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"Non posso credere che tu preferisca lo smalto rosa a quello rosso" controbatte convinta Nicole all'affermazione di Alice.
Sbatto mentalmente la testa contro il sedile fino a farmi sanguinare le orecchie.
È da una buona mezzora che le uniche voci che si possono udire nell'aria sono quelle di Nicole e Alice, le due ragazze, nonché compagne di classe di Matt.
Quest'ultimo, alla guida, restó tutto il tempo con lo sguardo incollato alla strada, e la mascella serrata.
Forse per l'assurda situazione tra me e Steph, oppure semplicemente per le conversazioni inutili e insensate delle due ragazze.
Non arrivare troppo in fretta alle conclusioni. Che gli dia fastidio non c'è dubbio, ma non credo che ne faccia un colpo di stato.
Il mio presunto fidanzato è seduto nel sedile affianco, apparentemente tranquillo, o forse è solo bravo a recitare. Sta di fatto che io,spiaccicata fra le due ragazze, sono ansiosa più che mai di scendere e iniziare la serata.
"Tu cosa ne pensi?" Ritornai in me quando Nicole mi chiede qualcosa su un argomento a me sconosciuto.
"Che cosa ?"
"Cosa ne pensi? L'ho comprato pochi giorni fa, mi sta da favola, ma credo sia poco opportuno per occasioni eleganti."
Solo ora mi accorgo del telefono rosa tra le mani di Alice, che me lo teneva puntato dritto in faccia.
Sullo schermo una foto di lei con un completo a dir poco piccolo in pelle, direi che se qualcuno le avesse chiesto di girare un video porno, quel completo sarebbe stato perfetto.
"Oh santo dio, chiudete quelle cazzo di bocche" borbottò Matt, infastidito dalle voci delle ragazze.
"Non contagiate la mia ragazza per favore, è già viziata di suo" si intromise Steph, parlando ironicamente.
Le mie orecchie iniziano a scaldarsi per l'assurda situazione.
Sorrisi nervosa e cercai di stare al gioco.
"Non credo che offendermi porti dei benefici"
Parlai senza pensare, quando Steph iniziò a ridere mi resi conto del doppio senso quasi inesistente.
"Cioè, io non.."
"Sì tesoro, non vorrei mai che stanotte arrivi a proibirmi certe cose.."

Un'aggressiva frenata interrompe ogni tipo di conversazione.
Le due ragazze strillano, dopo essere state catapultate in avanti.

"Siamo arrivati." Parlò duramente Matt, scendendo velocemente dalla macchina.

"Sei uno stronzo, Matt!"
"Guarda come mi hai conciata!"

Sospirai quando anche le due ragazze scesero dall'auto, lasciando me e Steph da soli.

"Stasera mi diverto" affermò ridendo sotto i baffi.

Alzai gli occhi al cielo uscendo, aspettai Speh ed entrammo nel locale.
Mi guardai intorno, cercando di individuare gli altri.
Steph, notandoli prima di me, mi cinse la vita e mi giudò al tavolo.
"Non esagerare" sussurrai, cercando di non muovere la bocca il più possibile poiché gli altri ci stavano guardando.
"Fammi fare, fidati di me"

"Ecco i due piccioncini" affermò Nate osservandoci già con due bicchieri di birra vuoti davanti.
"Vacci piano" Lo presì in giro, rubandogli il bicchiere che si stava portando alle labbra.
Se devo passare una serata così tanto vale ubriacarmi.
In un sorso buttai giù tutto il liquido che rimaneva nell'enorme bicchiere.
Quando lo appoggiai sul tavolo ricevetti sguardi sorpresi.
"Credo di amarti" affermò Nate, guardandomi con ammirazione.
"Non credo..." Lo ammonì Steph, da bravo ragazzo protettivo.
Quasi mi venne da ridere al solo pensiero.
"Sai di avere bevuto metà brocca di birra in un solo sorso ?" Per la prima volta in serata Matt si riferì a me.
Rimasi qualche secondo per assimilare la domanda e per assicurarmi che si stesse rivolgendo a me.
"Certo che lo so" cercai di rimanere indifferente, mentre il mio povero cuore iniziò a battere leggermente più veloce.
La sua mascella si indurì "se fossi il tuo ragazzo ti avrei già portata via da questo posto."
Si accovacciò sul tavolo e mi guardò dritta negli occhi.

