"TI CHIEDO SCUSA."

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Mi sveglio tardi con una debolezza infinita.

Do una sbirciatina fuori. Non c'è nessuno.

Cerco di addormentarmi di nuovo, ma non ci riesco, la debolezza si fa sentire parecchio.

Ho le mani fredde e la fronte calda. Decido di chiamare l'infermiera.

Suono il campanello.

"Mi dica signorina." Esclama.

"Mi sento la febbre. Può darmi il termometro?" le chiedo.

"Certamente. Prego." Dice porgendomelo.

Dopo un po' controllo la temperatura. Trentotto gradi.

Subito dopo arriva Ludovic.

"Ciao! Ma che è successo? Ti vedo debole." Esclama.

"Si, lo sono infatti. Penso che dovremmo rimandare la passeggiata." Affermo.

"Già. Ma ora che ci penso, perché dovremmo fare una passeggiata per parlare??" dice ironicamente.

"Non so, è stata tua l'idea." Ribatto.

"Già. Senti dovevo dirti che Smith mi ha lasciato una chiave." Esclama.

"Anche a me, me l'ha data Robert, ieri." Dico.

"Domani andremo a vedere a quali porte corrispondono se ti sentirai bene." Afferma.

"Va bene, a domani allora." Taglio corto. Non mi va di parlare.

Dopo vedo Jack che mi saluta dal vetro.

Faccio finta di dormire. Entra in stanza.

"Sophie, sto che stai dormendo, ma spero che tu senta. Sono stato idiota. Caroline è un'emerita idiota. Giuro che lei non ha mai preso il tuo posto. Ora so che Ludovic mi ammazzerà ma sappi che ti voglio molto bene. Ciao." Dice.

Mi volto subito dopo, quando se n'era già andato via.

Dopo questa lunga e noiosa giornata, mi addormento senza nemmeno pensarci.

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