I'M A WARRIOR NOT A WORRIER

"PER CHICAGO!"

Mi sveglio presto, per esercitarmi casomai gli uomini di Core dovessero attaccare.

Ludovic fa lo stesso, non facciamo nemmeno colazione e ci concentriamo sugli esercizi corpo a corpo.

Nonostante fossi un po' arrugginita, me la cavo abbastanza bene.

"Te la cavi bene, io invece sono un po' arrugginito." Esclama Ludovic.

"Ma che dici, mi hai vista come sono "Rigida"?" gli dico ironicamente.

"Per niente. Secondo te quando attaccheranno?" mi chiede.

"Non so, che ne pensi se dopo l'allenamento, ci andiamo a fare un giro?" gli domando.

"Certo. Dove si va?" dice.

"Beh non so, ci sono pochi posti da visitare...cosa proponi di interessante?" gli propongo.

"Si accettano suggerimenti. Anzi, ora che ci penso, ti va di andare alla recinzione solo per distrarci un po'?" gli chiedo.

"Okay, ora però concentrati "Rigido". Dai era ironica!" esclamo ridendo.

"Non è divertente dai!" ribatte sorridendo.

Dopo tre lunghe ore di allenamento e un'ora per doccia e capelli, usciamo di casa.

"Sai che fine hanno fatto Frankie e Chloe?" mi domanda.

"Si, tranquillo. Ora sono a casa, proprio ieri me lo chiedevo ed ho chiesto a mia madre. Mi ha detto questo quindi deduco sia così." Affermo.

"Già. E Jack?" dice.

"Jack starà per i fatti suoi, e non mi interessa sapere dove sia in questo momento. Ti interessa qualcosa?" ribatto.

"No no, era solo per sapere, tranquilla." Mi rassicura.

Dopo essere scesi dal treno saliamo sulla cima della recinzione. Ad un certo punto Ludovic urla "Per Chicago!"

Faccio lo stesso. Poi urliamo cose senza senso.

Mi sono divertita, sembra stupido, ma facendo questo tipo di cose, ci si sfoga.

Dopo cena, con molta stanchezza ci addormentiamo l'unsull'altro, come due fratelli in un momento di tenerezza.