Mi incantai, non sapendo cosa dire.
Un braccio mi avvolse le spalle.
"Sfortunatamente non lo sei"
Lo aggredì Steph.

Rimasi sorpresa, non era così che doveva andare.
"Non sto parlando con te."

"Stai parlando con la mia ragazza"

"Riuscirei a fregartela da sotto il naso in meno di 5 minuti" si alzò Matt sfidando con lo sguardo Steph.

"Carly non si lascerebbe incantare dai tuoi stupidi giocattoli, lei non è una delle tue solite zoccolette"

Tremai, al pensiero delle sue parole.
Non mi lascerei incantare dai suoi giochetti?
Se mi sciolgo ad un suo solo sguardo!
E se il suo interesse è solo per un secondo fine?

"Non ho mai detto che fosse una mia zoccoletta. È mia e basta"
Delle grosse vene iniziarono ad intravedersi nel collo di Matt.
"Io.." Mi intromisi, facendoli girare entrambi nella mia direzione "Io dovrei andare in bagno, mi accompagni?" Mi riferisco a Steph.

Senza aspettare una sua risposta mi feci spazio tra la gente e lo presi per la maglietta, trascinandolo con me.

"Carly, quello è il bagno delle ragazze" mi ricordò Steph alle mie spalle.
Non gli diedi ascolto e spalancai la porta.

Al suo interno ci furono due ragazze, che si allarmarono per alcuni secondi vedendo Steph.

Poco dopo iniziarono a sussurrare tra di loro, e guardandolo maliziosamente dirigendosi verso l'uscita.

"Devo aiutarti a tirare su il vestitino? "
lo guardai corrucciata
"No. Devo parlarti, non credo sia ancora una buona idea."

"Perchè mai ? Sta andando alla grande, non vedi come si sta ingelosendo? "

"E con questo? State litigando per colpa mia, era la mia unica preoccupazione e ora sta accadendo!"

"Nessuno sta litigando con nessuno, vuole solo marcare il suo territorio, Carly, e vedendo che gli do del filo da torcere da di matto.
Non facciamo assolutamente niente, fidati."
Sospirai, passandomi la mani fra i capelli.

"Non mi sto sforzando per niente, a quest'ora sarei già fra le mutande di una donzella e invece sono qui a tirar su una sceneggiata mia cara e piccola Carly, quindi non rompere e andiamo."
Senza farmi controbattere mi riaccompagnò fuori.

Al tavolo ci furono solo Nate e Matt, uno totalmente sbronzo dal non riuscire a rimanere in piedi, e l'altro con un assurda aria annoiata.

Appena ci vide si tirò su velocemente.
"Vado a prendere da bere" mi informò Steph allontanandosi.

Mi guardai intorno e poi decisi di sedermi "Gli altri?"

Con una cenno del capo mi indicò la pista da ballo.
Sospirai e mi accovacciai sulla sedia.

"Ti piace davvero?" Mi domandò.

"Chi? Carly? Io la amo..." Nate si rianimò, facendoci scoppiare a ridere.

Divenni seria subito dopo, ricordandomi la domanda.

Ora cosa rispondo?

"Io.. Non lo so, stiamo insieme da poco e..."

Lui assottigliò lo sguardo

"E... Cosa c'è?"

"Niente.." Borbottò
"È che non me l'aspettavo da te, pensavo stesse andando tutto bene, ma forse lo credevo solo io."

Il mio cuore perse un battito.
A pensare che si fidava di me, e ora per uno stupido messaggio e per la mia stupidissima curiosità ho rovinato tutto.

"Matt, io di devo dire una cosa.." Affannai convinta.

"No" mi interruppe lui, bevendo l'ultimo goccio di birra del suo bicchiere e alzandosi.
"Ho capito, sono stato solo uno stupido, ora scusami ma c'è qualcuno che mi sta aspettando" lanciò un'occhiata veloce alle mie spalle e con sguardo duro e ferito si allontanò.

Corrucciai le sopracciglia e mi girai.
Una ragazza a dir poco bellissima lo stava guardando con un sorriso malizioso.
Li guardai mentre si mangiavano con gli occhi e iniziarono a parlare.

Il mio sguardo si sfocò all'improvviso.
Credo di aver appena perso il ragazzo che amo.

•A disastrous love• (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora