22

28.9K 1K 43
                                    

IN REVISIONE

Il clacson di una macchina mi fece girare. L'auto di Ben si fermò proprio al mio fianco. Lo guardai non sapendo cosa fare, farmi un' ora di strada a piedi ed essere arrabbiata con lui, oppure perdonarlo e dimenticare tutto ciò che ha fatto ?

Il broncio da cane bastonato che mi rivolse una volta fatto scorrere il finestrino mi fece prendere la decisione più sensata, alla fine è mio fratello, e se l'ha fatto è perché tiene a me.

Scoppiai a ridere quando si allungò per arrivare al finestrino opposto, facendomi poi un altro broncio.

"Spostati idiota" lo derisi, aprendo la portiera. Lui soddisfatto si staccò e si rimise al volante.

....

"Buoongiorno ascoltatori. Sono Matt e vi farò compagnia per tutta la mattina, iniziamo subit.."

Schiacciai scocciata la radio. Possibile che Matt mi perseguiti ? 

Scesi dal letto, rabbrividendo al contatto del mio piede nudo con il pavimento.

Scesi di sotto, trovando solo mio padre ai fornelli.

"Oh mio dio!" urlai in preda al panico.

Lui si spaventò e si girò con la spatola in mano "Cosa succede!"

"Metti giù quella spatola e allontanati moolto lentamente dal bancone della cucina" scandì ogni parola, lentamente.

Lui sbuffò divertito e poi divenne serio. "Vai al diavolo" parlò, lanciandomi la spatola dietro. Io risi scappando dalla cucina e andando in camera mia.

Guardai il mio telefono poggiato sul comodino, notando l'arrivo di un messaggio.

Da: Sara <3

"A scuola sarai tutta mia ;)"

Sorrisi alla sua affermazione e poi scossi la testa al pensiero della sua reazione quando saprà che io e suo fratello ci siamo baciati.

Mi lavai, mi vestì, mi truccai e scesi di sotto. Quando rientrai in cucina l'unico a mancare era Ben.

"Dov'è L'essere?" chiesi sedendomi e facendo una faccia sorpresa guardando le meraviglie che mio padre aveva preparato, lui in risposta mi ammiccò con aria fiera e un espressione di compiacimento.

"E' uscito molto presto stamattina, credo che ti venga a prendere fra poco." parlò mia madre guardandomi, e poi aggiunse "Non so cosa state combinando voi due, ma se combinate qualche guaio non ve la farò passare liscia"

Mi strozzai con un Waffel alla sua affermazione  "Hai visto il Padrino in questi giorni?"  gli chiesi ironica.

Mio padre scoppiò a ridere guardando mia madre offesa, poi le si avvicino e le diede un veloce bacio a stampo.

Io feci un verso disgustata e mi diressi verso l'uscita. Salutai i miei e andai verso la macchina di Ben parcheggiata proprio davanti casa.

"Dov'eri?" le chiesi, chiudendo la portiera.

"In giro" rimase vago, alzando le spalle.

"Lo sai vero che se sei stato con Sara, quest'ultima me lo dirà non appena metterò piede fuori da quest'auto, sì?"

Lui rimase in silenzio per alcuni secondi continuando a guidare e poi scoppiò.

"Ok, sì, sono stato da lei. Che c'è di male ? E' una bella ragazza e come giusto che sia le do le mie attenzioni, non giudicarmi." Io lo guardai sorpresa.

"Calmati, fratello. Ti ho chiesto solo dov'eri" risi vedendolo in difficoltà.

Lui sospirò e scosse la testa in imbarazzo. "Ci vediamo oggi" parlò, fermandosi.

Guardai fuori sorpresa, non me ne ero neanche accorta che eravamo già arrivati.

In un attimo tutta l'ansia di dover vedere Matt mi invase, sorrisi nervosa a mi fratello e scesi.

Mi incamminai velocemente dentro scuola e poi andai verso il mio armadietto. Una figura esile era appoggiata su di esso.

"Dobbiamo parlare" mi parlò Sara.

"Eccome se dobbiamo parlare" le rivolesi un sorriso malizioso riferendomi a mio fratello. Lei arrossì e si schiarì la gola.

"Non dobbiamo parlare solo di quello" mi ricordò. Io annuii e dopo aver preso il necessario chiusi l'armadietto.

Sospirai, preparandomi a parlare.

Decisi di essere diretta. "Io e tuo fratello ci siamo baciati" parlai velocemente.

Lui sgranò gli occhi "Okayy" ammise sorpresa non sapendo cosa dire.

"Due volte" Aggiunsi, grattandomi dietro il collo.

"Allora è una cosa seria!" urlò lei, entusiasta. Io le tappai la bocca, notando vari sguardi su di noi.

In quel preciso momento suonò la campanella.  "Prometto che ne parleremo dopo" parlai subito, allontanandomi.

Entrai in classe. Guarda la maggior dei banchi vuoti e decisi di sedermi al primo posto, proprio davanti alla cattedra. In meno di 5 minuti la classe iniziò a riempirsi. Vicino a me si sedette un ragazzo. Guardai disgustata i capelli oleosi e la marea di brufoli sparsi su tutta la faccia.

Si grattò la nuca, osservandomi e poi si sedette più comodamente, lasciando un impronta di nonsochè sulla sedia.

Cercai di ascoltare il più possibile la professoressa che parlava, cercando di non far caso ai vari scaccolamenti del ragazzo di fianco a me.

Mi rassenerai quando la porta si aprì di scatto e Stephen entrò. Fece l'occhiolino alla prof imbestialita per il suo ritardo e poi mi guardò.

Fece un espressione di orrore guardando il mio compagno. Buttò il suo zaino sul suo banco, facendo zittire tutta la classe.

"Smamma" le ordinò, il ragazzo si alzò velocemente e si avvicinò al banco rimasto all'ultima fila.

Stephen prese la sedia di fianco a me e se la caricò sulle spalle mentre attraversava la classe, tutto questo sotto gli insulti della professoressa.

Prese per un braccio il ragazzo che si stava per sedere e gli sfilò la sedia da sotto il sedere, mettendole quella che aveva sulle spalle.

Tutta la classe scoppiò a ridere, compresa la sottoscritta, mentre Stephen più serio che mai si sedette comodamente al mio fianco con la sedia nuova.

"Hai finito il tuo spettacolo ?!" gli urlò contro l'anziana professoressa.

Lui non le diede ascolto e si rivolse a me, sottovoce "La prossima volta cerca di evitare tutti i posti della 1 alla 3 fila"

"Ci sono solo 4 file in classe,"

"Esattamente" ammiccò lui, lamentandosi nell'essere in prima fila.

La professoressa sospirò, e iniziò la sua spiegazione, contenta nel non essere più disturbata.

Il bussare alla porta la interruppe di nuovo, facendole chiudere il libro di scatto.

La porta si aprì e...

•A disastrous love• (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora