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"Cosa succede?" Lo guardai confusa, vedendo la sua espressione sembra che il topolino indifeso ora fosse lui.

"Cosa ? I tuoi genitori? Mmh nono niente lascia stare" sventolò la mani in aria.
Pensa davvero che lascerò perdere?

Lo guardai ancora più confusa.
"Matt?" Una voce alle mie spalle mi fece innervosire. Ora è diventata la sua amichetta del cuore ?

"Silly" Quasi urlò lui, sollevato, pensando sicuramente di potersela svignare.
Fece due passi verso la sua direzione con l'intento si andarsene, ma io lo afferrai per il braccio facendolo fermare.

"Noi due stavamo parlando" gli ricordai, aspettando ancora una sua risposta.

"Dai Matt, ti devo dire una cosa"

"Noi due stavamo parlando!" Urlai fuori di me guardandola furiosa.
Non può importunare altrove?
E poi le parole di Matt non abbandonano la mia mente -parlerò con i tuoi genitori- cosa voleva dire?
Come fa a conoscere i miei?
E soprattutto, di cosa deve parlargli?

"E quindi ? Io devo dirgli una cosa, lascia stare tesoro, intanto i fatti ormai li sa è inutile che lo supplichi.
Forza Matt, vieni"

Strinsi la presa sul braccio di Matt per il nervoso, infilandogli le unghie nella carne.
Ma poi non ce la feci, io non sto supplicando nessuno.

Corsi decisa verso la sua direzione evitando la mancata presa di Matt nel tentativo di fermarmi e le saltai letteralmente addosso.

Cademmo entrambe per terra, con la differenza che ero io a comandare, essendole sopra.

La presi per i capelli, non ascoltando le sue urla.

"Brutta stronza, ora vedi chi supplicherá chi" urlai, ritrovandomi alcune ciocche di capelli finti in mano.
Prima che potessi renderla pelata una presa forte mi sollevò da terra.

Io sganciai i piedi in aria"Lasciami Matt, non ho ancora finito!"strillai.

"Cosa sta succedendo qui?" Le urla della preside fece fermare il tutto.
La guardai spaventata, rendendomi conto di quello che ho combinato.

Cercai di calmarmi facendo dei grandi respiri, ma l'agitazione prese possesso di me.

Portai entrambe le mani al petto, cercando di calmarmi.

"Carly, ti senti bene?" La voce della preside mi rimbombò nella mente.

Non le diedi ascolto e mi sedetti per terra, tra le braccia di Matt, che non smise di chiamarmi e di chiedermi che cosa avessi per tutto il tempo.

Con un filo di voce mi indicai la gola, sperando che le persone attorno a me capissero di dover prendere il mio inalatore.

Cercai disperatamente di respirare regolarmente, fino a quando non iniziai a vedere tutto sfocato e poi il buio.

....

Mi svegliai di colpo, sbarrando gli occhi e portandomi immediatamente le mani alla gola.

Sono morta?
Mi guardai le mani e sbattei le palpebre, volendo sapere se ero in paradiso.

"Uh ti sei svegliata" una voce di una donna mi giunse alle orecchie.
Mi guardai intorno.
Macchè paradiso, mi trovo semplicemente in una sala di un ospedale.

Guardai la donna davanti a me, non capendo assolutamente la sua lingua, poichè mi parlò in Italiano.

Feci una faccia confusa e imbarazzata, facendole capire che non ho appreso praticamente nulla.

Lei, come se una lampadina le si fosse accesa nella mente, si picchiò una mano sulla fronte, facendomi ridere.

La guardai sfogliare alcuni fogli frettolosamente, era una donna graziosa e all'apparenza molto giovane.
Chissà se era al suo primo giorno di lavoro.

Una volta trovato ciò che stava cercando mi guardò sollevata e mi fece alcuni segni con le mani prima di sparire dalla stanza e lasciandomi da sola.

Mi guardai un po in giro, sul mio comodino c'erano varie medicine, il mio inalatore, e alcuni fiori.
Oh dio, non sono mica morta!

Una voce maschile invase l'intero corridoio, immaginai fosse Matt, ma il viso preoccupato di Stephen mi fece cambiare idea, hanno praticamente la stessa voce.

Decisi di fargli uno scherzo, vederlo così agitato è davvero esilarante.

Lo guardai confusa, cercando di non ridere "chi sei?"
la sua espressione, da preoccupata divenne sorpresa e terrorizzata.

"C-come chi sei, non mi riconsci?"
Corse letteralmente verso la mia direzione e si aggrappò al mio letto.

"Sono Steph, Carly, non dirmi che non ti ricordi più niente" mi prese dolcemente il viso fra le mani e mi scosse, come se incasinarmi di più il cervello mi servisse a qualcosa.

Trattenni la risata più che potei, fino a scoppiare.
Divenni un rosso pomodoro, cosicchè lui si allarmò ancora di più.
"Oddio Carly? Cosa ti sta succedend..."

La mia forte risata lo bloccò

"Scusa, non riuscivo più a trattenermi!"
Dissi fra le lacrime.

Mise il broncio e si alzò offeso, dirigendosi verso l'uscita.

"No, Steph!"  Risi, richiamandolo.

Lui scosse la testa e si risedette.

ANGOLO AUTRICE
PERDONATEMI IL RITARDO, NON HO TEMPO DI AGGIORNARE 😭

•A disastrous love• (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora