"SIAMO GUERRIERI, NON SBAGLIAMO."

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Sono ancora stanca quando mi alzo dal letto sento già che sarà una giornata a dir poco faticosa.

L'allenamento si baserà sulla tensione del corpo.

Sono una rigida arrugginita.

Ludovic è concentrato e abile, pronto per combattere.

E poi ci sono io, una rigida che dopo due mesi di duro addestramento ora non riesce a fare nemmeno una capriola.

"Sophie, stavo pensando che se qualcuno di noi dovesse, perdere la vita durante la battaglia...sappi che farò il possibile per proteggerti." Afferma Ludovic.

"Ludovic, non ci pensare nemmeno. Okay? Io non ti lascerò morire chiaro? Siamo guerrieri, non sbagliamo." Esclamo.

"Già ora continuiamo ad allenarci." Dice.

"Ludovic non me la sento di continuare...ora parliamo con Robert del fatto che è successo ieri." Affermo.

"Okay." Dice mentre arriva Robert.

"Giusto in tempo!" esclamo.

"Le mie orecchie non hanno sentito altro che il mio bellissimo nome!" dice ridendo.

"Lo vedo...dai una lettura qui. Che te ne pare?" gli chiedo.

"Secondo me è chiaramente una sfida che ci sta lanciando." Ribatte.

"Una specie di ipotetico avviso di guerra?" gli domando.

"Esattamente. Ora però sarebbe meglio che continuiate ad allenarvi, vi aiuto io. Semmai dopo andiamo a farci un giro per parlare di questo fatto che ne dite?" ci chiede.

"Okay, non ne posso più di questi esercizi." Esclamo.

"Su su rigida. Meno chiacchiere più lavoro!" ribatte Robert.

La giornata prosegue con altre ore pesanti di allenamento fino alle nove di sera.

"Sarebbe meglio che vi riposiate, ci vediamo domani sotto casa. Notte." Dice Robert.

"Notte." Diciamo.

Senza cenare, mi addormento subito nemmeno salutando i miei.


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