Mi sveglio presto verso le sei di mattina.
"Giorno!" esclama Ludovic.
"Ei. Vado a farmi una doccia. A dopo." Dico.
"Okay, ci vediamo in mensa per fare colazione va bene?" mi chiede.
"Ci vediamo lì." Affermo.
Mi raccolgo i capelli in uno chignon, simile a quello che faceva mia madre prima di andare a scuola.
Lo faceva ogni mattina. Era delicata nei suoi movimenti. E ogni volta riusciva a fare degli chignon perfetti.
Mentre mi strofino il corpo con la spugna, l'acqua che scende è fredda come il ghiaccio. A Chicago è un miraggio se trovi dell'acqua calda di prima mattina.
Il riscaldamento lo accendono il pomeriggio, proprio quando nessuno a quell'ora utilizza la doccia.
Sento dei passi vicino al bagno.
Non ci faccio caso e continuo a lavarmi.
Due minuti dopo.
Sento dei passi ancora.
D'un tratto mi cade una lastra di cristallo addosso.
Sento il sangue colare dappertutto.
Mi ricordo solo una frase: "Guardati le spalle."
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I'M A WARRIOR NOT A WORRIER
Science FictionPROLOGO Io sono Sophie, ho sedici anni e vengo da Chicago: città divisa da fazioni dove la gente cerca di svolgere il proprio ruolo al meglio; io sono un’abnegante e nonostante abbia passato tutta la mia vita in questa fazione mi sento insoddisfatta...