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Pov. Matt.
Questa sera andremo a ballare in un locale nuovo, fuori città. Ovviamente mia sorella Sara ha invitato anche Carly. Non è che non voglio vederla, è che so per certo che cercherà in tutti i modi di farmi dire dei suoi genitori.
E' tutto il pomeriggio che penso se dovrei dirglielo o no, ma se glielo dovessi dire perderei metà dei soldi che i genitori di Carly mi dovrebbero dare.
E poi come dovrei metterla giù ?
-Ehy Carly, i tuoi genitori mi hanno ingaggiato per tenerti d'occhio perchè non si fidano di te, mi hanno promesso una quantità di soldi che molto probabilmente non riuscirei a guadagnare neanche se lavorassi per tutta la vita, ma non preoccuparti ora provo qualcosa per te anche se all'inizio ti cercavo solo per denaro.-
Si dai, potrebbe funzionare. Sicuramente non si incazzerebbe e non scapperebbe a gambe levate.
"Stai bene?" mia sorella, posta nei sedili posteriori, si appoggiò alla mia spalla con aria investigatoria.
In risposta alzai le spalle, non avendo voglia di parlare. Voglio solo arrivare al locale e bere quintali di alcool per liberarmi un po la mente.
Arrivati a casa di Carly, e non vedendola fuori, sbuffai pesantemente.
Sicuramente non sarà ancora pronta.
Iniziai così a suonare a più non posso il clacson. Continuai non badandomi di alcune luci delle abitazioni vicine accendersi e ai rimproveri di mia sorella.
Sarei andato avanti all'infinito, ma mi fermai quando vidi uscire Carly.
"Oh Cristo santo" all'esclamazione di mia sorella partí come un fulmine.
Uscì dal auto sbattendo la portiera e mi incamminai verso Carly, che ora mi stava fissando con un sopracciglio alzato.

"Che cazzo è quel coso?" Indicai lo straccio che indossa.
Devo ammetterlo, è fottutamente sexy, ma la penseranno come me anche tutti gli altri ragazzi del locale, e non mi sembra il caso.
Un'espressione sorpresa si fece largo sul suo viso angelico, ma solo per pochi secondi.
"A te che importa?" con espressione dura mi sfidò con lo sguardo.
Oh, so cosa stai cercando di fare.
"Come che importa? Ti sei dimenticata di vestirti ? Oh nono ora entri in casa e ti cambi, ora." Diventai minaccioso, avvicinandomi e trattenendomi dal portarla in camera da letto.
Al contrario da quanto immaginavo scoppiò a ridere.
"No che non mi vado a cambiare, hai qualche problema per caso?"
Rimasi scioccato dalla sua domanda, è davvero cosciente o sta facendo finta ?

"Sì il mio problema sei tu, ti devo ricordare dove stiamo andando per caso?" le domandai, retoricamente.
Ma la sua nuova sfacciataggine non si spense.

"Sì, ricordamelo ti prego, però mentre sei in auto e stai guidando."
Mi superò velocemente ed entrò in auto.

Tremai dalla voglia di rompere qualcosa, ma mi limitai soltanto a scuotere la testa e ad imprecare numerose volte prima di entrare in auto.
Partì sgommando, con il nervoso nel sangue e ad alta velocità.
Parecchie volte cedetti alla tentazione di fissarla, ma solo una volta se ne rese conto. Cosa posso farci, mi ha come stregato.

Arrivati al locale tutti i ragazzi del parcheggio si girarono verso di noi, ma ovviamente lei non se ne rese conto. Solo quando passammo vicino a degli idioti mi si avvicinò, forse rendendosi conto di aver esagerato.

Una volta entrate nel locale, lei Steph e Sara sparirono all'istante. Decisi di non curarmene molto, c'è sempre Steph con loro, e anche se non ci siamo parlati più di tanto da quando siamo tornati a Roma, so per certo di fidarmi di lui.

Decisi di raggiungere una bionda che mi aveva adocchiato da quando ho messo piede qua dentro, ma Nathan mi fermò.
"Amico, cos'è successo a Carly? è fottutamente sexy stasera!"
Lo guardai contrariato, pregandolo con gli occhi di smetterla. Non ho voglia di andare a botte stasera.
Lui capì all'istante, perchè mise le mani in aria e si allontano sorridendo, pensando chissà cosa.
Semplicemente non deve neanche guardarla, non sono possessivo ma nessuno deve toccare le mie cose.

Raggiunsi la bionda e non esultai per niente, da lontano sembrava molto più carina.
Iniziammo a flirtare esageratamente, e iniziai a bere qualche bicchierino, tanto per avere la via più facile e non pensare alla sua bellezza.
Si sa, no? Quando si è ubriachi è tutto più bello.
Ma quando mi girai per un attimo verso la pista e vidi Carly ballare esageratamente sexy, tutto l'alcool che circolava nel mio corpo si dissolse nel nulla.
Ogni ragazzo nel raggio di 8 metri la fissava con la bava alla bocca.
Lasciai la bionda a parlare da sola e la raggiunsi in poche falcate.
Le misi le mani sui fianchi e fulminai alcuni ragazzi, non sto per niente marchiando il territorio.

Quando iniziò a strusciarsi addosso a me, cercai con tutto me stesso di non cedere alle sue tentazioni, e con gran fatica la presi in braccio e la portai dritta in bagno.

Quando la feci scendere le tirai giù quella mini- maglietta che si ritrovava, più che potei.
Che ridere, fino a qualche mese fa li toglievo i vestiti così, Perez cosa mi stai facendo?

Ad un certo punto si ribellò
"Non mi puoi rapire quando vuoi tu!" cercò di dire lucidamente, ma con scarsi risultati dato che è palesemente ubriaca.
La guardai più serio che mai, non avendo voglia di stare ai suoi stupidi giochetti.

"Ti rendi conto di quello che stavi facendo?" oddio sembro un papà che sta sgridando sua figlia, ma non posso farne a meno.
Lei non mi diede ascolto ed iniziò a ballare.
Non ne potei più, così la presi per un polso e la feci sbattere contro il muro.

"Tu mi sbatti sempre e ovunque" si lamentó facendo smorfie strane e facendomi sorridere per il doppio senso.
"Sei tu che non mi dai mai ascolto, ti comporti come una bambina capricciosa"
Lei mise il broncio ed incrociò le braccia al petto, offendendosi.
"Io non sembro una bambina capricciosa" si lamentò
"Allora perchè ti sei vestita in questo modo?" Vedendola molto disponibile a rispondermi glielo chiesi direttamente.
"Perchè così ti potevo sedurre e così tu mi dicevi quella cosa che non mi vuoi dire ma che io voglio assolutamente sapere!"
Iniziò ad urlare cose senza senso, più goffa che mai.
Una sua frase mi fece ridere, davvero pensa che ci sarebbe riuscita?
"Cary, tu riusciresti a sedurmi anche con un pigiama con i maialini e con le calze con le infradito."
Mi sorpresi subito di me stesso per essermi fatto scappare quella frase, ma tanto lei era ubriaca e sicuramente non si ricorderà assolutamente nulla domani mattina.
Il suo viso metabolizzò le mie parole, per poi strabuzzare gli occhi una volta capito.
Le vennero gli occhi lucidi e mi guardò facendomi quasi tenerezza.
Non dirmi che sta per piangere ti prego.
"Mi hai detto una cosa dolcissimaa!" In meno di due secondi me la ritrovai con le braccia intorno al collo ed il suo corpo spalmato contro il mio.
Rimasi sorpreso per alcuni instanti, non sapendo cosa fare. Non sono abituato a gesti d'affetto come gli abbracci. Dopo vari secondi ricambiai impacciato, cullandola fra le mie braccia. In quel momento decisi di dovergli dire tutto, chissenefrega del denaro quando so di poter avere il tesoro.

•A disastrous love• (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora