Cosa Pensi Louis, Che Le Voci Non Corrano?

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Zayn trova il coraggio di parlare, non sa bene dove, ma lo trova.

"Non mi ha detto nulla, mi dispiace." risponde secco.

"Okay, allora scusami per lo sfogo. Davvero, non avrei dovuto metterti in mezzo." Liam avvicina la sua sedia a quella di Zayn, e come lui, si mette a fissare il mare.

Louis aveva già baciato Liam quando Zayn gli ha confessato la sua cotta. E non gli ha detto niente, si è limitato a fissarlo e a vomitargli addosso insulti. Che ipocrita. Ma adesso è tutto più chiaro. La spinta, l'andarsene via dalla stanza. Adesso Zayn sa che non è solo a causa dell'equivoco di Harry che è successo tutto quel casino tra loro.

Più di mille modi per vendicarsi gli stanno passando nella mente, ma si sofferma su uno in particolare. Quello che più di tutti potrebbe distruggere il suo migliore amico. Ancora non sa bene dove e quando, ma agirà appena possibile.


Servizio di colazioni

Ore 07:00

Louis scende le scale imprecando ad alta voce. Anche quella notte ha dormito malissimo, nonostante il letto della stanza di Taylor sia davvero comodo. La tensione che c'è tra lui e Zayn non l'ha fatto tornare in stanza neanche la sera precedente. Non è pronto a chiedere scusa, non vuole chiedere scusa. Lui non è una persona che fa questo genere di cose. Dopo la chiacchierata con Simon si è infatti recato direttamente da Taylor elemosinando un posto dove stare e ignorando il messaggio di Liam.

Dopo essere arrivato in cucina, accende tutte le luci e si mette subito al lavoro. Sa che così i pensieri scomodi smetteranno di vorticargli prepotenti in testa. Quando i neon sono finalmente illuminati al massimo, si dirige verso la stanza dei frighi e inizia a tirare fuori i succhi per riempire le brocche.

"Buon giorno..." dice una voce roca.

Louis non risponde al saluto e inizia subito a dare ordini, visto che ormai è in quella situazione ha intenzione di approfittarsene.

"Torna di sopra, prendi il sacco del pane e portalo qui." dice infatti senza neanche guardarlo.

Harry non oppone resistenza. Louis non lo sopporta, e sfrutterà la sua presenza al massimo, ma dopotutto è lui che comanda, non gli rimane che adeguarsi alla situazione e stare in silenzio. Una volta sistemata la postazione del pane, Harry si ferma in attesa di altri ordini.

"Non ho voglia di incazzarmi alle sette di mattina, quindi adesso ti dirò cosa devi fare e tu lo farai okay?" dice Louis mentre versa il latte freddo nella brocca.

"Okay."

"Allora, prendi i contenitori della marmellata e posizionali su quel carrello laggiù insieme al cestino con le Nutelle e il miele. Poi porti tutto fuori e sistemi."

"D'accordo..." risponde Harry mettendosi all'opera.

Quando Louis ha finito di preparare il latte freddo, va verso il forno per infornare le brioches ma sente la voce di Harry chiamarlo dalla sala.

"Louis! Dove li metto i cestini? Non mi ricordo in che posizione vanno!"

Tomlinson alza gli occhi al cielo esasperato.

"I cestini vanno sulle alzate Harry!" urla a sua volta. Troppo pigro per fare il giro della cucina ed uscire ad aiutarlo.

Harry ascolta attentamente, ma nonostante questo, non gli sembra di aver capito.

"Louis!" urla infatti ancora una volta, "Cosa sono le alzate?" chiede guardandosi intorno.

Tomlinson impreca davanti al forno, non sa se vuole uscire ad ammazzarlo o ignorarlo finché non ci arriva da solo. Decide di aiutarlo alla fine.

Joys Of The WaitressesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora