"Lo sappiamo." Dice Ludovic.
"Non è come credete. Vogliono uccidervi. Voi e gli abneganti. Siete una minaccia." Esclama mamma.
"Cosa?" dico.
Ho paura. Non voglio morire, ma soprattutto non voglio che muoia Ludovic. Preferisco morire io al posto suo.
Ludovic mi abbraccia forte.
"Cosa possiamo fare?" domando.
"Nulla, dobbiamo solo nasconderci." Dice papà.
"Siete sicuri che qui siamo al sicuro?" chiede spaventata Frankie.
"No, ma per il momento si." Afferma papà.
Esco un attimo dalla stanza per evitare di sentire altre notizie.
Fuori c'è Jack.
"Ancora qui? Ma non ti arrendi?" dico con tono minaccioso.
"Si. Sophie ho sbagliato. Caroline mi ha abbindolato. Non so perché ma la trovavo affascinante." Confessa con tono di una povera anima in pena.
"Tu hai sempre avuto questo difetto. Ogni ragazza ti abbindola. Sei solo una schifosa marionetta. Ora aspetterai la prossima ragazza di turno, ma con una lieve differenza. Io non ci sarò più per te. Tu, mi hai visto soffrire in uno schifoso laboratorio. Sotto dei ferri piena di sieri all'interno del mio corpo. E cosa hai fatto? NIENTE! ASSOLUTAMENTE NIENTE! VATTENE VIA!" urlo piangendo.
Chloe corre verso di me abbracciandomi.
Nervosa, le chiedo di lasciarmi stare. Io non so più cosa pensare.
"Sophie, io volevo chiederti scusa ma..." bofonchia.
"Ma cosa Jack? Vattene prima che ti faccia del male. Sei solo un ostacolo qui. Non meriti nemmeno di parlarci. Vattene da Caroline, e se un giorno di questi moriremo, ci avrai sulla tua coscienza. Sparisci." Gli urla contro Ludovic.
"Sophie, ti prego digli che non è vero." Mi supplica Jack.
"Vorrei tanto Jack, ma Ludovic ha ragione." Ribatto.
Con le lacrime agli occhi, Jack chiude la porta e se ne va.
Vado verso camera mia. Voglio dormirci lì prima di morire.
Dopo un po' entra mamma.
"Sophie, promettimi che baderai a te stessa." Mi raccomanda accarezzandomi.
"Mamma, perché me lo dici?" le domando.
"Perché non verrò via con te..." dice abbracciandomi.
"Allora quella che deve promettermelo sei tu." Esclamo.
"Va bene, lo prometto, ci vediamo domani." Afferma.
"A domani!" dico.
"Ei Sophie, ti disturbo?" mi chiede Ludovic aprendo la porta.
"Niente affatto. Anzi volevo che venissi già un po' di tempo fa." Esclamo.
"Ti amo." Dice mentre mi bacia.
"Anche io." Esclamo.
"Sophie, giuro che da questa faccenda ne usciremo vivi." Mi promette.
"Lo spero." Dico mentre lo bacio.
Dopo un po' ci addormentiamo abbracciati sul mio letto....
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I'M A WARRIOR NOT A WORRIER
Science FictionPROLOGO Io sono Sophie, ho sedici anni e vengo da Chicago: città divisa da fazioni dove la gente cerca di svolgere il proprio ruolo al meglio; io sono un’abnegante e nonostante abbia passato tutta la mia vita in questa fazione mi sento insoddisfatta...