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Lessi il messaggio di Sara che mi ordinava di scendere e mi misi i miei amati tacchi neri.

"Sembro proprio una poco di buono"
Forse dovrei cambiarmi, ma non appena Matt iniziò a suonare il suo amabile clacson svegliando mezzo vicinato, corsi decisa verso le scale.
Ok, Carly, non stai facendo una stupidaggine.
Sto facendo la cosa giusta, vero?
Mentre mi scervello il cervello ormai sono davanti alla porta d'ingresso, e con tutto il coraggio in corpo, aprì la porta ed uscì fuori.
Subito il freddo mi entrò nelle ossa.
Ci credo, è come se stessi uscendo in mutande e reggiseno.
Non appena posai piede fuori Matt finí di suonare quel dannato aggeggio.
"Oh Cristo santo" sibila Sara, guardandomi fuori dal finestrino.
Un Matt contrariato scese di corsa dall'auto e mi venne in contro.
"Che cazzo è quel coso?"
Lo guardai sorpresa per qualche secondo.
"A te che importa?" Brava Carly, ferma e concisa.
"Come che importa? Ti sei dimentica ti vestirti? Oh nono ora entri in casa e ti cambi, ora." Mi si avvicinò con la mascella contratta, ma a me venne solo da ridere.
"No che non mi vado a cambiare, hai qualche problema per caso?"

"Sì il mio problema sei tu, ti devo ricordare in che posto stiamo andando per caso?"

"Sì, ricordamelo ti prego, però mentre sei in auto e stai guidando." aprì la portiera senza darle il tempo di replicare e mi infilai in auto.
Quando entrai nella macchina Matt scosse la testa e si avviò verso la parte del guidatore, imprecando e serrando la mascella.
Entrò e con forza chiuse la portiera.
Nascosi un sorriso, mentre Sara iniziò a fissarmi, la guardai mentre Matt partì a tutta velocità senza dire una parola.
Mimai con le labbra "Che c'è?",
lei alzò un sopracciglio, con fare sospettoso. Poi prese il suo telefono ed iniziò a digitare sullo schermo.
Mi preparai mentalmente alle serie di parole di Sara, tirando fuori il telefono dalla mia borsa.
Sorrisi quando mi arrivò un messaggio, quanto la conosco bene?

Da Sara:
Non so cosa tu stia combinando, ma conosco mio fratello e certe cose non le può sopportare.
Va a finire che rovina la serata a te e a tutti noi!!!

Scossi la testa ed iniziai a digitare a mia volta, trovai questa situazione davvero assurda.

Per Sara
Non sto facendo assolutamente nulla, è lui che ingrandisce il tutto.
Fidati di me passeremo una bella serata 😗.

Inviai e la guardai, sentendomi osservata.
Alzai immediatamente lo sguardo sullo specchietto e beccai Matt fissarmi.
Appena incontrai il suo sguardo lui si riconcentrò sulla strada.

Delusa del suo comportamento non badai nemmeno ad un altro messaggio di Sara.
Ho fatto davvero una cosa così grave ?
Insomma, stiamo andando a ballare non in chiesa, non ho commesso nessun crimine.
Guardai fuori dal finestrino per tutto il viaggio, quando arrivammo lo seppi prima del previsto.
La musica si potrebbe ascoltare anche dal parcheggio, a parecchi metri dal locale.
Quando scendemmo vidi già gente seduta e sdraiata sul marciapiede, con i propri amici accanto a loro a sostenerli per la sbronza.
Vidi persone che vomitavano e altre che fumavano e bevevano alle 23:00 di sera.
La serata non è ancora iniziata e già sono K.O.
Passammo vicino ad un gruppo di ragazzi palesemente ubriachi.
Subito partirono fischi e apprezzamenti non proprio consoni.
Corsi, in automatico, vicino a Matt che ora li stava guardando con sguardo omicidio.
Mi sentì abbastanza nuda, forse avevano ragione, sono solo una stupida.
Riuscimmo ad entrare solo dopo aver aspettato Nathan e Steph.
Non dissero niente sul mio abbigliamento ma mi guardarono parecchio sorpresi.
"Vieni, andiamo a prendere da bere" mi disse subito Sara, prendendomi per mano.
"Vengo con voi, non sia mai che qualcuno ti stupri, Carly." Mi ammonì Stephen.
Annuii soltanto, ormai consapevole di aver fatto una grandissima cazzata.
Appena toccai il bicchiere con le labbra partirono domande a raffica da parte dei due.
Non riuscì a capirne neanche una per la troppa confusione, Steph capendolo mi si avvicinò di parecchio e mi urlò, letteralmente, nell'orecchio.
"Che cazzo combini!" lo spintonai con la mano libera e mi massaggiai l'orecchio. Grazie per avermi fatto diventare sorda, Steph.
Lo guardai, e facendo finta di non aver capito dissi "Sto bevendo" Sbuffarono così pesantemente che riuscì a sentire il loro alito contemporaneo diretto sul mio viso. Ovviamente ho capito a cosa si riferisse Steph,  ma mi vergogno anche solo ad aver pensato a cosa riuscissi a fare.
Mi fecero altre domande, ma non avendo voglia di star lì ad ascoltarli feci un gesto veloce con la mano in segno di saluto e mi buttai in pista.
Iniziai a ballare e a bere contemporaneamente, forse se mi  ubriacassi riuscirei a mandar va quel senso di disagio e di stupidità che mi alloggia nella mente.
Dopo vari drink e vari balli due braccia possenti mi circondarono la vita. Decisi, sapendo di chi fossero, di  strusciarmi un po addosso a lui.
Ma Matt non aveva intenzioni di ballare, infatti strinse di più la presa sulla mia vita e mi prese in braccio.
Iniziai ad urlare, brilla e sorpresa, e mi aggrappai al suo collo.
Entrammo nel bagno dei ragazzi e mi face scendere.
Immediatamente mi rimise apposto il vestito che mi si era alzato.
"Non mi puoi rapire quando vuoi tu!" urlai impacciata, per l'alcool che mi scorreva nelle vene.
Puntai il mio dito sul suo petto, e cercai di risultare il più possibile dura e minacciosa, ma dalla sua espressione capì che non ci ero riuscita.
"Ti rendi conto di cosa stavi facendo? " mi domandò.
Non prestai attenzione ed iniziai a ballare, non dandogli ascolto. Ma lui mi prese e mi sbatté al muro. 

•A disastrous love• (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora