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Ma Matt mi prese per il polso e mi girò di scatto, facendomi sbattere contro la porta di vetro del bar.
"Sei impazzito?" Cercai di liberarmi, ma la sua presa non cessò.
"Che cos'hai?" Mi chiese avvicinandosi, facendomi irrigidire. Sia per la rabbia che per la troppa vicinanza.
"Mi stai prendendo per il culo?" Urlai, divincolandomi e pensando alla gente che,da dentro il bar, aveva una bella vista sulla mia schiena e sul mio didietro, spalmato contro il vetro per colpa dell'essere dannatamente affascinante che avevo davanti.
Lui non sapendo cosa dire, chiaramente cosciente nell'essere nel torto, iniziò a sbuffare e a dire parole disconnesse.
Sono quasi sicura che non facessero parte della nostra lingua.

"Oh beh, senti fa quel che vuoi" Mi aggredì alla fine, mollandomi ed andandosene via.
Rimasi a guardare la sua sagoma allontanarsi velocemente, pensando a quanto fosse lunatico e strano quel ragazzo.

Ma senza pensarci iniziai a seguirlo.
Ho bisogno di spiegazioni.
"Dove stai andando? Prima mi vieni a cercare e poi te ne vai?!"
Le urlai dietro, facendolo fermare.

"E chi dice che stavo cercando te?
Capisco che non puoi fare a meno di me, ma non credi che abbia altri pensieri oltre al tuo bel visino?"
Lo guardai, provando odio e imbarazzo.
"E per chi saresti venuto? Per Stephen?"
Lo aggredì.
Lui fa una faccia disgustata al solo pensiero.
"In realtà io e la cameriera ci siamo lanciati diversi sguardi che vanno oltre a quello che pensa il tuo cervellino"
Aprì la bocca indignata
"Ma davvero ci fai?"
Diventai rossa in viso, sapendo benissimo di stare attirando diversi sguardi.
Quello specie di eterocefalo  ritardato mette fine a tutta la mia finezza.
Oppure sono troppo gelosa per il fatto che abbia guardata un'altra.
No, sicuramente non è per questo, non siamo fidanzati e per Matt provo solo una cotta.

Al contrario di quello che mi aspettassi Matt iniziò a ridere.
"Lo trovi tanto divertente ?" Lo guardai offesa.

"Ti si sono formate delle enormi macchie in faccia"
Mi toccai velocemente le guance, sapendo benissimo che sono fuoriuscite per il troppo sforzo e per la troppa rabbia, mi è sempre successo, anche se poche volte, visto che per far succedere ciò devo davvero essere sotto pressione.
E sicuramente non aiuta il fatto che mi siamo uscite in un momento così banale per colpa di Matt.
"Smettila" gli ordinai, cercando di coprimi con le mani.
Ma lui si bloccò all'improvviso, e con le sua mani grosse il doppio delle mie, mi fece staccare la presa e mi guardò in viso sbuffando.
"Lo so, ho sbagliato, ma il mio piano era di lasciarti stare per molto più tempo"
Oh beh, se questa e la sua idea per sistemare le cose...
Lui scosse la testa, vedendo il mio sguardo di disapprovazione.
"Solo, non riuscivo a non averti intorno."
"A beh, allora sei perdonato, scusami tanto."
Parlai ironicamente, facendolo arrabbiare.
"Se solo sapessi, non ci penseresti due volte ad andartene!"
Mi urlò contro.
Rimasi sorpresa del suo tono, e dallo sguardo di fuoco che lanciò ad un ragazzo che si stava avvicinando per chiedere se fosse tutto ok.
Il ragazzo si allontanò velocemente, facendo finta di non aver vesto nulla.
Grazie tante.
"E perché mai dovrei farlo?"
Le chiesi timorosa e contemporaneamente curiosa di sapere la risposta.
Lui scosse la testa
"Non posso dirtelo, meglio che vada." Disse, per poi lasciarmi da sola in quella strada affollata.
Sbuffai, non contenta di non essere riuscita a capire qualcosa.
Se è tanto disperato deve essere una cosa importante, ma non posso far nulla se non mi può dire qualcosa di sua spontanea volontà.
In un attimo mi venne in mente il messaggio che ha ricevuto.
È stato da quel momento che è cambiato radicalmente, e se sono fortunata il messaggio dev'essere ancora tra i "ricevuti".
So che non dovrei farlo, ma so anche per certo che la mia curiosità di sapere non si placherà affatto.
Mi incamminai di nuovo verso il bar, pensando ad un piano che potesse messo in atto.
Il brontolio alla pancia mi ricordò che per colpa sua non sono riuscita a fare colazione.
Sbuffai entrando nel bar, ricevendo sguardi strani da parte dei clienti.
Beh, se vedessi una ragazza sbattuta contro la vetrata del locale, anche io mi farei due domande.
"Si può sapere dov'eri finita?"
E perchè Matt ha risposto al tuo telefono?
E perchè ti ha scaraventata al vetro e ti ha urlato contro? E perchè sei piena di macchie? E perchè..."

"...Non ti fai i cazzi tuoi?" Sbraitai, finendo la frase e sedendomi al tavolo.
Lui in risposta incrociò le braccia al petto e girò di lato il viso, facendo l'offeso.
Trattenni le risate per il suo comportamento da bambino.
"Scusami" dissi, rendendomi conto di aver esagerato.
Vedendo che non si mosse iniziai a lamentarmi.
"Oh andiamo, non ti sarai offeso vero?"
Nessuna risposta.
Alzai gli occhi al cielo e sbuffai.
"Ero con Matt, ha risposto per infastidirmi, mi ha scaraventata al vetro. Mi ha urlato contro perchè credo abbia una specie di patologia rara chiamata Mattsonociclatoeloso, un nome davvero bizzarro ma sono certa che se lo andassimo a cercare su internet uscirebbe una foto di Matt come immagine di copertina, e poi tutto i suoi stramaledetti sbalzi d'umore. E queste"
Indico il mio viso "sono le conseguenze per star passando del tempo con degli esseri senza cervello come voi."
Risposi a tutte le domande, facendolo ridere ma comunque non smuovendolo.
"Dai Stephen, proprio ora devi fare così? Mi devi aiutare" mi lamentai, all'udire le mie parole si girò di scatto, guardandomi curioso.
"In che modo dovrei aiutarti?"
Lo guardai soddisfatta "oh beh, dobbiamo mettere in atto un bel piano."

•A disastrous love• (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora