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"Cosa succede?" guardai la faccia seria di Matt, spaventata.

"Nulla" fece finta di niente, alzandosi e dirigendosi verso l'uscita. Lo guardi stranita, pensando di aver fatto qualcosa di male.

"E' meglio che vada" interrompe i miei pensieri, dirigendosi spedito verso l'uscita e non fermandosi nemmeno quando iniziai a chiamarlo. Mi guardai intorno, ora che osservai bene la stanza sembrò anche piuttosto inquietante senza nessuno a farmi compagnia.

"No, aspetta" lo richiamai, alzandomi a mia volta e seguendolo.

Mi affacciai alla porta, cercando lui e guardando se ci fosse stato qualcuno. Ma nessuno nei paraggi.

Pensai una qualche motivazione per il suo comportamento. Evidentemente qualcuno gli deve aver scritto qualcosa per farlo alterare così. Decisi di non tornare in stanza, ma bensì andare verso la direzione che sono sicura abbia percorso Matt.

Appena giro l'angolo, fortunatamente, lo vedi camminare velocemente verso una stanza e poi entrare.

Presi un grosso respiro e decisi di andare a bussare, deve essere per forza la sua stanza e quella di Stephen.

Raggiunsi la stanza e bussai alla porta, non pensando che potessi dar fastidio.

La prima cosa che vidi quando si aprì la porta furono i capelli color cenere di Stephen, e poi il suo viso teso e arrabbiato.

"Ehi" cercò di essere gentile, ma non gli uscì tanto bene, deve essere infastidito da qualcuno e ho la vaga idea di chi possa essere.

"Ehi, devo parlare con Matt" dissi avvicinandomi, dando per scontato che mi facesse passare. Ma lui non si spostò, così gli andai a finire contro il petto.

"Non è il momento, Carly. Passa più tardi." disse in modo duro, spingendomi leggermente all'indietro per chiudere la porta.

Ma che maledizione succede? Decisi di non lasciar perdere e sbuffando infilai il piede tra la porta, che si stava per chiudere.

"Eh no, mi fai entrare ora." dissi spazientita, la mia pazienza ha un limite.

Lui alzò le mani in aria, fregandosene delle conseguenze e buttandosi comodamente sul letto facendo zapping con il telecomando verso la piccola televisione che abbiamo a  disposizione in ogni stanza.

Mi fermai in mezzo alla stanza, cercando Matt nei paraggi. Stephen mi guardò ed indicò con il viso verso il  terrazzo. Gli sorrisi velocemente e mi incamminai verso il posto indicato.

Già a metà strada potei sentire che qualcosa non andasse. Mi tappai il naso non credendo a cosa stesse facendo. Uscì arrabbiata in terrazzo e guardai Matt che stava liberamente fumando seduto tranquillamente.

"Dimmi che non stai facendo quello che sto pensando" iniziai a lamentarmi, non potendo credere che Matt si stesse fumando una canna.

Lui in risposta alzò le spalle, guardando sempre davanti a se e non degnandomi di uno sguardo.

"Chi te l'ha data?" gli domandai,  facendo una smorfia disgustata per l'odore.

"E' di Steph" mi disse tranquillamente lui, aspirando di nuovo.

Cercai di avvicinarmi, ma lui inchiodò il suo sguardo al mio.

"Vattene."

Mi fermai sorpresa. Che cosa?

"C-come?" balbettai, sperando di aver capito male.

"Ho detto che te ne devi andare, non ho tempo di starti dietro ora. Quando ne avrò voglia ti verrò a cercare io" mi disse con tono duro, ma calmo. Facendomi rabbrividire.

•A disastrous love• (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora