"SIETE AL SICURO."

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Ore sette del mattino.

Mamma mi sveglia dolcemente, prendo le provviste che sono rimaste e usciamo dal nascondiglio.

"Salta!" urla papà a mamma salendo sul treno.

"Uff! Erano anni che non saltavo sul treno." Esclama mamma.

"L'ho notato!" le dico ridendo.

"Si vede tanto?" mi chiede ironicamente.

"Direi." Affermo.

"Basta chiacchiere. Tra poco saltiamo." Dice Robert.

Passati quindici minuti, saltiamo giù.

La casa si trova in profondità. Era di mio nonno. Ci abitava lì con mio padre.

"Scendete, tranquilli. Siete al sicuro." Ci rassicura papà.

"Lo spero. Caroline non esiterà a cercarci. Al costo di uccidere e distruggere tutta Chicago." Esclamo.

"Già, ma questo nascondiglio mi sembra poco rintracciabile. Non c'è persino sulla cartina." Afferma Ludovic.

"Mi sento in colpa per Frankie e Chloe." Dico.

"Perché dovresti? Ti hanno tradita durante il giorno della scelta." Ribatte Ludovic.

"Si ma non sono come loro. Non so che fine faranno. Spero si sappiano difendere da Caroline." Esclamo preoccupata.

"L'importante è che ce la faremo noi." Afferma Ludovic.

"Ho portato da casa qualcosina per cena." Dice mamma passandomi una zuppa preconfezionata.

"Grazie mamma." Le dico accennandole un sorriso.

"Prego." Dice contraccambiando il sorriso.

Verso l'una mi addormento ma ho sempre paura di un attacco improvviso di Caroline e gli uomini di Core.



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