capitolo 22

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'Perché ti voglio bene veramente e non esiste luogo dove non mi torni in mente.
Avrei voluto averti veramente e non sentirmi dire che non posso farci niente.'

Pov jami
Apro la porta e mi irrigidisco.
Davanti la porta un seggiolino per bambini.. Quelli che si mettono in macchina, un "ovetto" come lo chiamano le commesse.
Dentro l'ovetto un bambolotto con gli occhi verdi e i capelli scuri..
Gli stessi di mio figlio.
Una macchia rossa al centro della testa e un buco proprio lì.
-"È lo stesso completino che aveva Dimitri il giorno in cui è nato e tu ti sei svegliato. Lo stesso che indossava quando quella ragazza lo ha visto." dice Mary spaventata e nervosa.
Continua ad accarezzarsi il braccio come se sentisse freddo.
Mi inginocchio, cercando di essere tranquillo e di aiuto per mary ma le mani tremanti non lo permettono.
Sotto il braccio del bambolotto c'è un bigliettino.
"Sarai mio. Con le buone o con le cattive.."
Lo guardo e sento mary singhiozzare.
-"Non mi lasciare. Ti prego." dice tra le lacrime..
Oh piccola, non ti lascio.
-"Nonostante i tuoi mille errori e difetti ti amo. E non potrei mai lasciarti.. Chi ama non va via. " dico prendendola in braccio e avvicinando il mio viso al suo.
Mi bacia. È un bacio pieno di promesse, di sconfitte e di vittorie. Un bacio di bisogno, un bacio di amore, un bacio di salvezza.
Il piccolo pianto di Dim ci fa staccare..
-"Ciao amore.." dico al bambino prendendolo in braccio
-"Papà è qui e mamma deve studiare quindi facciamo i bravi." dico
Mary mi sorride e sale al piano di sopra per studiare..
È un ora che mary è su e io sono con il bambino.
Sento puzza di cacca e credo sia lui..
Lo metto sul divano e provo a cambiargli il pannolino ma nulla.
-"Mary, amore lo so che ti disturbo ma come glielo cambio sto coso?" chiedo e gesticolo verso il pannolino come se potesse vedermi.
-"Scendo." dice mary.
Per fortuna c'è lei..
Il campanello suona quando Mary scende l'ultimo gradino..
Mi guarda e poi corre verso la porta, ma è solo la pizza..
La affianco pagando la pizza e do il bambino a Mary.
-"Si è addormentato." dice lei dopo cinque minuti

Pov Mary

-"Si è addormentato." dico
-"Mangiamo?" dice jami sedendosi a tavola.
Prendiamo ognuno le proprie pizze e iniziamo a mangiare in assoluto silenzio.
-"Non possiamo evitare ciò che sta succedendo, Jeremy Steel." dico pronunciando il suo nome per esteso
-"È che non so che fare. Non vi lascerei mai e non so nemmeno chi sia questa psicopatica." risponde sbuffando
-"È sempre colpa mia. Non ti faccio stare tranquilla un minuto.
Prima tuo nonno, poi il militare e adesso questa tizia. Cos'altro deve succedere?" continua lui
-"Non è mica colpa tua.. Andremo avanti come sempre, supereremo e scopriremo cosa vuole questa da noi e poi saremo ancora più felici di adesso." dico
-"È proprio la nostra salvezza." Esclama jami ,dopo un paio di minuti, osservando suo figlio addormentato nel passeggino.
Un messaggio arriva nel mio cellulare:
'Smettetela di parlare di me, convinci jami a venire da me e non ti farò nulla.'
Digito:
'Chi sei?'
E pochi minuti dopo arriva la risposta..

'Lo saprai domani, alle quattro al parco e non portare jami né quel piccolo mostriciattolo spascia famiglia.'

Digito:

'Quel mostriciattolo è mio figlio, segno di amore tra me e Jaremy.. Quindi ficcati in testa piccola illusa che jami è occupato.'

-"Con chi messaggi?" chiede jami mentre addenta un altro pezzo di pizza.
-"Con la psicopatica." dico concentrata nella conversione con questa tizia.
-"Con chi?" urla jami. Cazzo, gliel'ho detto.
-"Dammi il cellulare Mary." dice serio
-"Lascia perdere, ci sta osservando." dico
Lui si gira a destra e sinistra ma non vede nessuno.
-"dammi il cellulare." grida incazzato.
Legge la conversione e poi osserva
-"Tu non ci andrai." dice guardandomi negli occhi
-"Invece si. Scoprirò chi è e cosa vuole."
-"Ma secondo te sarà così semplice?" dice lui
-"Non lo so ma io la incontrerò." dico e salgo al piano di sopra prendendo mio figlio in braccio.
-"Non posso permettere che ti accada qualcosa, non ci sono solo io che go bisogno di te.. C'è Dim che ha bisogno di te per ridere, per mangiare, per crescere. Se ti dovesse succedere qualcosa io uscirei pazzo.
Quando c'è stata l'esplosione, quando ero in missione, mi sono accorto di quanto sia stato stupido a lasciarti sola, a non vivermi con te i momenti fondamentali di questa gravidanza e ora non farò lo stesso errore." dice jami entrando piano piano.
Quella tra me e lui sarebbe la tipica storia d'amore impossibile. Mille ostacoli, mille illusioni.. Un amore impossibile in cui tutto va male ma gli unici momenti in cui scompare tutta questa merda è quando appoggia la mano sulla mia. Come per dire 'Stai tranquilla, camminiamo insieme'.
-"Non mi succederà niente. Ti amo più di ogni singola cosa. Tu e Dim siete gli unici uomini che hanno conquistato prima la mia anima e poi il mio cuore. Mi avete cambiato la vita e questo non scomparirà mai." dico io.
È lunedì mattina e io sto andando a scuola. Jami si è diplomato con il diploma veloce prima di partire per il militare mentre a me mancano ancora sette giorni.
La discussione di ieri alla fine si è conclusa dopo avet fatto l'amore con un suo 'va bene, ma sta attenta' quindi oggi alle quattro incontrerò questa presunta innamorata di jami. Non ho la più pallida idea di chi sia e neanche lui.
Esco di casa salutando jami e mettendo Dim al suo posto dopo averlo allattato.
-"All'ora io vado.. Ci vediamo alle due, appena esco da scuola." dico baciando per l'ennesima volta jami.
È uscito ieri dall'ospedale quindi passerà un po' prima che possa lavorare.. Lui è stato preso come istruttore ai militari.
Qui, a Londra. È una specie di professore di educazione fisica ma un po' più complesso.
Arrivo in classe poco prima che suoni Trucy mi viene accanto abbracciandomi.
-"Come sta il mio piccolo nipotino?" chiede e io sorrido
-"sta bene Trucy, se vuoi puoi passare domani a trovarlo. Oggi non ci sono.." -"d'accordo verrò domani.. Andiamo a fare shopping domani? Tra poco ci sarà il ballo della scuola e non abbiamo ancora un vestito." dice
-"È solo una stupida festa." dico e lei mi guarda subito male.
-"Cosa? È il nostro ultimo anno e quindi il nostro ultimo ballo. Non azzardarti a non venire, ti ucciderei."
-"Devo chiedere a mia nonna se può tenere Dim.. Ci penserò adesso andiamo in classe che sta per suonare."
Cinque ore di pazzia e di confusione. Ma se ho scelto il linguistico mi spiegate perché ci fanno fare tutta sta matematica? Non sono andata allo scientifico perché la matematica non la capivo figurati al linguistico.
Dopo due ore di matematica una di filosofia e due di tedesco mi sento un po' andata.
Mi dirigo verso la macchina di jami..
-"Ciao amore.." dico baciandolo
-"Che ci fai qui? E dov'è Dim?"
-"Dobbiamo andare in ospedale. C'è stato un incidente." dice. E mi accorgo solo ora di quanto sia cadaverico il viso.

****
Eccomi.
Avevo pensato di finire il capitolo con l'incontro della psicopatica ma poi puff, nuove idee.
Quello della foto è jami..
Chi sarà questa ragazza che ama jami?
Cosa farà?
Chi ha fatto un incidente? Chi sarà in ospedale?
A domenica prossima..
Scusate gli errori..

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