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IN REVISIONE

Quando sentì un lieve bruciore alla schiena mi svegliai di colpo.

Guardai la maglietta alzata e la mano di Matt percorrere i vari graffi.

"Cosa stai facendo?" gli chiesi con voce assonata e sconvolta.

Lui ritrasse la mano quando sussultai.

"Dovevi dirmelo" parlò con voce bassa alzandosi ed andando verso il bagno, bofonchiando un "Stai ferma".

Io mi alzai, tenendo la maglietta con le mani.

Mi misi davanti allo specchio e mi girai, cercando di vedere la mia schiena.

Sussultai guardando i vari segni sulla schiena.

Mi rigirai e mi guardai negli occhi, profonde scavature sotto di esse mi ricordavano i 2 giorni terribili che ho passato, ma anche splendidi perché avevo Matt accanto a me.

E senza rendermene conto pensai a Matt, non più come un ragazzo superficiale e menefreghista, ma come un ragazzo che tiene a me, che ha rischiato la pelle con quegli uomini terribili. Chi farebbe mai una cosa del genere per un ragazza qualunque?

Quando entrò Matt lo guardai attraverso lo specchio, ci fissammo per parecchi secondi.

Lui iniziò ad avanzare, fino ad arrivare dietro di me.

Aprì il coperchio della crema ed iniziò a spalmarla con delicatezza sulla mia schiena, io chiusi gli occhi, beandomi il suo tocco delicato.

Una volta finito, mi abbassò la maglietta e chiuse la crema.

Mi prese per le spalle e mi girò, facendomi ritrovare a pochi centimetri da lui.

Il mio battito accelerò quando prese ad accarezzarmi la guancia, dopodiché iniziò ad avvicinare il suo viso al mio, fermandosi a pochi centimetri dallo sfiorarmi.

Io rimasi con gli occhi spalancati e un cuore impazzito, mentre il suo pollice percorreva il contorno delle mie labbra. Alzò i suoi occhi scuri e li punto nei miei.

"Dovrei fermarmi" , sussurrò.

Io deglutii "non farlo" , risposi velocemente a mia volta, non pentendomene assolutamente, perché sì. Io volevo quel bacio.

I suoi occhi si illuminarono e scosse la testa "No, non lo farò" , mi alzò il viso e premette le sue labbra sulle mie.

Una sensazione strana mi invase lo stomaco sentendo le sue morbide labbra sulle mie.

Chiusi d'istinto gli occhi e portai le mie mani sul suo viso, alzandomi in punta di piedi.

Lui mi prese per o fianchi e mi avvicino il più possibile a sé.

Mi diede un altro e veloce bacio a stampo prima di staccarsi.

Ci guardammo negli occhi, entrambi con il respiro accelerato. Poi lui si allontanò e uscì dalla camera, lasciandomi come una stupida in mezzo alla stanza.

Cos'è successo?

Cazzo.

Non doveva succedere.

Mi sedetti al bordo del letto e mi misi le mani nei capelli.

Mi prenderà in giro per il resto della mia vita. Domani come potrò guardarlo in faccia? e perché sto sorridendo?

Cercai di restare seria, invano.

Scossi la testa. Non devo pensarci.

Ma come posso non farlo? E' stato splendido, anche se non è la stessa cosa che può dire lui.

E' scappato dalla camera, forse si è pentito, o forse non gli è piaciuto.

Accidenti a lui e alla sua curiosità. Se non fosse venuto a controllarmi la schiena non sarebbe successo niente.

Mi rimisi sotto le coperte, e con fatica, mi riaddormentai.

...

"Carly"

una voce femminile mi scosse la spalla.

Mugugnai qualcosa e mi rigirai nelle coperte.

"Ho capito..." sentii.

Subito dopo una luce mi accecò il viso.

Sbuffai e cercai di aprire gli occhi.

"Alleluia, ti sei svegliata. Ma sai che ore sono?" mi rimproverò Sara.

Scossi la testa e guardai la sveglia.

Le 12:30.

Mi svegliai del tutto e mi alzai dal letto, dirigendomi in bagno senza dire una parola.

Diciamo che da appena sveglia, se mi parli, ti risponderò con versi senza senso o con monosillabi.

"Ti aspetto giù, io e Matt siamo già a tavola" rimasi con lo spazzolino infilato nei denti sentendo il suo nome.

Mi impanicai all'istante.

Finì di lavarmi i denti e corsi fuori dalla stanza.

"Ok Carly, puoi farcela" mi ripetei fra me e me uscendo dalla porta.

Scesi le scale ed andai in cucina.

"Buongiorno" parlai guardando solo Sara per poi sedermi al tavolo con sguardo basso.

"'giorno" ricambiò lei, posandomi un piatto di pasta davanti.

Lo stesso fece con Matt e poi si sedette vicino a me.

Iniziammo a mangiare, io con lo sguardo chino, mentre Matt con lo sguardo su di me.

Lo sentivo.

"Eravate voi a far casino stanotte?" interruppe il silenzio Sara.

Rimasi con la forchetta in aria e la bocca aperta. Guardai d'istinto Matt.

Brava Carly, sei proprio stupida.

Come mi aspettavo, lui mi stava fissando, aspettando una mia riposta.

Cosa dico ?

Sì, stanotte Matt si è intrufolato in camera mia ?

"No, non eravamo noi" , restai vaga, mettendomi in bocca una forchettata di pasta.

Vidi Matt abbassare lo sguardo e mangiare tranquillamente. Non capivo se era deluso o semplicemente indifferente.

Iniziammo a parlare di altro, anche se Sara sapeva qualcosa.

Ogni tanto ci lanciava qualche occhiata e poi ritornava a parlare o con me o con Matt.

Io e lui non ci scambiammo una sola parola, e Sara questo l'aveva notato.

Quando ebbi finito mi alzai dalla tavola e presi il piatto vuoto di Sara e di Matt e mi diressi al lavabo.

"Finisco qua e vado a prepararmi" parlai, aprendo il rubinetto ed iniziando a lavare i piatti

"Ti porto io." sobbalzai quando Matt mi parlò all'orecchio.

Annuii soltanto, continuando a sciacquare le cose.

Una volta finito, corsi fuori dalla cucina e mi diressi in camera.

Richiusi la porta alle mie spalle e mi ci appoggiai sopra sbuffando.

Sono fottuta.

•A disastrous love• (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora