L'una del mattino.
Sento una persona che mi scuote come una trottola.
"Ei tutto bene?" chiedo.
"Non proprio, non dormo per i rimorsi." Esclama Jack.
"Oh no! Ancora tu!" ribatto scocciata.
"Dammi solo qualche minuto." Mi ferma.
"Sono tutta orecchie." Esclamo.
"Senti mi dispiace. Sono uno stupido superficiale. So che non sono perfetto ma io ci tengo a te. E tengo anche al fatto che Chicago deve vincere contro l'Indianapolis. E che Robert spiava Caroline, non ne era attratto. E che l'unica persona che merita di stare con te." Afferma piangendo.
"Hai capito molte cose nell'ultimo periodo." Dico.
"Lo so Sophie. E so con certezza che nemmeno Frankie e Chloe volevano farti stare male. Ma di una cosa ne sono certo. Caroline questa volta non la passerà liscia." Ribatte.
"Lo spero. Non tutti promettono quello che dicono all'inizio. Anche io so solo una cosa. La vita ferisce tutti, ma possiamo guarire se ci curiamo a vicenda. Ed è quello che ho fatto con Ludovic. Io lo amo, e non so cosa farei senza di lui." Esclamo.
"Sophie. Ti prometto una cosa. Ma questa volta lo farò. Al costo della mia vita. Voi da questa guerra ne uscirete vivi. Tu, i tuoi e Ludovic. Ne ho parlato con Robert proprio ieri." Afferma.
"Io lo spero anche se non starò lì a guardare. Lotto per quello in cui credo." Affermo.
"Lo so benissimo. Buonanotte." Dice.
"Notte e a domani." Rispondo.
Dopo un po' mi addormento anche se il movimento di Ludovic nel letto mi disturba un po'.
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I'M A WARRIOR NOT A WORRIER
Science FictionPROLOGO Io sono Sophie, ho sedici anni e vengo da Chicago: città divisa da fazioni dove la gente cerca di svolgere il proprio ruolo al meglio; io sono un’abnegante e nonostante abbia passato tutta la mia vita in questa fazione mi sento insoddisfatta...