IN REVISIONE
"Che vuoi da me?" Lo fissai incrociando le braccia.
"Devo avere un motivo per stare con una mia amica ?" Mi rispose imitando la mia posa
"Cosa?" Risi istericamente "dove sono gli altri ?" gli chiesi
"Di solito andiamo nel weekend a divertirci, sono rare le volte in qui andiamo durante la settimana, e quando succede rimangono a casa il giorno dopo troppo sbronzi per alzarsi dal letto" mi rispose fissandomi negli occhi. Di rimando socchiusi gli occhi e lo fissai.
"Che c'è ?" Mi chiese alzando un sopracciglio
"Che vuoi da me?" Gli ripetei, alzò gli occhi al cielo e si mise davanti a a me, intrappolandomi fra gli armadietti e il suo corpo. Che cosa vuole fare ? Mi guardai intorno e notai che il corridoio era deserto. La campanella deve essere giá suonata. Per colpa sua arriverò in ritardo alle lezioni.
"Ho detto che non voglio niente, voglio solo stare in tua compagnia" parlò avvicinandosi sempre di più fino a sfiorarmi il naso con il suo. Rimasi allibita. Il cuore iniziò a martellarmi nel petto per la troppa vicinanza, e le mie labbra si seccarono, così ci passai sopra la mia lingua per idratarle.Matt non smise di fissarle per tutta l'azione poi mi guardò con occhi più cupi.
"S-si ma tu mi odi" sussurrai guardando dietro le sue spalle.
"Ci ho ripensato, infondo non hai fatto niente per farti odiare" parlò lui
appoggiandosi sulla mia spalla e annusandomi il collo, appena sotto l'orecchio subito dopo.
"C-che cosa s-stai facendo "parlai in difficoltà.Fece per rispondermi ma una voce lo anticipò "Ei voi 2!" Immediatamente Matt si allontanò da me e guardò la donna in lontananza sbuffando. "Andate immediatamente in classe se non volete venire nel mio ufficio!" Urlò con una voce stridula che mi fece socchiudere gli occhi per non farmi aumentare il mal di testa. Io e Matt ci guardammo poi per non far innervosire la preside mi girai e finalmente riuscì ad entrare in classe.
....
"Pronto" parlai portandomi il telefono all'orecchio.
"Ei piccolaa" urlò Sara dall'altra parte del telefono facendomi fare una smorfia di dolore.
"Sara" gli risposi buttandomi sul letto di camera mia.
" Ei non sei contenta di sentirmi?" Mi chiese tristemente
"Certo che sono contenta, ma non urlare per favore" mi lamentai chiudendo gli occhi
"Che hai ?"mi chiese preoccupata "no niente sto bene, non preoccuparti" cercai di non far trasparire il dolore attraverso la voce.
"Nono tu non stai bene, sto arrivando"mi rispose, mettendosi molto probabilmente le scarpe
"Cosa vuoi fare ?" chiesi mettendomi sotto le coperte cercando il buio, mi ha sempre aiutato in momenti come questi. Non so perché ma il buio mi fa passare ogni tipo di dolore.
"Io sono guarita, sto arrivando non muoverti. Farò la tua infermiera personale" strillo facendomi sbuffare
"Ok ti aspetto" chiusi la chiamata senza sentire la sua risposta. In questo momento mi interessa solo rilassarmi e aspettare che il buio mi inizi a fare effetto.
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•A disastrous love• (IN REVISIONE)
RomanceCOMPLETA. "Te lo si legge in faccia" "Che cosa?" "Che la ami"