"TI ASPETTO, RIGIDA."

3 0 0
                                    


Mi alzo dal letto molto tardi, quasi le undici di mattina.

Non faccio nemmeno colazione, pronta per l'addestramento.

Gli eruditi ci hanno messo a disposizione la palestra degli intrepidi.

Non appena entro nel palazzo, sento un brivido freddo sulla schiena, fa un po' effetto quando rientri in un posto dove sei maturata.

"Ei tutto bene?" mi chiede Ludovic.

"Certo, dai andiamo." Dico.

Le ore dell'allenamento sono dure, ma riesco a sopportare.

Vado a frugare dentro al mio borsone e trovo scritto un biglietto.

"Ti aspetto, Rigida." Sotto il biglietto leggo un nome. Il suo. Caroline.

"Che ti prende Sophie?" mi domanda Ludovic.

"Nulla, guarda qui." Esclamo.

"Capisco...dovremmo farlo vedere a Robert? Magari può aiutarci..." dice.

"Si dai, andiamo, non dovrà essere lontano da qui. Infondo è la sua fazione questa." Afferma.

"Questa è la nostra fazione." Ribatto.

"Era Sophie. Ora non abbiamo una fazione precisa." Replica.

"Io non ho mai avuto una fazione, ma preferisco dire che appartengo agli intrepidi." Dico.

"Già...come facciamo con Caroline?" mi chiede.

"Ho una bella idea. Seguimi." Esclamo.

"Okay." ribatte.

Saliamo sul treno e scendiamo all'ultima fermata, quella della recinzione. Decido di ripagare Caroline con la sua stessa moneta.

Le lascio un biglietto con su scritto "Ci si vede, Caroline. Buona fortuna. –La tua "Rigida."

"Scusa Sophie, non capisco, come farà a leggerlo?" mi domanda Ludovic.

"Lo farà vedrai." Lo rassicuro.

"Ma come fai a saperlo?" mi domanda di nuovo.

"Come avrà fatto a portarmi il biglietto? Passando dalla recinzione. Dove passerà di nuovo? Dalla recinzione." Esclamo.

"E se c'è un messaggero?" mi chiede.

"Il presunto messaggero lo porterà alla destinataria, tranquillo, non si lascerà mai scappare un messaggio del genere." Affermo.

"Okay. Andiamo a casa?" mi propone.

"Un secondo. BUONA FORTUNA CAROLINE. DALLA TUA RIGIDA!" urlo.

Ludovic si mette a ridere. Subito dopo ritorniamo a casa verso le dieci.

Ceniamo e dopo ci addormentiamo mano nella mano.    


I'M A WARRIOR NOT A WORRIERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora