Un rumore mi sveglia. Ore tre del mattino.
"Cosa è stato?" chiedo.
"Non lo so. Vado a vedere fuori." Esclama Ludovic.
"Scordatelo. Ti uccideranno." Dico.
"Stai tranquilla." Mi rassicura.
"Dimenticatelo. Vengo con te." Esclamo.
"Okay." Dice.
"C'è qualcuno?" chiedo.
La casa è buia. Ma abbiamo una torcia con una luce un po' fioca che ci illumina un po' la strada.
"BU!" urla Robert.
"Robert. Ma sei idiota? Muoviti e vieni con noi a controllare anziché non fare niente." Ribatto.
"Sissignora!" dice ironicamente.
"Dovrei ridere?" gli domando.
"Se vuoi." Afferma.
"Ei voi due, zitti che mi sa che ho trovato un biglietto che ha scritto Caroline." Esclama Ludovic.
"Dove?" gli chiedo.
"In cucina. Leggi qui." Mi dice.
"Domani ore nove del mattino. P.s. so dove sei. Tranquilla, hai due giorni di tempo. Ti conviene sbrigarti." Leggo.
"Dovremmo cambiare nascondiglio?" chiede Ludovic.
"Credo che i miei sappiano dove andare. Ora scendiamo." Esclamo.
Mentre scendiamo giù papà ci indica un luogo sulla cartina. Una specie di casa vicino alla recinzione. Penso si tratti di una casa sotterranea.
"Ci andremo domani. Buonanotte." Dice papà.
"Notte." Esclamo.
Con l'ansia a mille mi addormento sopra Ludovic.
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I'M A WARRIOR NOT A WORRIER
Science FictionPROLOGO Io sono Sophie, ho sedici anni e vengo da Chicago: città divisa da fazioni dove la gente cerca di svolgere il proprio ruolo al meglio; io sono un’abnegante e nonostante abbia passato tutta la mia vita in questa fazione mi sento insoddisfatta...