Capitolo 9: In dolce attesa

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Tornai a scuola dopo due settimane da quell'eposodio e mi sembrava di morire.

Vedere Derek con gli occhi tristi, che mi fissava durante le lezioni di chimica, che rifiutava le troiette che gli si avvicinavano mi faceva stare male ma già stavo male io, non potevo preoccuparmi anche degli altri.

Jesse sul bus mi disse che lui non faceva altro che parlare di me..

Io non potevo perdonarlo! Non mi fidavo di lui.

Quando arrivò la prima ora e la prof doveva lasciare i compiti presi il diario con la data: 14 novembre.

Oh cazzo! Oggi ne abbiamo 12!

Oh cazzo! Oh cazzo!

Uscì dall'aula fingendo di stare male e andai nella classe di Derek chiamandolo.

In realtà stavo male davvero, mi girava la testa. Non poteva essere vero.

-"Che c'é Belle? Come mai questa fretta? Potevi parlarmi nella ricreazione! "

-"Dio Derek. Fa' il serio per una volta!"

-"Cos' é successo Belle?"

-"Cazzo Derek, ho un ritardo di 10 giorni!

Derek sembrava aver perso l'equilibrio, appena si riprese disse:

-"Sei sicura? Magari é un semplice ritardo!

-"No, non lo so! Io sono regolare!"

Continuai:

-"Non posso essere incinta per la seconda volta Derek! Avere un figlio comporta a tanti cambiamenti!  Non voglio che un'altro mio figlio crescerà senza padre! Cazzo Derek!  Non posso avere un bambino. Uno mi basta! "

-"Che ne sai che non sia femmina!?!"

Gli diedi uno schiffo e urlai:

-"No, Derek fa' il maturo per una volta!"

Presi il respiro e continuai:

-"Non sai che vuol dire avere un bambino, tanto a te non ne frega un cazzo. Lascerai tutto il peso a me! Te ne andrai e ci lascerai soli, come hai fatto una volta! Mentirai, mi prenderai per il culo, come hai sempre fatto!"

Derek

Mi ritrovai con un dolore in faccia, seduto in corridio a discutere con Iris sul fatto che forse fosse incinta!

Lo schiaffo me lo meritavo! Lei sa che vuol dire avere un figlio! Non é una passegiata. Ma lei si sbaglia..

Gli risposi:

-"Ti sbagli se credi che ti lascerò sola come quello stronzo del tuo ex ha fatto! Io resterei con te in ogni momento. "

La presi tra le braccia:

-"Io starò con te perché é quello che voglio, figlia o non figlia rimarrei con te tutta la vita! Sei quello che voglio.

Non ho mai mentito sul fatto di amarti. Dopo una settimana ero gia innamorato follemente di te! Io ti amo e qualunque cosa accada ti staro accanto! Su questo non mento, non lo farei mai, sono serio. É vero io non so cosa vuol dire occuparsi di un bambino, non so quante prospettive cambiano e quanti sogni svaniscono. Non so cosa vuol dire nemmeno cambiare un pannolino, non sono capace di scaldare il latte ma insegnami Iris, insegnami a essere quello giusto. Lo so. Fa schifo questa vita e io non sono responsabile, ma Cristo, non lo eri neanche tu guando nacque Isee ma hai fatto un ottimo lavoro. Tu Belle, amore mio. Se penso alla madre dei miei figli vedo te! Tu sei la mamma che vorrei crescesse i miei bambini! Io ti amo, e non é una scommessa. É la verità! "

La guardai con due occhi sfiniti, lei mi abbraccio' e pianse. Pianse tanto.

Non sopportavo vedere le lacrime sul suo viso. Io dovevo proteggerla e farla sorridere invece stavo facendo il contrario.

Decisi di firmare il foglio di uscita e uscimmo io e Iris per andare in farmacia.

Iris guardò la farmacista e con voce ferma disse:

-"Un test di gravidanza"

Iris

Gravidanza. Oddio quanto mi faceva piangere quella parola.

La mia gravidanza precedente fu la peggiore. La perdita di persone importanti per me fu straziante.

La farmacista mi guardò e spiego:

-"Devi..."

Non la lasciai continuare.

-"So come si fa', ho un figlio! "

La farmacista mi guardò scioccata e mi diede lo scontrino.

Andai al bar più vicino con Derek al mio fianco. Pronto a sostenermi.

Esco dal bar e ci sedemmo appatati in una panchina li vicino.

-"Dio Belle e se sei incinta?"

-"Non lo so Derek! Non ne ho idea!"

Aspettamo e sul bastoncino spunto:
Incinta. 2-3 settimane.

Mi sentì morire, non so come prenotai un controllo di urina e poi guardai Derek.

Piangeva. Piangeva e sorrideva.

-"Eih, che c'é?  Lo si che é un peso ma non ce bisogni di piangere, puoi scappare!"

-"Io piango di gioia Belle, una bambina tutta mia. So che è da immaturi ma lo desidero. E no, non ti abbandono. Sta volta non ti lascio andare via.

Lo abbracciai e desiderai che fosse solo un incubo.

Era così. Era solo un sogno. Mi ero addormentata durante l'ora di Scienze e mi sveglio' il rimprovero del professore.

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