E Perché Non Provarci Zayn?

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Camera di Liam

Ore 23:00

Zayn bussa alla porta della stanza di Payne, e una fastidiosa sensazione lo avvolge. Le mani gli stanno sudando e si sente davvero a disagio. Erano anni che una persona non gli faceva quell'effetto. Persino con Louis era stata una cosa graduale. Lo aveva trovato attraente fin da subito, quello era ovvio, ma il suo pensiero non lo aveva ossessionato così tanto come invece gli stava succedendo con Liam. La notte prima aveva avuto addirittura un sogno che lo riguardava. Si era svegliato di soprassalto, e a malincuore, dopo aver sognato di fargli un pompino in una delle cabine dello stabilimento balneare del Valle Verde. L'eccitazione era stata tale che, una volta sveglio, non ci aveva pensato due volte ad avvolgere le mani attorno al suo membro e a darsi piacere da solo, mentre immaginava Liam venire urlando il suo nome, ancora e ancora.

"Ehi Zayn!" dice una voce facendolo tornare alla realtà. Non che lì, davanti ad un Liam seminudo con solo un asciugamano a coprirgli la vita, fosse più facile in realtà.

"C-ciao Liam." mormora lui in risposta.

"Entra pure, ti offro una birra."

Zayn sta in piedi in mezzo alla stanza impalato. Si guarda intorno, e la verità è che non sa che fare, è davvero imbarazzato, e neache capisce perché si sente così a disagio in quella situazione. Proprio lui, che solo due anni prima sarebbe saltato addosso a Liam sulla porta tanto era sicuro di sé.

"Puoi sederti pure sul mio letto, o su quello di Ed, come preferisci." Liam lo sta fissando mentre gli porge la bottiglia di birra fresca.

"Sai, mi ero già fatto la doccia ma con questo caldo... Dammi un attimo, mi rendo presentabile."

Come se non lo fosse già. Come se non si potesse permettere di andare in giro pure ricoperto di spazzatura. Zayn scaccia quel pensiero e prova a sembrare meno impacciato di quanto già non sembri.

"Fai con calma, non preoccuparti." gli dice sedendosi sul letto.

Per un attimo il suo pensiero va a Louis. Non sa di cosa lui e Simon abbiano discusso, ma sicuramente non sarà stata una situazione facile per il suo amico, visto il tono con cui il Maitre aveva parlato a tutti poco prima.

"A che pensi?" chiede Liam, che nel frattempo è tornato dal bagno.

"A quello che ci ha detto stasera Simon."

"Simon?" chiede Payne afferrando la sua birra dal comodino e andandosi a sedere vicino a Zayn. Troppo vicino a Zayn.

"S-sì, Simon è il Maitre, ma tu giustamente che ne sai? Lavori in spiaggia. Sei fortunato a non doverci avere a che fare."

"E cosa sarebbe successo con questo Simon? Racconta." lo incita Liam poggiandogli una mano sulla gamba. Zayn rabbrividisce ed evita di voltarsi, l'unica cosa che gli rimane da fare è sperare che Payne non si accorga del suo imbarazzo.

"Ecco, il fatto è che... Ci sono dei problemi in sala e, niente, lui vuole risolverli." che spiegazione idiota. Zayn vorrebbe schiaffeggiarsi da solo.

"Che genere di problemi? Sempre se puoi parlarne."

"Ritardi vari e disorganizzazione. Siamo un po' stressati, non è facile."

Liam guarda Zayn e gli sfoggia uno dei suoi migliori sorrisi. Zayn invece rischia l'infarto, nonostante veda la scena solo con la coda dell'occhio.

"Capisco cosa intendi, la stagione estiva è davvero dura. Specialmente a questi ritmi. Appena ho firmato il contratto MCullen mi ha detto esplicitamente di non richiedere giorni di festa perché tanto non me li darebbe."

Joys Of The WaitressesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora