Matt.

In quel momento sbiancai, pensando ai miei genitori.

Per tutto questo tempo mi sono completamente scordata di loro. A quest' ora avranno avvisato tutti i telegiornali.

Mi recai quasi correndo verso la cucina. Mi guardai intorno e trovai il telefono di casa. Lo presi e digitai il numero di telefono di mia madre. Lo portai all'orecchio e aspettai impaziente.

Pronto ?

Mamma sono Carly

Oh ciao tesoro, come va da Andra? Sara quando mi ha chiamata mi sembrava un po agitata e nervosa, sicura che vada tutto bene ?   Restai  senza parole per alcuni secondi e poi rimasi al gioco

S-si mamma, è tutto ok. Volevo solo sapere se stavate tutti bene.   mentii.

Lei sorrise. Certo che stiamo bene, tesoro. Ora devo andare che c'è tuo fratello che mi sta distruggendo la macchina del caffè.  Scoppiai a ridere, pensando a Ben disperarsi mentre non riusciva a fermare il caffè che ormai fuoriusciva dalla tazzina.

Ci vediamo domani tesoro, salutami anche le tue amiche.

Ok mamma, a domani.

Chiusi la chiamata e sorrisi  riponendo il telefono.

Farò santa quella ragazza.

Mi recai in salotto, e feci appena in tempo a vedere Ashley fiondarsi sulle labbra di Matt.

Mi immobilizzai a guardare la scena, mentre il sorriso che avevo in volto scomparve.

Un'ondata di rabbia mi prevalse, quella sgualdrina ha baciato Matt nonostante sapeva fosse fidanzato con me. Cercai di placarmi, in fondo non dovrei neanche essere arrabbiata visto che non siamo realmente fidanzati, però non so perché, ma la rabbia proprio non volle sparire.

Avanzo facendo di proposito più rumore possibile.

Sentendo i miei passi lei si staccò da lui e si rimise al suo posto, facendo finta di niente.

Arrivai al divano e vidi la smorfia disgustata di Matt.

Guardai Ashley e sfidandola con gli occhi mi sedetti su di lui, sorprendendo entrambi. Lei socchiuse gli occhi infastidita, mentre io mi appoggiai al suo petto.

Lui prese ad accarezzarmi i capelli stando al gioco. "Beh, potete anche andarvene ora." Parlò lei alzandosi dal divano e incamminandosi con passo svelto verso il corridoio.

Io mi alzai con un sorriso vittorioso  dal petto di Matt. "Vieni, devo chiamare Stephen." parlò lui dirigendosi in cucina.

•A disastrous love• (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora