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'E una rosa sul polso, una croce sul petto..
..Cosa avevi in mente? Tutta un'altra vita.
Cosa avevi in testa? Una foto diversa da questa.'

Pov Mary

-"Siamo tutti qui, oggi, per ricordare quanto bene abbia fatto in questo mondo Derek Steel." il parroco inizia la messa e io entro in una sorte di trans. Un giorno senza lui e già mi manca. Mi manca quando dormo e so che l'indomani lui non mi chiamerà per la colazione, mi manca adesso che sono triste e lui non mi consola.
~'Chi siamo noi per decidere quanto tempo debba vivere una persona? Chi siamo noi per ucciderla? NESSUNO cazzo, nessuno.' mi sveglio dal mio stato di trans e vedo il mio ragazzo accanto la tomba di Derek parlare e piangere.
-"Sapete? Lui mi diceva di non piangere quando una persona moriva perché avevamo mille cose per cui ridere e una sola per piangere.. E non aveva senso.
Lui mi diceva di ridere sempre e di guardarmi accanto.
Lui. Lui che aveva combattuto in ogni momento della sua vita.. Lui che aveva pianto e che aveva sorriso.
Lui che non era capace di far male a chi amava.
Lui, cazzo, lui che mi ha insegnato a vivere.
E voi non sapete cosa voglia dire non saper vivere. Non lo sapete perché vi basta un cellulare per ridere mentre a me bastava un genitore. Uno solo.
A me bastava una carezza che era un piccolo segno d'amore. Ecco, a me per sorridere bastava solo amore.
E con lui ho trovato tutto.
Ho trovato sicurezza, un nonno, un padre.
Ho trovato amore e protezione.
E adesso? Adesso io ho una famiglia, una ragazza e un figlio e loro sono quei cento motivi,di cui parlava mio nonno, per sorridere. Ma eccomi, sto piangendo perché lui vive in una parte di me. Piango perché è morto sapendo di veder il suo nipotino. Piango perché non è riuscito a vederlo, quel giorno.
Piango perché adesso stanno male tutti e sarà maledettamente doloroso rientrare in quella casa e non trovarlo.
Sarà doloroso raccontare a mio figlio di lui quando sarà grande e sarà doloroso per lui non poter osservare con i suoi stessi occhi se questa creatura mitologica esiste.
Sarà doloroso e lo sarà sempre.
Ma adesso più che mai..
Grazie nonno.'~
Qui dentro piangiamo tutti.
Fa male saperlo in quella scatola di legno.
Non è il suo posto quello.
Vado accanto al suo tabuto e mi accascio a terra, piangendo.
Mi viene da svenire ma non voglio andare via di qui.
Due braccia potenti mi prendono e mi portano via.. Quando sento il suo profumo appoggio la testa al suo petto e continuo a piangere finché non mi poggia su una pietra..
È uno scoglio e siamo a mare..
Siaml in italia.. Il posto di Derek e questo e qui lo abbiamo portato..
A due passi dalla chiesa c'è una spiaggia e ora eccomi qui.
Continuo a piangere..
-"Eih.. Guardami." dice Jami prendendo il mio viso.
-"andrà tutto bene.."
Stiamo per ore cosi, abbracciati su uno scoglio. La mia testa è sulle sue spalle e la gambe intorno alla sua schiena, siamo uniti, intersecati tra noi in modo da sembrare tutt'uno.
Mi sussurra parole e dolci e di conforto per pochi minuti, poi rimaniamo ad ascoltare il mare..
È andato via.
È andato via veramente.




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Ho settimane di ritardo e il capitolo è cortissimo. Ma sono stata poco bene e scrivere questo capitolo è piuttosto doloroso anche da scrivere.
Poi tra danza, chitarra, protezione civile e scuola il mio tempo è limitato..
Colgo l'occasione per fare gli auguri alla mia jina che ieri ha fatto il compleanno..
E niente. Ci vediamo domenica con un nuovo, lungo, capitolo.

Il mondo in un secondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora