"Perchè no?" Mi lamentai iniziando a battere i piedi per terra mentre cercai di stargli dietro.
So che posso sembrare una bambina viziata, ma ho provato tutti i modi possibili per convincere Stephen ad aiutarmi, e fare la frignona è la mia ultima possibilità.
Stephen scosse la testa, questa volta divertito.
"Non contarci nana, dovrai cavartela da sola.
Se lo venisse a scoprire Matt sarei in guai grossi""Codardo senza palle" biascicai mettendo il broncio ed aumentando il passo, lasciando Steph da solo.
Sono ormai le 16:00, e fino a stasera abbiamo tempo libero.
È stata una giornata abbastanza pesante, e anche se amo Roma, stare per interminabili ore ad ascoltare un vecchio con una terribile pronuncia inglese, la maggior parte inventata, con vicino Stephen che scoppiava a ridere ogni volta che diceva una parola incomprensibile, non è stata proprio la giornata che io avrei sperato.Inoltre mi sono scervellata per strutturare un piano impeccabile per riuscire a recuperare il cellulare di Matt senza che lui se ne accorgesse , ma tutti i miei piani sono andati in frantumi dal momento che Stephensenzapalle non vuole aiutarmi.
Decisi di andare a fare un giro per le affollate vie di Roma.
Mi guardai intorno e mi avvicinai ad una vetrina , dove erano esposte alcune borse direi meravigliose, ne guardai attentamente una incantata e quasi disposta a chiamare mio padre per farmi versare un po di soldi sulla mia carta di credito, arrivata a secco per tutte le spese fatte negli ultimi giorni.Un privilegio di essere la figlia adottiva dei Perez è proprio questa, in genere a Ben non gli danno tutta questa libertà, non come a me almeno.
Poiché hanno paura di deludermi e non essere i genitori perfetti che vogliono essere non mi farebbero mancare mai nulla.
Ovviamente al posto mio molte altre ragazze avrebbero approfittato della situazione, ma a me non piace approfittare della loro disponibilità, tant'è che per un certo periodo ho deciso di lavorare un po ovunque pur di non chiedere neanche un centesimo a loro.Un ticchettio sulla spalla mi fece ritornare sulla terra.
Mi girai, notando un ragazzo proprio di fronte a me che mi guardava curioso.
Sicuramente mi avrà chiesto qualcosa e starà aspettando una risposta, ma sbadata come sono non ho sentito nulla.
Il ragazzo iniziò a parlare velocemente e gesticolando in modo assurdo, tant'è che iniziai a ridere, non capendo assolutamente nulla.
Lui notandolo si fermò e mi guardò confuso.
"Non sono Italiana" cerco in tutti i modi possibili di farmi capire.
Idiota stai parlando inglese, è ovvio che lo capisce.Il ragazzo iniziò a diventare bordeaux, facendo ridere alcuni ragazzi posti lontano da noi che ci stavano guardando, sicuramente suoi amici.
"Ehm.. I miei amici.... una scommessa.. Mm..you kiss me.."
Mi trattenni dallo scoppiare a ridere quando cercò di parlare in inglese.
Capì la situazione, così iniziai ad indicare le parti del mio viso.
Indicai le mie labbra, alzando un sopracciglio.Lui scosse la testa, facendo partire un sospiro di sollievo da parte mia.
Ma esistono persone che fanno ancora questo tipo di scommesse?
Lui si indicò la guancia e poi si grattò la nuca, totalmente in imbarazzo.
Lo guardai stranita, ma dopotutto è solo una stupidissima scommessa, e poi i suoi amichetti, dalle loro facce, sembrano stiano aspettando in agguato che il loro amico ritorni sconfitto.
Così mi avvicinai sempre più alla sua guancia pronta a dargli un semplice e veloce bacio a stampo."Perché baciare questo sfigato quando hai me a disposizione?"
Mi fermai a pochi centimetri dalla guancia del ragazzo, e mi irrigidii.
Tra tutte le persone che mi potevano vedere, proprio lui?
Matt mi affiancò e, con mi grande sorpresa, iniziò a parlare con una perfetta pronuncia in italiano con il ragazzo.
Quest'ultimo iniziò ad annuire e ritornò dai suoi amici che iniziarono a ridere per aver perso."Mi stalkeri per caso?"
"Per chi mi hai preso? Ho deciso di fare un giro, e poi con quell'enorme felpa ti si può riconoscere da casa mia"
Mi indicò.
Mi guardai e alzai un sopracciglio"Cos'hai contro la mia felpa?"
Lui sbuffò e scosse la testa
"Niente"
"Forza, andiamo, sto morendo di fame"
Parlò, prendendomi per la manica della mia felpa e trascinandomi.
"Sai, so camminare da sola"
Mi ribellai, facendogli cessare la presa.Passammo vicino al gruppo di amici, e senza pensarci mi avvicinai velocemente al ragazzo e gli lasciai un veloce bacio sulla guancia. Guardando poi con fare superiore tutti i suoi amici, che ora si erano fermati dal prenderlo in giro e mi stavano guardando sorpresi.
Alzai immediatamente entrambi i miei diti medi, e glieli feci notare mostrandoglieli proprio davanti ai loro visi, mentre un sorriso di vittoria impossesso il volto del ragazzo.
Dopodiché me ne andai, e raggiunsi Matt, che si era fermato a fissarmi con uno strano sorriso in faccia.
Scosse la testa e continuammo la nostra passeggiata.Decidemmo, in realtà Matt decise con la sua grandiosa gentilezza, di entrare in gelateria.
"Ti rendi conto di esser passato dagli spaghetti, al gelato, vero?"
Gli ricordai, spingendo la porta del negozio e facendo tintinnare il piccolo campanello posto sul soffitto."Infatti li andremo a mangiare dopo il gelato" mi chiarì lui, iniziando a guardare i vari gusti, come se avesse detto una cosa normale.
"Spero tu stia scherzando, io non mangerò mai gli spaghetti alle 5 del pomeriggio, e neanche u dovresti farlo, soprattutto dopo il gelato"
Lui mi guardò con sguardo divertito e poi si concentrò sulla ragazza dietro al bancone, che lo aveva appena chiamato per chiedergli cosa volesse.
Matt iniziò di nuovo a parlare in Italiano, come se niente fosse.
Vidi la ragazza arrossire e sorridere maliziosa per un paio di volte.
Sta ordinando un gelato o glielo sta offrendo?"Tu che gusti vuoi?" Mi chiese, non distogliendo però lo sguardo da quello della ragazza. Che ora gli stava sorridendo in modo sfacciato.
"Posso ordinare io, il mio gelato" risposi brusca, spingendolo e parandomi al suo posto. Cosicché lo sguardo della ragazza si fermò su di me.
Merda, e ora come faccio? Non so dire una parola in italiano!.
Decisi di optare per i gesti, così iniziai ad indicare 3 gusti a caso.
A me il gelato nemmeno piace, non so neanche perchè lo sto prendendo.Sentii chiaramente le risate di Matt alle mie spalle, ma non ci feci caso.
Intanto il mio gelato l'ho ordinato.Sorrisi fiera, una volta avuto tra le mano, pagammo e poi presi Matt con forza e lo spintonai fuori dal negozio.
"Che maniere" sussurrò lui, iniziando a gustarsi il suo.
"Ti ha dato il suo numero di telefono, e da come la stavi guardando sembrava che volessi girare un video porno seduta stante"
"Oh sì, ho sempre voluto farlo con 2 ragazz"
"Sei disgustoso!" Lo fermai, cercando si tapparmi le orecchie con l'unica mano libera.
Non so se si è notato, ma siamo passati dal sgattaiolare in uno sgabuzzino dell'hotel per stare assieme, a litigare ogni 5 minuti, e tutto dopo che Matt ha letto quello stupidissimo messaggio.
Pensando a questo mi viene ancora più voglia di scoprire cosa lo tormenta tanto.
E che lo voglia o no, io riuscirò a scoprirlo.
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•A disastrous love• (IN REVISIONE)
RomanceCOMPLETA. "Te lo si legge in faccia" "Che cosa?" "Che la ami"